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CIVITAVECCHIA / 21-06-2010

CIVITAVECCHIA, CITTA' D'INCANTO / duro attacco alla amministrazione Moscherini






Civitavecchia città d'incanto, ultime notizie - Non un metro di costa balneabile, una centrale a carbone che tutta Europa ci invidia (nel senso che tirano un sospiro di sollievo sapendola da noi e non da loro), depositi petrolchimici, depositi di gas, residuati bellici della prima guerra mondiale, discariche abusive, una pubblica amministrazione prossima al collasso finanziario, ingerenze del grande capitale portuale ed energetico nella vita politica ed amministrativa della città, un po' di indagini in corso, strade cittadine immerse nel degrado e nella sporcizia, tasse sui rifiuti alle stelle per coprire buchi di bilancio delle municipalizzate, tante case che non trovano acquirente, tante famiglie che non possono permettersi una casa, un'opposizione frammentata ed a tratti dormiente.


Meno male che c'è la Sambuca a tenere alto il nome della città.

Sambuca e pizza di pasqua (a chi piace) a parte, la situazione è pessima.

L'attuale sindaco si presentò, alle scorse elezioni, come l'uomo del destino. Personaggio forte del porto, avido masticatore di politica, impersonò la luce divina dopo il duplice commissariamento del comune e la parentesi indegna (poiché devastata e distrutta dal conferimento degli incarichi e non da nobili, rispettabili, ma contrapposte visioni del destino della città) della giunta Saladini.

Il piglio sudamericano, il presunto superamento di destra e sinistra nelle "larghe intese", lo sfondamento di alcune porte per dare una casa alle giovani coppie, ne fecero un vero "caudillo"; epopea breve, brevissima, declinata nell'immobilità e nell'autolesionismo politico, eccezion fatta per la meravigliosa marina che presto vedrà la luce e per le ancor più belle rotatorie che dovrebbero risolvere il problema del traffico.

Eppure la marina di Fuksas non era così malaccio; occorreva solo un minimo di manutenzione. E' facile costruire; hai chi ti gestisce la gara d'appalto e le pratiche varie, chi costruisce, chi è responsabile della sicurezza. Basta stare in panciolle ed attendere che il costruttore telefoni e dica "abbiamo fatto". Indi uscire dall'ufficio con calma, munirsi di fascia tricolore e forbici.

Per governare così andrebbe bene, insomma, anche una scimmia ubriaca, sia di destra sia di sinistra, che scegliesse tra le banane A, B e C.

Quello che non si riesce a capire, ed in questo il nostro sindaco è un vero campione, è il fatto che la politica è anche una visione complessiva del destino della città. E' inutile spendere tanto denaro per un'opera pubblica, se non si ha un minimo piano di valorizzazione e manutenzione.

Il mare divorerà la nuova marina esattamente come ha devastato quella precedente.

Il resto, quel poco che si è concluso, sono progetti ritardatari di altre amministrazioni, su cui altri hanno lavorato, reperito fondi, avuto idee e gli amministratori in carica si sono limitati al solo taglio del nastro.

Quando la destra parla della sinistra in genere cita sempre la massima secondo la quale "la rivoluzione divora i suoi figli". Ma non è che la civitavecchiese Vandea scherzi da questo punto di vista. Con una sistematicità degna dei "migliori" regimi, le energie migliori che si erano radunate accanto al vessillo del cambiamento sono state pian piano eliminate, allontanate o esiliate. In alcuni casi l'allontanamento è avvenuto con un qual certo mantenimento di stile (non da parte degli esecutori, bensì delle vittime), in altri casi la cosa è stata eclatante come l'accecamento del generale Bellisario.

L'ultimo esempio nonché massima pietra dello scandalo, perché termometro di come sia veloce l'ascensore moscheriniano sia ad andar su che ad andar giù, è la parabola dell'ex pupillo nonché delegato alle politiche giovanili, Gaudenzio Parenti, che ha svolto un lavoro certosino ed ingrato all'interno della sua delega, un buon lavoro, ma che si è visto prima esiliare in un angolo della corte tra i tanti ex articolo novanta per poi essere defenestrato, previo periodo di "sofferenza", in via definitiva.

Lavorare decentemente è un insulto all'interno della giunta Moscherini.

Insomma, la destra moscheriniana divora i suoi stessi figli e lo fa con una rapidità, voracità ed insensatezza inaudite. L'insensatezza nasce dal fatto che i sostituti non rappresentano linee programmatiche, visioni del mondo, per quanto non condivisibili, ma comunque idee, per il nostro futuro. In maggioranza essi stanno lì, soprammobili pronti a ripetere quel che il sindaco vuole. Chi avrebbe capacità di parola, invece, tace perché in minoranza rispetto al "si" dominante, applicando, purtroppo, l'antico motto democristiano secondo il quale "è molto meglio mantenere un assessorato inutile piuttosto che darlo a qualcun altro".

Ai primi non ho nulla da dire, giacché non è mia abitudine parlare con gli oggetti inanimati. Ai secondi rammenterei, in tutta umiltà, che, alle volte, è meglio digiunare che mangiare ad ogni costo un piatto di minestra avvelenato.

Caudillo, a volte "descamisado", altre no, il nostro sindaco governa e regna (poteri forti permettendo) sulla casa mezza "blanca" e mezza "rosada" della repubblica autonoma del Pincio.

Infatti oggi ho qualche dubbio che il comune di Civitavecchia faccia parte della Repubblica Italiana. Nell'ordinamento italiano il sindaco è anche ufficiale di governo, non solo una persona che assume personale a tempo determinato o spende soldi in megacostruzioni. Come tale egli rappresenta le istituzioni ed il concetto di legalità. Un ufficiale di governo, di fronte all'aggressione a Vincenzo Monteduro, derivante dall'impegno civile di quest'ultimo per la legalità, non può dire "se l'è cercata" o peggio "E' stata una lite in famiglia".

Inoltre, in altra occasione, un ufficiale di governo non urla contro i finanzieri rei di aver fatto un accertamento ... uno solo...

Essere ufficiali di governo, all'interno dell'ordinamento italiano, vuol dire anche ricoprire una funzione etica; si è, in quel preciso momento, lo Stato.

Che dire, Civitavecchia è proprio una città d'incanto. Comprendo a questo punto che non sia stato più fatto il festival degli artisti di strada. La cosa pubblica offre uno spettacolo analogo a costo zero.

Manca solo la distribuzione gratuita di pop corn, ma si sa, il bilancio del comune è in rosso ...


Mario Michele Pascale
membro del direttivo nazionale di Libertà ed Eguaglianza




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