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VITERBO / 21-10-2010
AEROPORTO DI VITERBO/ S.T.A.S.A:'' Basta promesse politiche impossibili, urge dibattito costruttivo sulle reali urgenze territoriali''
Come forse già noto agli addetti ai lavori nell’ Allegato IV allo schema di decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, presentato dal presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, si può finalmente avere una chiave di lettura veritiera delle prospettive di realizzazione dell’aeroporto di Viterbo che non c’è e che forse, alla luce di quanto contenuto in tale documento finanziario, mai ci sarà.
Tra le numerose infrastrutture da realizzare (simulazione fatta al 2020 ) infatti l’aeroporto di Viterbo – nel contesto di un potenziamento dell’aeroporto di Fiumicino - va a posizionarsi dopo il Ponte sullo stretto (vedi atti parlamentari Senato pag. 19-20 http://www.csaeroportotuscia.it/request.php?328)
Questa previsione viene formulata poi in un quadro complessivo in cui il Governo ritiene, giustamente, più importanti i collegamenti stradali e ferroviari tra l'aeroporto di Viterbo e il territorio circostante, ed ancora più importanti i collegamenti tra Malpensa e Linate ed il bacino padano, che le implementazioni degli stessi aeroporti di Malpensa e Linate (vedi atti parlamentari Senato pag.118 http://www.csaeroportotuscia.it/request.php?328).
In altre parole tale concetto elementare, sostenuto da sempre S.T.A.S.A. ed enunciato a chiare note, da anni, in tutte le occasioni nelle quali i dirigenti istituzionali (ad esempio il Presidente ENAC Riggio) si sono espressi in termini tecnici e non politici può essere così sintetizzato:
prima realizzate i collegamenti ferroviari e stradali e poi parliamo pure di nuovi aeroporti o di potenziamento degli attuali.
S.T.A.S.A. auspica che ora possa finalmente chiudersi la pagina delle promesse politiche impossibili ed aprirsi quella di un dibattito aperto e costruttivo sulle reali urgenze territoriali.
S.T.A.S.A. Il comitato di redazione
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