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ITALIA / 15-08-2010
E COSI NACQUERO... LE MUTANDE / storia della mutanda, indumento sexy e misterioso
Se pensiamo all’ origine della parola latina “mutanda” vuol dire qualcosa da cambiare. Soltanto intorno al 500 venne introdotto l’uso e l’ utilizzo tra le donne delle famiglie nobili. Nel corso dei secoli, hanno sempre fatto parte del guardaroba della donna, ma sino al 700 lo si considerava un indumento inutile e sconveniente.
Fu Caterina de’ Medici che inventò i cosiddetti mutandoni che coprivano le gambe delle donne durante le lezioni di equitazione. Dall’Italia poi questa moda si diffuse velocemente per tutta l'Europa. In questo periodo divennero il capo per eccellenza delle prostitute, poiché venne reso obbligatorio per questioni di igiene e di decoro pubblico. Le prostitute dell’ epoca se ne facevano un vanto, lasciandole intravedere dagli spacchi delle gonne, o le mostravano tirando su la gonna. Ed è per questo motivo, che scomparvero nell’uso delle nobil donne. Presero così il nome di braghesse, erano lunghe sino al ginocchio, ricamate, ed impreziosite da tessuti in oro ed argento, con nastri e talvolta pietre preziose. Divennero ben presto segno di frivolezza e la chiesa le bandì considerandole indumenti volgari.
Solo dopo il 700 tornarono a far parte del guardaroba di tutte le donne , diventando uno strumento di seduzione inteso in senso moderno. Le donne possono così trasformarsi in seduttrici, agli uomini si sa piace ammirare la biancheria intima, body trasparenti, corsetti e negligeè nei colori rosso, nero trasparente c’è solo l’imbarazzo della scelta intimo, spirito o romantico e comunque seducente. Adottare anche la tattica perché no del vedo non vedo che da sempre conserva il suo fascino.
Rita De Angelis
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