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ACQUAPENDENTE / 01-10-2010
OSPEDALE ACQUAPENDENTE, RICORSI E MOBILITAZIONI CONTRO I TAGLI / il Sindaco Bambini difende la struttura aquesiana
Sanità Tuscia, ultime notizie Acquapendente - “È un piano sanitario inaccettabile e vergognoso”. Così si esprime il Sindaco di Acquapendente Alberto Bambini all’indomani della presentazione del piano di riordino sanitario del Lazio, che decreta la morte dell’ospedale di Acquapendente insieme a quelli di Montefiascone e Ronciglione.
“La realtà ha superato le peggiori fantasie – continua il Sindaco – visto che i dati contenuti nel documento non solo confermano le indiscrezioni dei giorni scorsi, che la Presidente Polverini aveva tanto tenuto a smentire, ma anzi annunciano una situazione tragica per tutto il nostro territorio. Lasciare all’ospedale di Acquapendente solo 8 posti letto, togliendo totalmente anche il day hospital, non ha alcun senso. Abbiamo più volte fatto presente e proposto un piano di riorganizzazione del nostro ospedale che tenesse conto delle esigenze della popolazione, del territorio vista la notevole distanza da Belcolle. Mai avremmo pensato, anche nei peggiori incubi, che venisse predisposto un piano così sciagurato”.
“Il Comune si attiverà per avviare tutte le procedure amministrative per fare ricorso e opporsi ad un piano sanitario così costruito, ed in più organizzeremo una mobilitazione della popolazione con incontri e consigli comunali aperti per decidere insieme il da farsi. Non ultima, avvieremo anche le pratiche per indire un referendum con cui chiedere l’annessione all’Umbria o alla Toscana, visto che il nostro territorio viene considerato meno che zero dalla Presidenza Regionale tanto da non rendersi conto dell’assurdità degli tagli che vuole operare”.
“Da una prima lettura del decreto – conclude il Sindaco – si evince, inoltre, che i dati con i quali hanno cercato di giustificare il piano sono in parte sbagliati e male interpretati. Le forze politiche di centro destra locali e regionali dovranno assumersi la responsabilità di questa scelta di fronte ai cittadini, dopo che in campagna elettorale e fino a due giorni fa avevano assicurato che non venivano fatti tagli. Non venissero a parlare di riconversione, in quanto quello attuale è un piano esclusivamente di tagli. Per quanto riguarda l’ospedale di Acquapendente, viene solamente tolto e non si parla più neanche di P.T.P. (Presidio territoriale di prossimità) o di Hospice o di posti in RSA. Non resteremo a guardare e insieme ai cittadini e alle associazioni faremo ricredere l’Amministrazione Regionale.”.
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