Contattaci Associazioni
iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter diventa fan di unonotizie su facebook diventa fan
cerca   
home | attualità | cultura | salute | ambiente | agroalimentare | turismo | sociale | spettacolo | SCIENZA-TECH | sport | mistero | eventi
ULTIME NOTIZIENORD ITALIA |CENTRO ITALIA |SUD ITALIA |LAZIO |TUSCIA
Share
STRESA / 06-07-2010

XVI RETINA INTERNATIONAL WORLD CONGRESS / Cambia la nostra Vista: si accorciano le distanze tra il laboratorio e i pazienti









Ultime notizie scienza - Si è svolto nei giorni scorsi il XVI° Congresso Mondiale di Retina International, organizzato dal Retina Italia Onlus, dal titolo “Cambia la nostra Vista: si accorciano le distanze tra il laboratorio e i pazienti”.
Il convegno ha visto la partecipazione di più di 500 persone, provenienti da oltre 25 Paesi di quattro continenti diversi.

In due giorni si sono alternati nelle varie sale del palazzo dei congressi di Stresa oltre quaranta relatori, provenienti da laboratori di ricerca di tutto il mondo, che hanno condiviso con altri medici e ricercatori e con i pazienti e le loro famiglie i risultati delle più recenti ricerche nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia di queste patologie. Fra le degenerazioni retiniche vi sono malattie ereditarie rare, come la retinite pigmentosa, la sindrome di Usher, la amaurosi congenita di Leber, causate da alterazioni in centinaia di geni diversi, ma anche la degenerazione maculare senile, una malattia non ereditaria della retina che compare in età avanzata. Anche per questa condizione, tuttavia, sono state identificate delle caratteristiche genetiche che, associate a particolari stili di vita, fumo e obesità, ne favoriscono l'insorgenza.

Sono ormai numerose le strategie terapeutiche in corso di sperimentazione per queste patologie un tempo definite incurabili. La più citata è stata la terapia genica, cioè l'inserimento del gene funzionate nel tessuto che ne è privo. Questo tipo di terapia, sebbene al momento sia riservato a un numero esiguo di pazienti (si calcola che in Italia ptrebbero essere circa 60 a poterne beneficiare) ha dato al momento ottimi risultati e senza causare effetti negativi. La si è sperimentata su un ristretto numero di pazienti, alcuni dei quali italiani, dopo che ne era stata dimostrata l'efficacia in modello animale di malattia. Dato il successo, in parte frutto del lavoro dei ricercatori dei laboratori Telethon di Napoli, è stato iniziato il percorso per mettere a punto la terapia genica anche per altre malattie ereditarie della retina. E' da sottolineare come la terapia genica sia al momento possibile solo per un'altra malattia genetica che causa una grave forma di difetto immunitario. Anche in questo caso la terapia è stata frutto della capacità di ricercatori italiani.

Un altro tipo di terapia riguarda l'utilizzo di cellule geneticamente modificate che inserite in una microcapsula appesa nel vitreo, rilasciano una sostanza che favorisce la sopravvivenza dei fotorecettori, quelle cellule della retina che sono il prolungamento del cervello e che trasformano lo stimolo luminoso in impulso elettrico, passaggio cruciale nel processo della visione. Questa terapia può essere utilizzata sia nelle retinopatie ereditarie che per la forma secca di degenerazione maculare senile, per la quale a tutt'oggi non erano disponibili trattamenti efficaci. Ci si augura che l'iter per la messa in commercio sia rapido e che questo trattamento sia quanto prima disponibile sul mercato.
Uno studio randomizzato, seppur eseguito su un limitato numero di soggetti con retinite pigmentosa ha poi dimostrato che una particolare miscela di antiossidanti, è risultata efficace per rallentare l'avanzare della malattia.

Altra stategia terapeutica è quella di inserire al di sotto della retina un chip elettronico in grado di trasformare lo stimolo luminoso in impulso elettrico e, dopo le prime fasi di sperimentazione, è in corso anche in Italia il reclutamento di pazienti per le fasi successive della sperimentazione.
Ma certamente la notizia più innovativa è stata data dal prof. Roska che ha dimostrato come, al momento solo nel topo, l'inserimento in residui di fotorecettori che sembravano degenerati, di proteine reagenti alla luce chiamate canalo- rodopsine e presenti normalmente nei batteri e nelle alghe, abbia consentito di rendere reattiva alla luce una retina non più funzionante. La ricerca è stata pubblicata sull'ultimo numero della prestigiosa rivista Science del 24 giugno 2010, solo due giorni prima del congresso
Fra le relazioni più insolite vi è stata quella del dr. Cajochen che ha dimostrato come l'orologio biologico che regola il ritmo sonno-veglia e altri ritmi importanti per la nostra vita, non sia adeguatamente impostato nei soggetti con cecità e come la melatonina sia in grado di ristabilire il corretto ritmo in questi individui, con un notevole miglioramento della qualità di vita.

Il mondo scientifico che ha partecipato all’evento ha espresso apprezzamento per l’alto livello delle relazioni svolte nelle sessioni scientifiche, così come è stata apprezzata da pazienti e accompagnatori la disponibilità dei professori a rispondere alle loro domande.
Il XVI Retina International World Congress ha segnato dunque un successo di pubblico, seguito con grande attenzione, tanto da registrare nell’ultimo speech la presenza di circa 300 persone.
Tutte le informazioni sul congresso saranno reperibili sul sito di Retina Italia Onlus (www.retinaitalia.org), l’associazione organizzatrice.


- Uno Notizie Italia - ultime news Stresa -


torna a Ultime notizie scienza-tech Torna a: Ultime notizie scienza-tech invia ad un amico Invia ad un amico stampa Stampa
commentiCommenti
  nessun commento...









D'ORAZI






















autorizzazione n°7/08 Registro Stampa Tribunale di Viterbo
Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al numero 18164
direttore responsabile Sergio Cesarini
P.Iva 01927070563
© Copyright 2010 Euriade s.r.l.
archivio notizie | video archivio | siti utili | sitemap | Livescore | Team Building