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SANREMO / 03-10-2010
Lettera Aperta al Sindaco di Sanremo: perché vuole “bruciare” il futuro della sua città? No all'inceneritore
Signor Sindaco di Sanremo,
abbiamo letto che vuole la realizzazione di un inceneritore per i rifiuti e ci domandiamo: perché vuole “bruciare” il futuro della sua città?
Se ci permette vorremmo proporle un altro modo per affrontare la questione e che potrebbe far diventare il suo Comune un esempio per l'intera Liguria.
Non le vogliamo vendere nulla, ma darLe tutte le informazioni – e se vorrà il supporto gratuito – per far sì che:
- si riducano i costi dell'Ente pubblico per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti;
- si riducano i costi che gravano sui cittadini per la tariffa/tassa sui rifiuti;
- si crei occupazione ben oltre a quel poco che darebbe un inceneritore;
- si incassi dalla vendita della “materia prima” che sono i rifiuti se riciclati;
- si realizzi un compost a basso costo e ad alta qualità per aiutare le attività di coltivazione.
Non ci crede? Venga con noi a Vedelago e vedrà che non solo è possibile, ma già realizzato. Lì le presenteremo l'imprenditrice Carla Poli che ha costruito un impresa in grado di fare questo. E se vuole le faremo anche incontrare i ragazzi della Cooperativa Apas di Palermo che dal nulla hanno dimostrato che si può creare occupazione, far risparmiare enti pubblici e cittadini, con riciclo, riuso e recupero dei “rifiuti”. Provi a chiedere ai suoi colleghi sindaci come ad esempio quello di Ponte delle Alpi o di Forlì, per citarne due, che hanno deciso di puntare sul riciclo e recupero della materia... e calcoli che solo nel 2010 vi sono stati altri 200 nuovi Comuni che hanno scelto questa strada.
Se ci darà questa possibilità scoprirà che oltre ai vantaggi già enunciati ne avrà anche altri, su larga scala, che si potrebbero sintetizzare così: tutela della salute e dell'ambiente. Pensi solo al fatto che a fronte di una ricchezza per le casse pubbliche e le tasche dei cittadini, si avrà un risparmio anche sanitario perché senza impianti inquinanti, come gli inceneritori, si evita il proliferare di tumori e patologie devastanti che vanno a colpire gli esseri umani già nella fase embrionale.
Infatti se si realizzano le piattaforme per la raccolta differenziata ed il riciclo totale, non solo non spenderà più per “bruciare” materia - ed invece incasserà perché quella “materia” si venderà -, ma non vi saranno emissioni inquinanti che compromettono allevamenti e agricoltura, oltre che la salute delle persone nel raggio di chilometri e chilometri dalla sede di quegli impianti di incenerimento.
Lei ha questa possibilità: creare in Liguria il primo modello fuori dal “ciclo integrato” e che potrà servire l'intera provincia di Imperia, portando ricchezza, lavoro e tutelando ambiente e salute.
Non è proprio una proposta indecente ci pare. Non si faccia prendere dal panico delle “emergenze”. Non ci vuole molto a realizzare quello che le proponiamo... ci vuole meno tempo e molte meno risorse che per costruire un inceneritore.
Allora che ne dice? Quando ci incontriamo per concretizzare questo progetto di “futuro” per Sanremo e la Riviera dei Fiori?
Wwf Liguria
Casa della Legalità – Onlus
associazione “Alza La Testa”
Marco Boschini - coordinatore Associazione dei Comuni Virtuosi
Patrizia Gentilini dei Medici per l'Ambiente - ISDE
Valerio Gennaro dei Medici per l'Ambiente - ISDE
Gianluigi Salvador - Referente energia e rifiuti WWF Veneto
Comitato per Scarpino - Presidio permannente NO GASSIOFICATORE Genova
Per un un quadro più dettagliato, un lik a “I medici chiamano Parma” dove è chiaramente spiegato il rischio per la salute derivante dagli impianti di incenerimento:
Gestione corretta rifiuti
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