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CIAMPINO / 22-10-2010
AEROPORTO CIAMPINO, CONTESTATE NUOVE ROTTE / dura lotta ai voli low-cost
CIAMPINO - aeroporto di Ciampino, no ai low cost. Ultime notizie Roma - Giornata importante, quella di oggi, per la possibile soluzione all'emergenza in atto nelle popolazioni limitrofe all'Aeroporto di Ciampino, dove nell'ultimo decennio si è verificato un aumento di oltre il 400% dell'attività senza la necessaria ed obbligatoria valutazione di impatto ambientale che stabilisse la reale capacità dello scalo in funzione del territorio ad esso confinante.
Come accertato dalla recente approvazione in Regione Lazio della zonizzazione acustica, questo aumento di voli – coinciso con l'avvento delle low-cost dal 2001 in poi - ha causato un inquinamento acustico nei comuni di Ciampino, Marino e Roma a livelli ben maggiori di quelli indicati dalla O.M.S. come livelli di rischio per la salute; una indagine epidemiologica, condotta dal dipartimento di prevenzione regionale della Asl, ha inoltre dimostrato come questa situazione arreca danno, ogni giorno, alla salute di oltre 14.000 cittadini, cosa che ha portato i Sindaci dei territori a chiedere al Ministro dei Trasporti e ad Enac l'immediata emanazione di una ordinanza di trasferimento dei voli low-cost (impiantati abusivamente su Roma-Ciampino) sullo scalo di Roma-Fiumicino.
Il T.A.R. del Lazio, sezione ter, ha discusso oggi il ricorso presentato dai due Sindaci nei confronti di Enac, Ministero dei Trasporti, Adr, Enav, Assoclearance e Ryanair proprio sulla mancata emanazione da parte dell'autorità di aviazione civile del provvedimento di limitazione della capacità operativa dell'Aeroporto che tenga conto del monitoraggio acustico e dell'indagine epidemiologica, e la sentenza è prevista a giorni. Sempre questa mattina, alla stessa ora, è stata convocata presso la direzione aeroportuale, la Commissione aeroportuale per l'adeguamento delle curve di rumore deliberate dalla zonizzazione acustica, a pochi giorni dalla modifica – deliberata da Enac – delle rotte di decollo che prevedono, in particolare sul territorio di Marino, non più il decollo con virata sopra una parte della frazione di Santa Maria delle Mole.
“E' incredibile – afferma il Sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini – che davanti ad una emergenza acclarata per la salute dei nostri concittadini, causata, come oramai chiaro a tutti, dall'eccessivo numero di voli portati sull'aeroporto di Ciampino senza che fosse stato consentito farlo, il Ministero dei Trasporti e le autorità aeroportuali si nascondano dietro la burocrazia ed evitino di risolvere il problema. In un paese normale,sarebbe logico trasferire i voli in eccesso e iniziare finalmente a rispettare i limiti acustici previsti dalle leggi italiane ed europee, mentre nel nostro paese addirittura Adr ha presentato ricorso al Tar per l'annullamento della zonizzazione ed Enac, senza attendere il pronunciamento del Tar sulle nostre legittime richieste, lo stesso giorno alla stessa ora, convoca le istituzioni per adeguare le curve di rumore”.
“Il cambio delle rotte su una parte di Santa Maria delle Mole – afferma il Sindaco di Marino, Adriano Palozzi – oltre a non risolvere affatto il problema (semmai lo sposta da una parte di Santa Maria delle Mole peggiorando, forse, la situazione dei cittadini di Frattocchie e Cava dei Selci) è anche scorretto, sia perché le variazioni delle rotte debbono prima essere esaminate ed approvate dalla Commissione aeroportuale, sia perché non è vero, come affermato dal comunicato Enac, che questo sia stato concordato con le altre amministrazioni pubbliche al fine di ridurre l'impatto acustico dell'aeroporto. Noi abbiamo sempre ribadito che l'unico provvedimento serio ed efficace per risolvere l'emergenza è quello di trasferire tutti i voli in eccesso sullo scalo di Fiumicino, da subito”.
Le Amministrazioni comunali ricordano che sulla vicenda, oltre ai pronunciamenti del Tar, sono in corso due indagini della Magistratura a seguito delle denunce penali presentate dai due Sindaci e dagli esposti alla Procura della Repubblica presentati da oltre 600 cittadini.
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