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ROMA / 21-07-2010
DESTINI / Dal sogno di una vita migliore al Centro di Identificazione ed espulsione (CIE) di Ponte Galeria
Arrivato 20 anni fa dal Perù, Miguel Angel Villarrubio Henrriquez, sperava di coltivare tutti i suoi sogni,...
per poi, tornare nel suo paese con un bagaglio economico e culturale più elevato. Ho ascoltato le sue storie, i suoi sogni spezzati e le sue critiche ad una “democrazia valida solamente per una maggioranza avida.
Per noi niente” dice Miguel. Il ragazzo sudamericano, dopo un ventennio da italiano, verrà rinchiuso nel CIE di Ponte Galeria perché irregolare. Non è una sala del cinema dove si vedono sorrisi e allegria. Non è neanche una galera. E’ molto peggio dicono dal centro. Prima di finire all’interno del centro, Miguel, ha lavorato come collaboratore domestico, nelle ville di personaggi ricchi e famosi. Mentre serve e dedica al giardinaggio in queste immense ville romane , Miguel, legge, studia e si informa. Il suo sogno era di racimolare un po’ di denaro e iscriversi all’università e intraprendere la carriera da sociologo.
All’interno del Cie vive disperatamente per tre mesi. Afflitto dalla disperazione tenta il suicidio ingoiando due pile e della candeggina. Compie un atto estremo e spera che qualcuno si accorga di lui, della sua storia, delle sue aspirazioni spezzate. “Il mio sogno era diventare sociologo. Invece, mi ritrovo rinchiuso qui dentro con una pila nello stomaco, dopo aver lavorato per l’Italia e per gli italiani. Spero solo di guarire e vivere una vita normale” racconta Miguel. Era troppo scomodo, conosceva troppo l’Italia, così, inaspettatamente e senza preavviso, mercoledì 30 settembre 2009, è stato espulso, “mi hanno trattato come un criminale”.
Qualche mese più tardi Miguel, tramite la rete, riesce a contattarmi dal Perù e si domanda quale sia il modo per sconfiggere questa crudeltà: “A volte dico: non è difficile diventare un sovversivo, assolutamente non è difficile diventarlo di fronte a tanta ingiustizia. Ma sai che ti dico? Io mi batterò non con il fucile, né con il passamontagna, bensì con la forza della parola e la ragione collettiva. L’Italia cambierà e quando lo farà mi piacerebbe tornare, perché ho trovato gente speciale in questo paese.”
Andrea Onori
Rendo pubblica, così come mi è arrivata, una delle mail che mi ha scritto Miguel dal Perù.
Ciao Andrea carissimo amico mio,
te chiedo de scusarmi per il ritardo dopo che ho fatto questa spedisione ho capito que era tutto semplice. Bene campeon il palone stato sempre tutto too percio date da fare. io voglio che tu sappia che io ho voluto rimanere in Italia per due ragione: guarda bene mi sono illuso in questi ideali.
Nell’ unione europea trovano realizzazione i nostri comune ideali; per noi al centro vi e l’uomo. La sua dignità è inviolabile. I suoi diritti sono inalienabili. Donne e uomini hanno gli stessi diritti. Noi abbiamo come obiettivo la pace e la liberta, la democrazia e lo stato di diritto, il rispetto reciproco e la responsabilita, il benessere e la securezza, la toleranza e la participazione, la giustizia e la solidarieta.
L’unione europea si basa sull”uguaglianza e le relazioni solidali. Noi conserviamo nell’ unione europea autonomia e molteplice tradizioni dei paise membri. Le frontiere aperte e la vivace varietà di lingue,culture e regioni ci arricchiscono.
Mi domando si questo non e sultanto che un utopia nel confronto della Europa. E’ una grande mensogna nel confronto de tutto l’mondo voglio sentire il tuo parere campeon. seguendo un grande intelettualle americano economista e scritore sr. jeremy refkim, scrive un libro titolato il sogno europeo sta lentamente eclisando il soño americano anche questo non e sultanto che pura utopia prima che l’ Italia con berlusconi e la destra europea iniziazeno a fare pulizia etnica molto prima ho comprado queste libro con multa passione ogni notte lo legeva con una grande giogia.
direi che il vostro tessuto democratico e molto deteriorato in pericolo de scomparire ,adiretura non vi acorgete ho fate finta de no capire che la mafia e patrone del esercito cosa molto triste quasi 20 anni della mia vita ad una nazione che no se lo a meritato. In questo Dio no c’entra propio e il potere della mafia che sta deteriorando le vostre consiecia e il vostro tesuto sociale.
No e tempo per l’Italia de star a gurdare Maria de Filipi, Mis Itlalia, la isola dei famosi ho quella stronzada del grande fratello. Avete un grande bisogno urgente di observare como i vostri valori scompagiono. I vostri giovani non apprezzano questo e si trascura di far capire a la nazione la vera realta. La vera emrgenzia en italia no sono gli immigrante bensi lo sono le tre potente organizasione criminale cioe mafia,camorra, ndrangheta. Sono loro che hanno sostrato il controllo allo stato.
Oggi il capo spiatorio del governo sono gli immigrati. Andrea campeon ti voglio dire che 20 anni fa quando io sono arrivati in Italia no cerano gli albanese, no cerano i romeni, no cerano gli africani pero 20 anni fa no sull tanto veniva mutilato da voi la giustizi e il dirito bensi uciso con 500kili de tritolo signica che per honesta cera ia qualcosa di marcio e come no sono gli imigrante ad aver marcito oggi questa societa.
io si posso voglio documentarte con lichidazien de lavoro che son svolto en familia molto ricca que no me hanno pagado un solo contributo al INPS. cue triste!!! Pensa a volta no sco de casa por evitare de che qualcun amico me chieda di ofrirle qualcosa. Senti campeon non sultanto un articulo bensi volendo un libro si potrebbe scrivere.
Andrea spero di no anogiarte. Sono stato piantonato quando ero in ospedale per 15 giorni della guardia de finanza un de loro voleva calpestare i miei dirito di malato il suo colega li a detto di no provare a farlo perche io era una persona que sapeva vita e miracolo del Italia.
Bene Andrea io te aspeto arrivederci te saluto affetuosamente comppresso i tuoi cari
Miguel Angel
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