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ROMA / 02-10-2010

TURISMO E SESSO, ALLARME ENTE NAZIONALE DEL TURISMO/ urgenti controlli contro turismo sessuale minori








Roma - In occasione della Giornata Internazionale del Turismo, l'Ebnt ha lanciato un appello alle istituzioni affinchè contrastino il turismo sessuale. L'italia è al 5° posto nella classsifica.

Cassarà: Ministero assente. Guglielmi: premiare i tour operator virtuosi - In Italia le leggi contro il turismo sessuale sui minori ci sono, il problema è la mancanza di vigilanza. L’allarme si è levato a Palermo nel corso della presentazione del dossier "Il turismo italiano ed europeo contro lo sfruttamento sessuale dei minori", realizzato dall’Ebnt (Ente Bilaterale Nazionale Turismo) che ha raccolto i dati del 2010.

In effetti i numeri parlano di una piaga di livello mondiale di cui anche l’Italia è parte attiva. Il nostro Paese occupa, infatti, il quinto posto mondiale nella classifica dei turisti sessuali dopo Usa, Germania, Francia e Australia. Uomini tra i 25 e i 30 anni che, per partire, si affidano ad agenzie turistiche classiche ma poi, giunti sul luogo, sanno bene a chi rivolgersi per trovare i bambini ‘usa e getta’.

E qui sta uno dei problemi: le agenzie di viaggio italiane si affidano a fornitori locali, senza sapere se questi sono seri e affidabili o invece al servizio della pedofilia internazionale. E questo malgrado la legge 269/98 e il Codice di Condotta elaborato nel 2000 da Ecpat Italia (End Child Prostitution Pornography and Trafficking). Norme il più delle volte disattese, come testimoniano i dati rilevati attraverso il questionario inviato a 309 imprese turistiche al quale ha risposto solo il 42% (dato di per sé già significativo): il 78% delle agenzie turistiche informa i clienti della punibilità dei reati inerenti la prostituzione e la pedopornografia minorile  (e questa è la notizia positiva), ma solo il 47% è attivo nei confronti dei dipendenti, e solo il 23% si preoccupa dei fornitori di servizi turistici nei Paesi esteri.

On line la situazione è ancora peggiore considerato che le avvertenze sulla punibilità dei reati sono obbligatorie solo sui cataloghi e non sul web. “Il ministero è assente – ha denunciato Giuseppe Cassarà, vice presidente dell’Ebnt -.Ci vuole la vigilanza e non è pensabile ad una gestione privatistica del problema. E, soprattutto, bisogna controllare il fenomeno on line, dove l’offerta turistica è ormai dilagante”. Per cercare in qualche modo di arginare il fenomeno, Gabriele Guglielmi, presidente dell’Ebnt, ha lanciato la proposta di attivare premi per i tour operator virtuosi, come ad esempio la segnalazione sui portali o le guide da viaggio, e l’istituzione di corsi on line per i lavoratori che possano anche dar titolo ad una certificazione di qualità per il tour operator.

L’anno prossimo l’indagine coinvolgerà non solo i tour operator ma anche compagnie aeree, aeroporti e catene alberghiere per tracciare un quadro ancora più esaustivo del fenomeno.
La prossima tappa è la Conferenza Nazionale sul Turismo, in programma il 15 ottobre a Como. Per quella data l’Ecpat dovrà aver già convocato il tavolo di verifica e sarà dunque in grado di elaborare nuove proposte da porre all’attenzione del mondo turistico nazionale.

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commentiCommenti
si dovrebbe creare un gruppo di persone,disposte a togliere la vita a tutti i pedofili in circolazione,solo così sarebbe sicuro che non farebbero più del male a migliaia di creature innocenti,bambini destinati a morire dentro il propio cuore per colpa di molti adulti che non meritano di vivere,con la non giustizia che abbiamo oggi tutelando questi mostri,questa sarebbe la vera soluzione..distruggerli per sempre.Ma queste rimarranno solo parole..e la non giustizia continuerà a fare il suo corso..dico non giustizia perchè non è vero che la giustizia è uguale per tutti.
commento inviato il 25/10/2010 alle 0:35 da Enza vnt.  





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