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ROMA / 22-09-2010
MISTERO ED ESOTERISMO / Ufo, riti esoterici, satanismo, sono 33.500 gli adepti delle sette in Italia
L'esperta: "Il fenomeno č trasversale e fa adepti nei piccoli paesi cosi' come nelle grandi citta', coinvolgendo persone con un'istruzione medio-bassa, ma anche professionisti benestanti e colti"
Sono 13.500 in Italia i seguaci dell'esoterismo nelle sue forme piu' svariate, dai 'Movimenti dei dischi volanti' fino al satanismo organizzato. Non solo, nel Paese sede della chiesa cattolica altre ventimila persone aderiscono ai cosiddetti 'Movimenti del potenziale umano'. Di 'Nuovi culti e sette nella societa'' si č parlato in un convegno organizzato a Roma dall'Icsa - International Cultic Studies Association, dall'Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, da SOS Abusi Psicologici, Info-Cult e SRS - Sette religioni e spiritualita'. Obiettivo del convegno e' "prevenire, informare, assistere" chi da questi movimenti settari rischia di rimanere irretito, nonostante in Italia "il numero di aderenti rimane piuttosto contenuto". Secondo i dati forniti dall'Enciclopedia delle Religioni curata dal Centro studi di Torino (Cesnur), sul totale della popolazione italiana, il 2,12% appartiene a culti minori, mentre se si considerano i residenti sul territorio, la percentuale di appartenenti a minoranze religiose sale intorno al 5,87%.
Nella composizione delle spiritualita' alternative al cattolicesimo, accanto alle altre religioni riconosciute, come ebraismo (29 mila credenti in Italia), protestantesimo (409 mila seguaci) e Islam (40 mila), spicca appunto la presenza dei 'Movimenti del potenziale umano', con 20 mila adepti, e dell'Area esoterica e dell'antica sapienza', che conta 13.500 affiliati. Č all'interno di quest'ultima che si ritrovano molti gruppi dalle caratteristiche fortemente settarie che si trasformano in vere e proprie sette organizzate, tra cui quelle sataniste, che tuttavia non superano i duecento adepti 'ufficiali': "I dati- si legge nello studio dell'Enciclopedia sul 'Pluralismo religioso italiano nel contesto postmoderno'- comprendono i soli membri di associazioni o realta' formalmente costituite, certamente non tutti coloro (numerosi, specialmente fra i giovani) che si danno a pratiche spiritiche o a un satanismo 'fai da te' o 'selvaggio'".
E una delle questioni piu' importanti da affrontare per la prevenzione, spiegano gli studiosi, e' proprio quella della parcellizzazione di questi gruppi. Dei "seicento che in Italia svolgono attivita' religiose diverse, i movimenti coercitivi verso gli adepti non sono piu' di qualche decina, ma con il boom di internet e la proliferazione delle sigle e' necessario comunque attuare una prevenzione e informazione massiccia".
UN FENOMENO TRASVERSALE - A differenza di quanto si possa pensare, "non c'e' distinzione di eta', territorio, condizione sociale ed economica. Il fenomeno delle sette e' trasversale e fa adepti nei piccoli paesi cosi' come nelle grandi citta', coinvolgendo persone con un'istruzione medio-bassa, ma anche professionisti benestanti e colti". Č la dottoressa Raffaella Di Marzio, psicologa e fondatrice di Srs - Sette Religioni e Spiritualita' (www.dimarzio.it)-, a raccontare all'agenzia Dire l'universo dei culti in Italia, spesso "sconosciuto nelle sue dimensioni reali".
Laddove ci sono piu' soldi e un'istruzione elevata, "quello che cambia e' l'offerta per avvicinare nuovi adepti". Se infatti nei piccoli centri "prevale ancora la figura del mago che toglie il malocchio e fa la fattura", nelle citta' "spesso le persone - e parliamo anche di professori universitari - si avvicinano alle sette affascinati dal mondo dell'esoterismo. Partecipano a seminari molto costosi e per aderire alle associazioni sborsano anche parecchie centinaia di euro". Ma le forme di 'proselitismo' piu' avanzate e redditizie si nascondono anche dietro "alcuni corsi di formazione per le aziende, con la scusa di promuovere le relazioni sociali all'interno del posto di lavoro".
In ogni caso, spiega Di Marzio, siamo di fronte a episodi di "sfruttamento e di danneggiamento della liberta' individuale, ed e' in questo contesto che si usa la parola setta". Un esempio per tutti: "In alcuni dei cosiddetti movimenti del potenziale umano- spiega ancora- gli adepti sono costretti a firmare dichiarazioni in cui si impegnano a non parlare piu' con i familiari che non ne fanno parte".
Ma qual e' la 'preda' ideale dei leader carismatici che guidano questo tipo di movimenti? "Spesso- risponde la dottoressa Di Marzio- si tratta di persone che stanno attraversando un momento particolarmente delicato, e per quanto riguarda i giovani l'elemento fondamentale e' la mancanza del gruppo di riferimento fondamentale, che e' la famiglia". Le condizioni per cadere nella rete delle sette "non sono cosi' scontate", ma con l'avvento e il "boom di internet e' piu' facile venire a conoscenza dell'esistenza dei gruppi, in questo senso la rete favorisce le affiliazioni".
E online non si trovano soltanto le sigle a cui rivolgersi per entrare a far parte del mondo dell'esoterico, "ma anche tante persone e associazioni inaffidabili che affermano di poter aiutare gli adepti a liberarsi e 'uscire dal giro'". Di Marzio specifica che talvolta "si tratta di ex membri senza competenze e, in certi casi, con problemi psichici rilevanti". Per questo, tra gli obiettivi del convegno ci sono la "prevenzione, unica arma per evitare che ci sia un aumento degli adepti, e un'informazione corretta, oltre naturalmente l'assistenza e l'aiuto per chi subisce abusi e vuole liberarsi da queste forme di controllo". Non a caso, conclude Di Marzio, "chiediamo che vengano istituiti dei corsi anche nelle scuole con finalita' educative e il riconoscimento legislativo di quelle realta' che operano da molti anni con competenza per prevenire, informare e assistere le vittime".
Fonte: Agenzia Dire
www.dire.it
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