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ROMA / 24-08-2010
FIAT, MARCHIONNE, LAVORO, SALARIO E DIGNITA' / solidarietà agli operai di Melfi reintegrati dal giudice ma non dalla FIAT
Vorrei dire a Marchionne che il lavoro non serve esclusivamente per ricevere lo stipendio ma rappresenta un fondamentale diritto di cittadinanza, l'identità sociale e la dignità di una persona. A Giovanni, Antonio e Marco esprimo la vicinanza mia e quella dei ferrovieri, invitandoli a non desistere perché la loro battaglia riguarda molto da vicino tutti i lavoratori italiani e si pone a presidio della civiltà giuridica nel nostro Paese. Anche le FS, in occasione del mio primo licenziamento del 2006, hanno tentato di tenermi fuori dall'azienda garantendomi lo stipendio; una scorciatoia antidemocratica ed antisindacale molto insidiosa ma che con i compagni di lavoro abbiamo respinto con forza perché finalizzata a separare fisicamente i lavoratori tra loro e dalla realtà lavorativa e a neutralizzare la loro attività.
Mi domando anche quanti soldi di pubblicità dovrà spendere la Fiat per attenuare l'immagine crudele, autoritaria che ha assunto il suo marchio in Italia e nel mondo.
Dante De Angelis,
già licenziato per due volte dalle Fs e poi reintegrato.
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Commenti |
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Basta con le ipocrisie Sappiamo tutti come funzionano le attività´ sindacali finalizzate unicamente alla protezione ideologica del lavoratore rinnegando ogni indagine seria sulle responsabilità´ a base del dissidio con l´azienda. Sappiamo tutti ed i sindacalisti ancor meglio come funzionano le cause giudiziarie in materia di lavoro ove regolarmente il sindacato propone una lista di estimoni ben istruiti su ciò´ che debbono riferire... Se il sindacato italiano non prende la via di una decisa maturazione che lo svincoli dall´anacronistica contrapposizione tra azienda e lavoratori tra padrone e classe operaia non usciremo piu´ dalla crisi ed allora ben poche possibilita´avranno i lavoratori di far valere il vero dritto che deve essere tutelato cioè il diritto al lavoro Lo sciopero minoritario proclamato dal FIOM denuncia irresponsabilità´ di un sindacato ideologico, incapace di tutelare i veri diritti dei lavoratori. Quin |
commento inviato il 24/08/2010 alle 3:19 da Paolo donati |
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Caro De Angelis il fatto che tu sia stato già´ licenziato due volte dall´azienda non depone certo a tuo favore. Dovrebbe essere per te motivo di vergogna e non di vanto Nessuna azienda licenzia persone efficienti e responsabili. Ed il fatto che tu sia stato reintegrato immagino per provvedimento giudiziale e´ ben poco indicativo della meritevolezza di tale reitegrazione: la legislazione vigente -troppo garantista- finisce per tutelare chi tale tutela proprio non merita (leggi assenteisti, vagabondi e menefreghisti). Fatti un esame di coscienza sul tenore del tuomrapporto con le FS e pensavi prima di manifestare solidarietà´ verso che ha creato danno all´azienda che gli da lavoro |
commento inviato il 24/08/2010 alle 3:33 da Paolo donati |
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Caro Paolo, nelle grosse aziende oggi non si può dire che imperi la meritocrazia,stiamo pagando il risultato di almeno 20 anni di clientelismo e raccomandazioni.Oggi al timone di molte grandi aziende ci sono Yesman che non sanno riconoscere la professionalità,mediocri che si circondano di persone più incapaci di loro per paura di essere scavalcati e perdere il proprio posto.Credo che non posso essere accusato di essere un visionario,le grandi imprese Italiane non mi sembra che brillino per risultati positivi..... Se occupi un posto di rilievo nella tua azienda e ti senti un dio fatti un´esame di coscenza,potrebbe essere che ti stai sopravvalutando. |
commento inviato il 26/08/2010 alle 8:47 da pier |
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