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VITERBO / 16-09-2010
TUSCIA, NONNI E NIPOTI / emozioni nell'incontro tra generazioni alla scoperta dei borghi medioevali
Si è appena concluso l’intenso programma della ricerca\sperimentazione Nonni e Nipoti alla scoperta dei borghi medioevali (Viterbo, 04\12 Settembre 2010), promosso dall’Università degli Studi di Milano ed attuato da una rete territoriale coordinata dall’Associazione di Volontariato Caritas “Emmaus”, che ha visto giovani ed anziani protagonisti insieme di una vacanza intergenerazionale ricca ed entusiasmante.
Il programma che ha impegnato i Nonni e Nipoti in un itinerario della Tuscia a carattere storico-culturale alla scoperta dei luoghi e dei personaggi che hanno animato il medioevo viterbese, è stato caratterizzato dall’evolversi delle relazioni tra i partecipanti, in un crescendo di coinvolgimento emotivo che ha raggiunto anche attimi di vera e propria empatia.
Inizialmente la relazione era influenzata da pregiudizi e credenze distorte circa le capacità dell’out-group; la scoperta reciproca delle conoscenze e delle abilità sia dei nonni che dei nipoti ha invece innescato un processo di stima crescente per giungere ad una relazione non più basata su schemi pregressi, ma sull’affetto reciproco che si è creato.
Per il gruppo non è stata dunque soltanto un’occasione di apprendimento, ma soprattutto un’esperienza di condivisione e scambio vicendevole di competenze diverse e di emozioni nuove ed entusiasmanti.
I Nonni e Nipoti, che durante l’itinerario turistico nei borghi di Viterbo, Nepi, Corchiano, Capodimonte, Calcata e Valentano sono stati accolti dalle Autorità locali e sapientemente guidati da esperti di arte e di storia, nella Città di Tuscania hanno assunto il ruolo protagonisti attivi nel riportare all’attenzione della collettività un tema di particolare interesse per la cittadinanza.
A circa quarant’anni dal terremoto del 1971 che contò a Tuscania 36 vittime, il gruppo dei Nonni e Nipoti ha ripreso le tematiche trattate in alcune interviste agli anziani del territorio raccolte attraverso una ricerca universitaria ancora in corso, per rielaborarle al Teatro Rivellino sotto forma di drammatizzazione nella giornata conclusiva della manifestazione.
L’iniziativa, portata avanti in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Social, ha avuto un forte impatto emotivo sia nei numerosi spettatori che negli stessi Nonni e Nipoti in scena. L’esperienza di mettersi nei panni dei cittadini di Tuscania, che negli anni ’70 hanno vissuto il drammatico evento, ha lasciato una traccia indelebile soprattutto nei giovani, per i quali tale avvenimento risultava come un ricordo sbiadito che con il tempo rischiava di perdere di significato.
Il successo della ricerca\sperimentazione, che si configura come una forma di turismo sociale di qualità, è stato coronato nei giorni immediatamente successivi, con l’adesione della Sapienza Università di Roma al Consorzio Interuniversitario A.C.QUA. TUR. (Ambiente, Comunicazione e Qualità del Turismo) promosso dall’Università della Tuscia, che continuerà a sviluppare il turismo intergenerazionale su tutto il territorio nazionale.
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