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VITERBO / 28-09-2010
LETTERE ALLA REDAZIONE/ Anelli, IdV: '' Tuscia, possibile punto di stoccaggio di scorie nucleari?''
Ci risiamo! Non bastava la panzana dell’aeroporto, alla quale (grazie al cielo) ormai credono solo coloro che da più di due anni hanno apparecchiato il proprio teatrino. No. Siamo andati oltre: arrivano voci dall’alto (ma con i tacchi “rialzati”) circa l’individuazione dell’area viterbese quale possibile punto di stoccaggio di scorie nucleari.
Ora, partiamo dal principio che i referendum non risultano essere soggetti a scadenza, per cui questo governo offende comunque la volontà espressa dagli italiani oltre 20 anni or sono (l’IDV ha per questo raccolto oltre 700.000 firme in tutto il Paese e nel 2011 si svolgerà una nuova consultazione popolare ad hoc, con lo scopo precipuo di affossare ulteriori appetiti) ma in secondo luogo, dire che si farà il nucleare in Italia è come dire che si farà il ponte sullo stretto. Si tratta di affari circoscritti: fior di milioni pubblici (cioè derivanti dalle nostre tasse) regalati ad amici e votanti per speculare qua e là.
Di queste “opere” resterà solo il fastidio di aver dovuto sopportare le bugie, i circoli d’affari, la violenza.
Ma non basta. C’è la tempestività con cui giungono pochade del genere. Sempre in perfetto contraltare con le legittime accuse, mosse da più fronti, di immobilismo da parte di un ministero (dello Sviluppo, ad interim) che pare del tutto superfluo in un Paese in perfetta salute. E già! Si sta tutti una meraviglia.
Quindi, nel merito, la vera sostanza della panzana. E cioè che la ipotetica scelta definitiva dei siti dovrebbe per il Governo avvenire senza imposizioni, ma con una sorta di “asta aperta” tra le comunità interessate ad avanzare la propria candidatura. Cioè, nella mente di chi gioca con queste meraviglie del fantasy politico ed economico (ma soprattutto ambientale), in Italia ci saranno sindaci e amministratori che si litigheranno centrali atomiche e siti di stoccaggio per le scorie radioattive. Come no! Pare di vederli, con la mano alzata a rivendicare una migliore accoglienza: “E’ mia! La voglio io la pattumiera nucleare!”.
Così, ciò che resta, della idiozia nucleare (in generale) nella Tuscia (in particolare) è anche solo l’idea di voler tornare a violentare la costa del nord del Lazio. Laddove il litorale che va da Tarquinia fino al confine con la Toscana, andrebbe sanato, rivalutato ed esaltato per l’incredibile potenziale turistico, storico, eno-gastronomico e culturale. Si tratta di una porzione della nostra Provincia che patisce la vicinanza con Civitavecchia e tutte le sue ombre ed invece di avere per essa un occhio di riguardo, c’è chi ritiene di poter oltraggiare l’intelligenza e la salute altrui per puro interesse personale. Sforziamoci di capire chi sia.
A proposito! L’aeroporto.
Ah, che meraviglia. Che musica sublime il fischio delle unghie sugli specchi di questi ambasciatori del nulla.
Una serie ridicola di “passa la palla” che nemmeno nell’antica commedia dell’arte. L’improvvisazione più pura che si sposa perfettamente con l’uso di maschere e di “spalle”, trucchi e gran sorrisi. Proprio per questo la nostra proposta è di dare vita, a due anni e mezzo dalle elezioni che hanno visto sbandierare un evento infrastrutturale che non esiste, ad un grande concorso per tutta l’area viterbese. Si chiamerà “Scopri chi è ad averti intortato con l’aeroporto di Viterbo”. Le maschere da scoprire sono: Balanzone (personaggio serioso e presuntuoso), Brighella (il servo furbo), Pantalone (anziano mercante), Peppe Nappa (mangione e scaltro riesce sempre a tirarsi fuori da ogni impiccio). Il vincitore si aggiudicherà un biglietto di sola andata sul primo volo che partirà dallo scalo viterbese, ancora non si sa se Bogotà o Perugia.
Quando lor signori vorranno cominciare a parlare seriamente di come risanare, potenziare e collegare al mondo la Tuscia attraverso programmi credibili e sostenibili, l’IDV sarà pronta a dare il proprio contributo. Sino ad allora non potremo che guardare con sconcerto alla serie deprimente di pochezze che continuano a fiaccare la resistenza civile ed economica di questa provincia.
Giuseppe Anelli
Coordinamento Provinciale IDV – Coordinatore IDV Città di Viterbo
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