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PARIGI / 16-09-2010
FRANCIA, ESPULSIONE ROM / E' scontro tra la Francia e l'Unione Europea, ma le espulsioni dei rom continuano
Silvio Berlusconi: "Sto con Sarkozy" Il commissario ai Diritti fondamentali, Reding, contro Parigi. Sarkozy: "Ospiti i rom in Lussemburgo". Il Cavaliere: "Problema europeo, la Ue non l'ha capito"
Nonostante la concreta possibilita' di apertura di una procedura d'infrazione presso la Commissione europea, la Francia prosegue con le espulsioni massicce di cittadini romeni di etnia rom. Nella giornata di ieri, mentre il commissario ai Diritti fondamentali, la lussemburghese Viviane Reding, lanciava un inedito e deciso monito contro le azioni di Parigi, definendole una "disgrazia" e collegandole idealmente all'Europa del nazismo, le autorita' transalpine ultimavano l'espulsione verso Bucarest di 230 rom, tra cui molti minori.
Durissima la reazione del presidente francese, Nicolas Sarkozy: "Perchè Reding non ospita i rom in Lussemburgo?".
Per Parigi si tratta di "espulsioni volontarie", incentivate da 300 euro per ogni adulto e 100 euro per ogni bambino che fa ritorno al proprio paese d'origine, e non influenzate da alcuna discriminazione su base etnica. Almeno questa e' sempre stata la posizione che la Francia ha tenuto a Bruxelles e sulla scena internazionale per difendersi dalle accuse di deportazione di un intero gruppo etnico, in violazione non solo del diritto di cittadinanza e soggiorno (i rom romeni sono cittadini europei) ma anche dei principi della Carta europea dei diritti fondamentali e delle direttive contro la discriminazione. Posizione che pero' e' stata smentita da una circolare del ministero degli Interni emersa nello scorso fine settimana e in cui si indicavano chiaramente i rom come oggetto di operazioni di sicurezza. Una rivelazione che ha dato il via alla dura reazione di Bruxelles e all'avvio quasi certo di una procedura di infrazione.
Esprimendosi sul modo in cui Reding ha reagito alla situazione, un portavoce del ministero degli Esteri francesi si e' definito "stupito", mentre il ministro per gli Affari europei lo ha definito "totalmente inappropriato". Un commento sulla situazione arriva anche dalla Turchia, con l'ambasciatore presso l'Ue Selim Kuneralp che ha definito le dure dichiarazioni di Reding utili alla politica estera comunitaria."Molto spesso noi paesi in via di adesione ci sentiamo criticati dal Bruxelles sui diritti civili, e ora la Commissione dimostra di essere intransigente non solo con noi ma anche con gli Stati membri". Cio' per l'ambasciatore e' un segno importante di credibilita'. Frattanto la commissione Liberta' civili (Libe) del Parlamento europeo - alla luce della controversa circolare francese - ha organizzato un colloquio con i commissari Cecilia Malmström (Giustizia) e Reding per la prossima settimana a Strasburgo. Libe e' anche stata incaricata di preparare un rapporto ad hoc sui rom.
BERLUSCONI: "SBAGLIA LA UE, STO CON SARKOZY" - La commissaria europea Viviane Reding "avrebbe fatto meglio a trattare l'argomento in privato con i dirigenti francesi, prima di esprimersi pubblicamente come ha fatto". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commenta, in un'intervista a Le Figaro pubblicata sul sito del giornale, l'intervento della commissaria Ue sulle espulsioni dei rom dalla Francia. Berlusconi aggiunge: "L'Europa non ha ancora compreso affatto che quello dell'immigrazione clandestina non è un problema unicamente francese o italiano, greco o spagnolo. Il presidente Sarkozy, invece, ne è pienamente cosciente".
Fonte: Agenzia Dire
www.dire.it
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