Contattaci Associazioni
iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter diventa fan di unonotizie su facebook diventa fan
cerca   
home | attualità | cultura | salute | AMBIENTE | agroalimentare | turismo | sociale | spettacolo | scienza-tech | sport | mistero | eventi
ULTIME NOTIZIENORD ITALIA |CENTRO ITALIA |SUD ITALIA |LAZIO |TUSCIA
Share
VENEZIA / 29-07-2010

NUCLEARE, GREENPEACE IN AZIONE / Il lido di Venezia diventa antinucleare, attivisti Greenpeace da tutta Europa

Sono passati all’azione, al Lido di Venezia gli attivisti di Greenpeace, che per l’occasione hanno attrezzato la spiaggia “anti-nucleare”. Ombrelloni gialli e striscioni hanno creato un enorme messaggio di 1.500 metri quadri contro il nucleare. Diversi cartelli e attrazioni turistiche con il ‘grido nucleare’ ricordano, poi, che in Italia il nucleare è un rischio anche per il turismo.

Gli attivisti hanno consegnato il messaggio anti-nucleare – firmato insieme da Greenpeace Italia, Greenpeace Austria, Greenpeace Germania, Greenpeace Svizzera e Greenpeace Slovenia - al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che durante la campagna elettorale dello scorso inverno aveva dichiarato che nella sua regione il nucleare non sarebbe mai passato, ma che in quattro mesi non ha fatto assolutamente nulla per scongiurare le ipotesi, ampiamente circolate nei mesi scorsi, di una centrale nucleare ENEL a Chioggia o in provincia di Rovigo.

“Il governatore Zaia – afferma Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia - deve dimostrare di non fare solo chiacchiere: ci aspettiamo passi concreti della Regione Veneto per scongiurare un incubo nucleare in laguna che potrebbe avere effetti negativi anche sul flusso dei turisti”.

Oltre al rischio sanitario e ambientale, il nucleare del governo Berlusconi è un vero e proprio attentato al portafoglio degli italiani: ogni centrale ci costerebbe probabilmente sui 6-7 miliardi
di euro, invece dei 4 dichiarati da Enel. Il progetto del prototipo della centrale stessa – l’EPR, della francese Areva - non è ancora stato definito per i ritardi accumulati dai due cantieri aperti (uno
in Francia e uno in Finlandia). Per il reattore finlandese le perdite già accertate sono di 2,7 miliardi di euro oltre al costo di 3,2 miliardi stabiliti dal contratto, e mancano ancora 3 anni alla data prevista per completare la centrale.

“Non esiste un rinascimento nucleare ma solo un tentativo di far sopravvivere con fondi pubblici un settore in quei Paesi che ce l’hanno. In Italia il nucleare non c’è da 20 anni – continua Giannì –
è soltanto una bufala che impedisce una decisa virata della nostra economia verso fonti di energia pulita. Dobbiamo svincolarci con urgenza da fonti energetiche pericolose, come petrolio, carbone e nucleare, anche per risolvere l’emergenza climatica che incombe su noi tutti”.

Il nucleare è una pericolosa perdita di tempo e proprio l’area della laguna veneta, che sprofonda in media di 3 cm l’anno, è quella in Italia più esposta agli impatti del cambiamento climatico che ha già effetti sugli ecosistemi terrestri, marini e costieri.


Contatti
Greenpeace, 06.68136061

torna a Ultime notizie ambiente Torna a: Ultime notizie ambiente invia ad un amico Invia ad un amico stampa Stampa
commentiCommenti
  nessun commento...





autorizzazione n°7/08 Registro Stampa Tribunale di Viterbo
Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al numero 18164
direttore responsabile Sergio Cesarini
P.Iva 01927070563
© Copyright 2016 Euriade s.r.l.
archivio notizie | video archivio | siti utili | sitemap | Livescore | Poggio Conte | UnoNotizie.com