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VITERBO / 16-07-2010
VITERBO, DIABETE/ Centro diabetologico di Santa Teresa, positivo il primo trimestre di lavoro. Ma si può fare ancora di più
Viterbo, ultime news - 1699 prestazioni erogate e un abbattimento delle liste d’attesa di oltre 2 mesi. Sono questi i dati più significativi dei primi tre mesi di attività, dal 12 aprile all’11 luglio, del Centro diabetologico della Ausl di Viterbo, comunicati questa mattina presso la casa di cura Nuova Santa Teresa, dove il servizio è operativo.
Un incontro significativo, perché ha permesso di tracciare un primo bilancio in relazione alla presenza nella provincia di Viterbo della prima struttura multidisciplinare e polispecialistica rivolta ai circa 16mila cittadini affetti da diabete e per l’importanza delle autorità civili e politiche presenti.
All’iniziativa, infatti, hanno partecipato il vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, Domenico Gramazio; il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi; il sindaco di Viterbo, Giulio Marini; i consiglieri regionali Francesco Battistoni e Giuseppe Parroncini; il direttore generale della Ausl di Viterbo, Adolfo Pipino; il direttore sanitario, Marina Cerimele; il direttore amministrativo, Giovanbattista Grassi; la responsabile dell’Unità diabetologia pediatrica, Claudia Arnaldi; i responsabili dell’Associazione giovani diabetici di Viterbo, Lina Delle Monache e Bruno Vincenzi.
Di notevole interesse si è rivelata la relazione della dottoressa Arnaldi la quale ha spiegato l’importanza degli obiettivi raggiunti dal Centro che, in questa prima fase operativa, sta lavorando al 10% delle sue potenzialità.
“Attualmente – ha detto Claudia Arnaldi – presso la struttura aziendale sono a disposizione dell’utenza, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 15 circa, un medico diabetologo, due infermiere professionali (di cui una pediatrica), un dietista volontario (sostenuto dall’Associazione dei pazienti con una borsa di studio), un medico podologo e uno psicologo. La nostra presenza sul territorio intende superare la visone di un’assistenza a compartimenti stagni, realizzare, attraverso un team multidisciplinare, un approccio sistemico e di rete e compiere un salto di qualità a livello assistenziale. Vale a dire: dal curare al prendersi cura del paziente”.
Tra le novità adottate dal Centro diabetologico c’è cartella clinica informatizzata Eurotouch, un supporto informatico, e una fonte inesauribile di dati e informazioni, che nel tempo sarà messo a disposizione di tutte le strutture diabetologiche della provincia. Tra le altre cose, il Centro, attraverso il suo terminale, è anche in grado di agire come Cup, con un notevole beneficio da parte degli utenti che non sono più costretti a inutili spostamenti per accedere al servizio.
In futuro, il Centro diabetologico intende potenziare la propria attività introducendo al suo interno tutti i professionisti della Ausl di Viterbo che si occupano, a vario titolo, dei problemi e delle complicanze legati al diabete. Dagli oculisti ai nefrologi, dai cardiologi agli angiologi, fino ai podiatri e ai chirurghi vascolari.
Un’altra prospettiva di crescita riguarda la creazione di una più ampia rete aziendale assistenziale su tutto il territorio provinciale all’interno della quale il centro diabetologico svolgerà la funzione di coordinamento.
“In questa maniera – ha commentato il direttore generale della Ausl, Adolfo Pipino -, insieme ai centri diabetologici di primo livello di Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente e a tutti gli ambulatori della Tuscia, saremo in grado di fornire una risposta adeguata e all’avanguardia a tutti i cittadini diabetici”.
Particolarmente toccante, poi, è stato l’intervento del responsabile dell’Associazione giovani diabetici di Viterbo, Lina Delle Monache: “Per me che sono una mamma di un bambino di nove anni, affetto da diabete da sei – ha detto –, l’istituzione del servizio è stata la realizzazione del sogno di una vita. Il Centro, infatti, non solo eroga prestazioni sanitarie necessarie, ma insegna al paziente a curarsi e a prendersi cura di se stesso. Accoglie in maniera solidale e professionale gli utenti, non facendoli sentire più soli nell’affrontare la loro malattia”.
“I dati comunicati oggi – ha commentato, infine, il senatore Domenico Gramazio – ci parlano di un progetto che va assolutamente sostenuto affinché possa potenziare l’alta professionalità già presente e diventare una struttura di riferimento regionale. Auspico, e lavorerò in tale direzione, affinché anche le altre province laziali intraprendano lo stesso percorso avviato presso la Ausl di Viterbo”.
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