MAREMMA: TARQUINIA, UNA TERRA DA SALVARE /l'Italia dei Berlusconi, delle ''cricche'', di finti comunisti e chierici mancati
Nella foto una delle tante manifestazioni tenute a Tarquinia, nel cuore della Maremma Etrusca, contro gli "affari" delle cricche come la centrale a carbone o come la dannosa autostrada tra le case. Ma la notizia più incredibile riguarda la vicenda porto. Infatti a Tarquinia, nonostante le pericolosissime alluvioni degli ultimi anni, alcuni personaggi ancora tramano per realizzare un porto proprio nella pianura alluvionale.
Nell'Italia Centrale, a nord di Roma, vi è un luogo che può emblematicamente rappresentare l'Italia dei Berlusconi, delle "cricche", dei finti comunisti e dei chierici mancati.
Si chiama Tarquinia.
E' una terra che sembrava salva dalle grinfie degli speculatori anni '70. All'epoca il Partito Comunista stampava un adesivo con una grande conchiglia e la scritta "SALVIAMO SAN GIORGIO DAL CEMENTO" invitando a sottrarre 2 chilometri quadrati delle nostre migliori terre alla speculazione edilizia.
Oggi gli stampatori sono scomparsi. Hanno altro a cui pensare.
Oggi esistono "quelli del fare". Gli interessi delle ghenghe naturalmente, che non coincidono mai con quelli della comunità che dovrebbero servire e dove vivono. E come se la intendono con eredi e pupilli della melma che diede a Tarquinia il lustro dei primi politici in galera, precorrendo "Mani Pulite".
Quando entrano in azione "quelli del fare" hanno in genere bisogno di due cose: una maggioranza che non vede, non sente e non parla e una minoranza che puo' solo fare finta d'opporsi, perché molti affari riguardano anche gente vicina a loro.
Probabilmente la storia del cementificio a Pian dei Cipressi, quello delle carte fasulle, è roba di questo tipo. "Quelli del fare" in genere usano molto la parola "sviluppo" mentre bruciano la terra dove i loro figli forse non vorranno vivere.
I loro padroni di oggi sono le compagnie elettriche, i cementieri, i novelli palazzinari di San Giorgio, le combriccole di un'autostrada inutile: lo ha detto il Ministro Matteoli poco tempo fa, che la messa in sicurezza dell'Aurelia avrebbe reso inutile la A12 e possiamo credergli; una decisione balorda quella di realizzarla comunque, un "porcellum", come la legge elettorale di Calderoli, e per Tarquinia un'autostrada tra le case.
L'assalto ai nostri beni comuni prosegue, per depredare quel po' che è rimasto: chi insozza l'aria che respiriamo, chi deturpa il paesaggio costiero, chi fa carte false per costruire il cementificio, chi ha distrutto la foce del Marta con argini inutili che l'hanno trasformata da eccezionale micro-habitat in canale di servizio di un porto che non potrà funzionare, se non a prezzo di rendere il nostro mare ancora più lurido, dando il colpo finale all'economia balneare.
Gli argini si potevano evitare, ma senza argini sarebbe più difficile far approvare il porto.
Per non restare nel vago la messa in sicurezza degli abitati e anche dell'agricoltura si sarebbe ottenuta realizzando prima quello che è stato fatto poi, cioè il ripristino delle sezioni fluviali del 1965, abbinate a una cassa d'espansione in linea senza sbarramento in alveo, per moderare le piene ma questa roba qui ai servitori dei nuovi padroni non serve.
Ernesto Cesarini
Coordinatore del Comitato dei Cittadini Liberi
La Maremma degli Etruschi nelle parole di Nicola Caracciolo, guarda il filmato video Youtube di UnoNotizie.it
CON GLI AFFARI DELLA CRICCA IN MAREMMA, A TARQUINIA, CIVITAVECCHIA, MONTALTO DI CASTRO SONO ARRIVATE MAFIA,´DRANGHETA E CAMORRA. SE I SINDACI, CHE DOVREBBERO ESSERE I PRIMI CITTADINI, NON FANNO NULLA SPERIAMO CHE INTERVENGANO LE PROCURE, SOPRATTUTTO LA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, CHE COMUNQUE IN ITALIA ORA HA UN BEL DA FARE.....
commento inviato il 11/10/2010 alle 8:53 da Roberta
E´ uno schifo quanto sta avvenendo in Italia. Molti sindaci, ma anche parlamentari o governanti, sapendo di non essere rieletti, perchè il popolo è incazzato cercano di saccheggiare il più possibile il territorio per arricchirsi prima di lasciare le poltrone. Siamo stufi noi italiani ed è giusto che questi politici paghino per tutto ciò che stanno perpretando
commento inviato il 11/10/2010 alle 9:03 da Francesco
Bellissima zona,sicuramente e lo dico con convinzione tra le piu´ belle d´Italia. Pur non essendo del posto,la conosco benissimo. Gia´ fin troppo deturpata da quei due mostri hai lati,ma probabilmente non basta.Gente,non fatevi umiliare,iniziate a farvi sentire prima che sia troppo tardi,non aspettate che i piu´ forti facciano come sempre i loro porci comodi Michele, Vicenza
commento inviato il 11/10/2010 alle 2:49 da Michele
... basita... allora perche´ in fase elettorale anche chi firma l´articolo finisce per sostenere sempre la cricca dei finti comunisti Ingenuità, stupidità o abitudine al sistema Gatta ci cova. Ai rebelde locali bisogna credere poco.