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ROMA / 14-09-2010
ROMA, CONVEGNO/ Le apnee ostruttive nel sonno e incidenti stradali al centro di un interessante convegno
Recenti studi hanno dimostrato che questa patologia provoca il 29% degli incidenti che interessano la rete autostradale italiana
Sabato 25 settembre, al Centro congressi Bastianelli presso gli Istituti fisioterapici ospedalieri di Roma, si terrà il convegno nazionale “Incidenti stradali: OSA e sonnolenza”. L’evento, che ha ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica, è organizzato dall’Aipo (Associazione italiana pneumologi ospedalieri) e dall’Asais (Associazione per lo studio e l’analisi degli incidenti stradali), ha ricevuto il patrocinio della Ausl di Viterbo ed è presieduto dal responsabile dell’Unità di Broncopneumologia territoriale del distretto di Civita Castellana, Patrizia Scavalli.
Scopo del convegno è quello di riconoscere il rapporto esistente fra mancata diagnosi e mancato trattamento delle apnee ostruttive nel sonno (OSA) e gli incidenti stradali, oltre alle ricadute in termini di salute pubblica. Verranno illustrate le normative vigenti in materia di idoneità alla guida nei soggetti con OSA e le strategie a livello comunitario europeo, in particolare per i professionisti del trasporto (autisti, autotrasportatori, e via dicendo), nel tentativo di stilare e diffondere dei documenti condivisi tra le competenti società scientifiche che possano essere proposti alle autorità competenti.
La giusta attenzione rivolta dai mass-media alle vittime del sabato sera, infatti, ha finora lasciato in ombra il grave tributo pagato all’infortunistica stradale dalla sonnolenza, disturbo frequentemente conseguente alle OSA, patologia di cui in Italia soffrono oltre 1 milione e 600mila persone. Pur essendo definita e codificata da tempo, l’OSA è tuttora un quadro clinico sottodiagnosticato e sottovalutato viste le sue complicanze cardiovascolari e neurocognitive. Recenti studi hanno documentato e rafforzato l’evidenza che l’OSA è causa di eccessiva sonnolenza diurna, a sua volta responsabile del 21,9% degli incidenti occorsi sulla rete autostradale italiana.
In particolare, uno studio recentemente condotto in Italia in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ha stimato in circa 840 milioni di euro anno i costi socio-sanitari da incidenti stradali attribuibili a questa patologia. “Tale dato – spiega Patrizia Scavalli - è sicuramente sottostimato perché, se è vero che la classe medica ha ancora problemi a sospettare, riconoscere, trattare e prevenire tale sindrome, è altrettanto vero che chi si reca per primo sul luogo di un incidente può avere delle difficoltà a riconoscere nella sonnolenza la causa dell’incidente soprattutto se questo è mortale. Tutto ciò può avere specifica rilevanza dal punto di vista medico-legale e assicurativo. Oltre che alla classe medica e al personale sanitario, questo corso si rivolge agli agenti della Polizia stradale, ai Carabinieri, ai Vigili del fuoco, ai periti, al personale ANAS o della Società Autostrade, attraverso sessioni teoriche, minisimposi satelliti, tavoli di lavoro, simulazioni multimediali. Alla giornata di studi parteciperanno alcuni dei più importanti esperti nel campo medico nazionale. Anche per questa ragione auspico che questa occasione, per i professionisti e per gli Enti che interverranno, sia foriera di proficue collaborazioni”.
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