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ROMA / 05-07-2010
ROMA, INCENERITORE TRA CASE E ASILO NIDO / cittadini trasmettono ricorso. Il presidente della Provincia Zingaretti li chiama in giudizio
Lazio, ultime notizie Roma - La Provincia di Roma, dopo un lungo e controverso iter, ha concesso l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’inceneritore di rifiuti tossici e nocivi della Basf via di Salone SENZA TENERE CONTO del PARERE VINCOLANTE del Sindaco di Roma, che, per legge, è chiamato a tutelare la salute dei Cittadini.
Alcuni Cittadini, in proprio e come membri del Comitato di Quartiere di Case Rosse, hanno presentato, entro i termini, regolare Ricorso Straordinario al Capo dello Stato contro l’Autorizzazione, concessa per una durata e con una motivazione diverse da quelle riportate nel parere del Sindaco di Roma.
L’On. Gianni Alemanno ha indicato, in modo chiaro ed inequivocabile, che il parere sarebbe stato favorevole, ma limitato ad un anno ed a condizione che la Basf avesse sperimentato in questo periodo una nuova tecnologia ad emissioni zero, come l’AquaCritox, in sostituzione dell’inceneritore.
Nel caso in cui la sperimentazione dell’AquaCritox non fosse andata a buon fine, il parere del Sindaco Alemanno prevede l’istituzione di un tavolo con la Basf per concordare la delocalizzazione dell’inceneritore o dell’intero stabilimento.
Invece, la Provincia ha ignorato tale condizione sostituendola, ingiustificatamente, con l’esito dei controlli che il Sindaco ha anche indicato ma aventi invece la semplice funzione di “sistema di sorveglianza ambientale e sanitario a garanzia del costante mantenimento delle condizioni di rischio per la salute della popolazione ai più bassi livelli tecnicamente possibili” così come indicato in una nota dalla ASL RMB che ha espresso anch’essa parere negativo all’inceneritore.
I Cittadini ed i Comitati non hanno potuto presentare il Ricorso al TAR del Lazio per l’impossibilità a reperire le risorse economiche necessarie. Pertanto l’unico modo per far valere i propri diritti era il Ricorso al Capo dello Stato previsto dalla legge. LA PROVINCIA di ROMA, nella persona del suo Presidente On. Zingaretti, OGGI preclude ai Cittadini anche questa legittima soluzione.
Il Presidente On Zingaretti, dopo aver emanato l’atto, pur non essendo tenuto a farlo, ha ritenuto di trasferire il RICORSO dei Cittadini in SEDE GIURISDIZIONALE, cioè davanti al TAR del Lazio, indirizzandolo verso un percorso particolarmente oneroso.
Se i CITTADINI non avevano le risorse per ricorrere al TAR prima, ugualmente non ce l’hanno ora. Infatti, il ricorso è stato redatto dagli stessi Cittadini e presentato, per loro conto da un Avvocato che ha dato loro una mano curando solo gli adempimenti formali e il deposito e che, non essendo specialista in diritto amministrativo, non può dare loro alcun aiuto in sede giurisdizionale.
Ciò significa che l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’inceneritore della BASF, senza la costituzione in giudizio dei Cittadini, verrà confermata senza che vengano mai esaminati da un giudice i numerosi aspetti ritenuti illegittimi ed evidenziati dai Cittadini nei dettagli del Ricorso. IN PARTICOLARE resta inapplicato il Parere vincolante del Sindaco di Eoma che è chiaramente negativo per l’inceneritore di rifiuti tossici e nocivi della Basf.
Tutto questo pone i CITTADINI nell’assurda condizione di non potersi difendere da una ISTITUZIONE, la Provincia di Roma, e non dalla BASF che, tra l’altro, sarebbe il reale controinteressato. In questo caso, la legislazione vigente permetterebbe la convalida di un ATTO RITENUTO ILLEGITTIMO con possibili GRAVI CONSEGUENZE SULLA SALUTE DEI CITTADINI. E’ inspiegabile come gli Avvocati che difendono la Provincia, pagati dai Cittadini, mettano i Cittadini stessi nelle condizioni di dover rinunciare al giudizio perché non hanno la possibilità di pagare avvocati propri!
I CITTADINI combattono da oltre 10 anni contro l’inceneritore della BASF mettendo in continua discussione le Autorizzazioni rilasciate in passato (vedi sito dei Comitati: www.sitotiburtina.altervista.org/ambiente/).
OGGI la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale SOSTITUISCE tutte le vecchie Autorizzazioni con molti dubbi di legittimità che non saranno mai più chiariti perché I CITTADINI non sono messi nella condizione di sottoporli ad alcun giudizio da quelle ISTITUZIONI che invece dovrebbero tutelare la loro salute.
Tali fatti provocano una giustificata perdita di fiducia nelle Istituzioni da parte dei Cittadini!
Si fa un appello a tutte le Associazioni Ambientaliste affinché, almeno una di loro, prenda a cuore questa grave situazione!
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