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GOLFO DEL MESSICO / 03-08-2010

MAREA NERA, GOLFO DEL MESSICO/ Gravissime le riperussioni sulla Corrente del Golfo, punto di equilibrio dell'ecosistema mondiale






Golfo del Messico, ultime news
- Sta morendo uno degli angoli del pianeta più noti e frequentati per le sue bellezze naturali, ma, soprattutto, più delicati perché da lì nasce la Corrente del Golfo, ossia quella corrente marina che, salendo verso Nord, mentre mitiga la temperatura a tutta la costa atlantica degli Usa fino ad arrivare alla costa occidentale dell'Inghilterra, è un punto di riferimento ambientale fondamentale per una gran parte della fauna marina.


I fatti:
- 20 aprile, esplode e affonda, a 70 km dalle coste della Luisiana, la piattaforma off shore della BP, Deepwater-Horizon con 11 morti. Ogni giorno 5000 barili di petrolio (circa 800.000 litri) si riversano in mare.

- 6 luglio, il sito Internet dell'Agenzia ANSA pubblica la seguente notizia: «ROMA - La marea nera del Golfo del Messico ha "spezzato" la Loop current, una delle principali componenti della Corrente del Golfo e uno dei motori che contribuisce a riscaldarla. Lo segnala uno studio italiano, secondo il quale è impossibile prevedere come si evolverà la situazione, ma se questo processo proseguirà, potrebbero esserci serie conseguenze per la Corrente del Golfo, la corrente calda che percorre l'Atlantico fino al Nord Europa.»

- 7 luglio, da una inchiesta condotta da Associated Press (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=27785&tipo=VIDEO) si viene a sapere che 27mila pozzi petroliferi, ignorati per decenni e mai ispezionati per accertare se vi siano perdite in mare, sono  abbandonati nei Golfo del Messico: un vero e proprio "campo minato ambientale".
Il Circolo "AmbienteScienze" osserva allora che per la politica mondiale dovrebbe essere giunto il momento di chiedersi se non sia il caso di mettere dei limiti alla Crescita così come fino ad ora è stata concepita. Non è più tollerabile per il suo perseguimento mettere a rischio il delicatissimo ed insostituibile equilibrio tra l'uomo e l'ambiente in cui egli vive. Laddove questo succede, perché non può essere ritenuto un reato contro la stessa umanità?


Benito Fiori
Vicepresidente
www.worldwewant.org

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