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AVETRANA / 01-11-2010

SARAH SCAZZI / inverosimile: giornali, televisioni e sciacallagio sulle ultime notizie Sarah Scazzi

Il resoconto di un avetranese, Antonio Giangrande, su informazione in Italia e vicenda Sarah Scazzi: etica, giornalismo e deontologia professionale fai da te


SARAH SCAZZI, da Avetrana sull' omicidio Sarah Scazzi interviene Giangrande - "Con il caso di Avetrana bisogna, ove ve ne fosse bisogno, rivalutare il ruolo e lutilità sociale dellinformazione in Italia. Va bene lintento investigativo e il pungolare la magistratura a tener desta lattenzione sul caso, ma sforare lo sciacallaggio ed istigare alla violenza, no!! Non è ammissibile ricevere email ingiuriose e minacciose da parte di chi è manipolato dal circo mediatico, sol perché si è cittadini avetranesi. La notizia si dà, non si fa. Laccusa di omertà rivolta a chi si batte contro tutte le mafie è offensiva e controproducente, specie se rivolta a chi ben conosce la professione e le origini di chi inveisce con queste accuse e dovrebbe invece tacere. Una comunità sana non parla se non ha conoscenza oggettiva dei fatti e non può sapere cosa succede in uno scantinato". Questo dice  Antonio Giangrande, presidente della Associazione Contro Tutte le Mafie, avetranese doc.

Tv e giornali con i loro inviati cercano di carpire le verità sul caso Sarah Scazzi, senza lausilio dei professionisti e delle associazioni locali. Unorda di giornalisti appostati in un vicoletto (prima la casa di Sarah e poi di Sabrina) a porre domande tendenziose ai curiosi che spesso di Avetrana non sono, o rivolte a chi è poco scolarizzato. Chi porta giacca e cravatta viene escluso. Naturalmente, ogni riferimento alle più svariate prese di posizione, a dire dei giornalisti, della totalità dei cittadini di Avetrana per qualsiasi argomento è falso. Perché Avetrana sono anchio, e nessuno ha mai chiesto il mio parere a qualunque riguardo.

Se permette, direttore, le faccio io un resoconto della faccenda, avendo io seguito il caso da vicino e avendo io visionato anche loperato dei media, per verificare se la verità soggettiva del giornalista, esposta con gli occhi di chi pensa di scendere da Marte su Avetrana a dettare etica, morale, cultura ed emancipazione, corrisponda alla realtà.

Si è aspettato il "giornalista" non omologato alla menzogna o al clamore, anticonformista e fuori dagli schemi.

Ad Avetrana non è mai arrivato.

Avetrana, Italia. Questa è l'informazione. Intanto Avetrana non sarà più la stessa.

Sarah Scazzi è stata ammazzata 1 giorno e violentata per 42 giorni. E stata scarnificata. I suoi più reconditi segreti sono stati palesati con lintento di dimostrare che la ragazza voleva fuggire da un paese rozzo, arretrato e bigotto. Allepilogo solo Studio Aperto ha chiesto scusa a Sarah e a mamma Concetta.

Avetrana è un paese di circa 8.000 anime. Non ha teatro, cinema, discoteca, perché in un paesino siffatto non è economico gestirli. Ma ha tutto quanto, e forse di più, di quello che potrebbe avere un paese analogo, posto in qualsiasi territorio nazionale. Ha due oratori, centri sani di ritrovo per i ragazzi. Ha delle moderne strutture sportive, compreso un palazzetto dello sport.

Avetrana ha a 6 Km una realtà (la costa) che tutti ci invidiano, con tutti gli strumenti di svago che si possa desiderare. E posta a 45 km da Taranto, Lecce e Brindisi, con le loro movide e i loro svaghi.

Avetrana ha i suoi professionisti e le associazioni, ma che nessuno pensa bene di intervistare o far conoscere.

Avetrana non è solo Scazzi o Misseri.

Avetrana ha lavvocato più giovane dItalia; ha lautore del libro LItalia del trucco, lItalia che siamo, letto in tutta Italia; ha la sede legale della Associazione Contro Tutte le Mafie, in Italia seguitissima; ha la sede nazionale di Tele Web Italia; ha il vice presidente della Camera di Commercio di Taranto. Ma questo non interessa.

Le cose positive non interessano.

Nella Savana quando cè un animale malato e debole, viene sopraffatto da branchi di iene o sciacalli. Questo succede ad Avetrana.

I media si buttano sulle vittime di turno, scarnificandole.

A me non piace generalizzare, ma mai nessuno che si tiri fuori dallo sciacallaggio mediatico, dal gioco al massacro, vergognandosi per i colleghi.

Gli indagati sono indagati. Nessun codice, oltremodo deontologico giornalistico, permette di condannare con giudizi sommari, o istigare a farlo con termini come orco mostro, coloro i quali non lo sono in virtù di sentenza giudiziaria definitiva. Tale atteggiamento legittima il popolino ad usare termini come forca o pena di morte.

Gli atti giudiziari sono secretati fino al termine delle indagini preliminari. Nessun codice, oltremodo deontologico giudiziario, prevede che essi si diano in pasto alla stampa, finanche prima che alle parti forensi coinvolte.

La difesa è garanzia per la tutela dei diritti degli indagati. Nessun codice, oltremodo deontologico forense, permette di offrirsi gratis, giusto per un tornaconto mediatico, o fare le scarpe al collega. Lazione disciplinare del Consiglio dellOrdine degli avvocati ha permesso allo stesso Consiglio di consolidarsi uno spazio mediatico, di cui era stato estraniato, tacendo per anni labilitazione truccata dei suoi iscritti.

Anzi. E stata fatta cadere apposta nel vuoto dai media lintervista  al tg di TeleNorba dellex portavoce della famiglia Scazzi, Valentino Castriota, contenente il fatto che Sabrina è stata pagata dai media nazionali per le sue continue comparsate e al fine di porre in essere i presunti depistaggi.

Sciacallaggio per sciacallaggio, perché non si verifica se e quanto sono pagati i presenzialisti delle tv nazionali (familiari, loro avvocati e consulenti, pseudo esperti salottieri) per arricchirsi sui poveri resti di Sarah e chi ha dato il diario di Sarah per essere pubblicato.

Sarei curioso di sapere se e quanto sono genuine le dichiarazioni rese in tv dai protagonisti prezzolati della tragedia, che si sta rivelando una farsa.

I media sono gli informatori e gli educatori di una civiltà.

Per questo non mi meraviglio del fatto che lopera mediatica abbia partorito il fenomeno del pellegrinaggio dellorrore. Nasce il tour del macabro alimentato dal tourbillon mediatico. Diritto di cronaca non è assalire mamma Concetta dal ritorno dall'obitorio dove vi era Sarah, o attaccare Valentina, che porta il ricambio in carcere a sua sorella Sabrina Misseri, o intervistare miratamente tutti i meno colti nelle vie per dimostrare che Sarah voleva scappare da un paesino retrogrado ed omertoso, o sentire gli pseudo esperti pagati a gettone nei salotti televisivi, che smentiscono sè stessi a secondo l'evolversi delle circostanze. Il turismo dell'orrore visita i luoghi dello scempio: la fossa dove Sarah è stata per 42 giorni; la casa della vittima; la casa dell'orco; il cimitero.

Per questo non mi meraviglio del fatto che non solo a casa di Sabrina vengono recapitate lettere e si ricevano telefonate minatorie, minacciose ed ingiuriose. Siamo al punto che e-mail di quel tono sono recapitate anche a noi sol perché siamo avetranesi e che nulla centriamo con lomicidio.

La vicenda si chiude con alcune certezze:

che mai un dramma ha avuto tanta attenzione mediatica sin dal primo giorno;

che linformazione, spesso, è sciacallaggio, superficialità, dilettantismo;

che, nonostante le risorse impiegate e le forze messe in campo, mai si sarebbe scoperto il responsabile di un siffatto delitto e ritrovato il corpo, se non fosse stato lo stesso autore a consegnarsi.

Lo stesso procuratore capo di Taranto, Franco Sebastio, in conferenza stampa ha ammesso che non era a conoscenza del fatto che vi fossero 26 mila scomparsi e che i carabinieri avessero il Rac, il Reparto analisi criminologiche;

che i protagonisti della vicenda hanno scelto di affidarsi allassistenza e consulenza di avvocati ed associazioni che non fossero di Avetrana, pronti a sfruttare la ribalta, nonostante i loro compaesani si siano prestati in modo disinteressato e non richiesto;

che, da parte dei protagonisti della vicenda, vi è stata troppa propensione ad apparire in tutte le occasioni, anche quando sarebbe stato meno opportuno a tutela dell'immagine di Sarah, ovvero per tempi e modi di trattazione degli eventi;

che gli scomparsi appartengono quasi sempre ad un ceto sociale umile e poco scolarizzato, ma che a torto i media uniformano con tutta la loro comunità, e che solo una mobilitazione mediatica può costringere gli inquirenti a dedicare maggiore attenzione alla vicenda, nella speranza che questi trovino il colpevole e non "un colpevole";

che spesso la massa si erge a giudice degli altri, secondo le circostanze, influenzata dai media, non pensando che gli altri sono anche loro e, comunque, con le sentenze sommarie minacciate si mettono al pari dei carnefici.

Antonio Giangrande, presidente Associazione contro tutte le mafie


www.controtuttelemafie.it
www.telewebitalia.eu

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commentiCommenti
Ho letto con attenzione il suo sfogo, concordo pienamente con quanto ha scritto, voglio esprimere tutta la mia solidarietà agli avetranesi ed in particolare a Lei che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco.
commento inviato il 25/10/2010 alle 0:35 da Pinuccia Malgrati  
Complimenti al Sig.Antonio Giangrande, sono pienamente d´accordo con le sue parole. La famiglia di Sarah ed Avetrana sta pagando troppo caro il prezzo della mediaticità dopo il ritrovamento della piccola.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:05 da ANTONELLA PENNETTA  
Semplicemente tutto giusto, tutto vero.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:19 da Meme  
Direi che basta, basta a commenti in ogni direzione. Basta ai contro sciacalli che sono sciacalli a loro volta. Basta e basta. Lasciatela in pace, povera Sarah. E preghiamo affinche la verita salti fuori. Basta con tv, giornali, articoli vari, curiosi e pulman. Chi dice cosi´, chi dice cosa´.Basta a questa gara assurda di audience. E basta, mi viene da dire, basta, porca miseria.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:30 da giulia  
Antonio, devo dire che il tuo articolo è una delle poche verità, finalmente, che escono da questo caso che ormai sta rovinando quel poco che resta di un´informazione malata. Siamo ancora una volta schiavi e vittime di noi stessi, incapaci di pensare e scindere la realtà dalla fiction, permettiamo di vendere a loro la nostra vita, invece di rispettare in silenzio chi la vita non ce l´ha più, se questa conta ancora qualcosa...
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:30 da Sara  
Finalmente qualcosa di sensato su questa vicenda La invito a mandare questa lettera a tutti i quotidiani e a tutte le redazioni televisive, che fin´ora non hanno ancora capito (o hanno fatto finta di non capire) il proprio squallido comportamento.E´ questa la cosa più preoccupante, non si rendono conto di ciò che hanno fatto e che continuano a fare. Per esempio si stupiscono del turismo horror quando sono proprio loro che inquadrano 24h al giorno il cancello di casa Misseri. Sono con Lei e con tutte le persone di buon senso.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:44 da Licia  
Ho vergogna e schifo di essere italiano quando vedo il midia che oramai è diventato non un sistema di informazzione, ma un sistema di sciacallaggio, dove compaesane di Enea si ergono ad opinioniste e dove gente senza arte ne parte si spacciano per opinionisti pieni di principi morali anche se il loro credo è solo dio denaro. Smettiamola di fare processi prima che il magistrato abbia concluso le sue indagini ed invece di fare 4°grado e schifesse varie fate qualcosa utile per i givani, restituendo a tutti un pò di moralita. Vi rendete conto dove state portando la societa B.B.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:47 da BATTISTA BERARDI  
GIUSTIZIA PER SARAH SCAZZi FATELA RIPOSARE IN PACE PER FAVOREE´ LEI L´UNICA VITTIMA DI QUESTA STORIA
commento inviato il 25/10/2010 alle 5:04 da BIBI  
Concordo pienamente con il sig. Giangrande.Adesso Basta e´ giusta l´informazione ma,non la spettacolarizzazione.Io non guardo più nemmeno i Tg.1 RAI processi si fanno in tribunale non in tv dalla Durso e compagnia cantanteLasciamo riposare in pace la povera Sara.
commento inviato il 25/10/2010 alle 6:26 da Alessia Sarais Cagliari  
Propongo che l´autorità garante per le comunicazioni, imponga al caravanserraglio mediatico la lettura integrale del suo scritto all´inizio ed al termine di ogni esibizione.
commento inviato il 25/10/2010 alle 1:14 da Lorenzo  
c´è solo un commento che le posso fare... vedo che lei si preoccupa molto del giudizio che si da´ su avetrana... questo spiega perchè a sarah sia capitato questo.. per la paura del giudizio degli altri.. questa io la chiamo omertà. chi non ha paura di niente e ha la coscienza pulita non teme che si parli di nulla....e lei mi sembra che tenga molto ad avetrana e poco alla verità..io non collego nè misseri, nè scazzi ad avetrana, ma solo alle miserie in cui può cadere l´animo umano indipendentemente dal paese a cui appartenga...distinti saluti
commento inviato il 25/10/2010 alle 3:54 da claudia saba   
Ci vuole giustizia ma di quella vera, mamma mia povera bambina
commento inviato il 26/10/2010 alle 0:08 da vincenzo   
Antonio, pur non conoscendoti di persona ti do del Tu, permettimelo, hai operato una disamina correta ed equilibrata dello scempio post mortem che ancora si sta perpetrando nei confronti di una povera ragazza figlia della nostra terra con tutte le sue qualità ed i suoi difetti e che viene uccisa e vilipesa diuturnamente da gazzettieri ed omuncoli di poco conto nonchè da questo attuale sistema di spettacolarizzazione a tutti i costi in cui tutti i principi e tutte le regole vengono violate nel nome di sua maestà audience. è letteralmente assurdo ed impensabile che atti giudiziari secretati vengano sbandierati e messi in onda noncurandosi delle più elementari regole della deontologia e del diritto. è impensabile altresì che in fase di indagini preliminari tutti sappiano tutto. basta basta basta lasciamo riposare in pace quella povera anima,
commento inviato il 26/10/2010 alle 0:49 da giovanni  
Gent. sig. Giangrande, concordo con lei su tutta la linea e sarebbe molto utile che queste sue parole avessero maggiore risalto a livello nazionale per far riflettere i fruitori di macabri talk show e soprattutto, per evidenziare l´operato deontologicamente discutibile di pseudo giornalisti e conduttori televisivi che si lavano la faccia parlando di orrore, strumentalizzazione della vicenda ecc. per poi ridarla in pasto ai telespettatori con maggiori dettagli sulla principale rete nazionale (vedi Massimo Giletti o Bruno Vespa).
commento inviato il 26/10/2010 alle 0:58 da Claudia  
Concordo su tutto, gentile signor Giangrande. Lascia profondamente sconcertati che sullo sciacallaggio mediatico di questa tragica vicenda, il Governo abbia vergognosamente taciuto. Mi pare che solo la Terza Carica dello Stato abbia, in una nota, espresso il suo biasimo. Caro signore, il sistema dell´informazione non è che una parte di un tutto che ormai da qualunque parte lo si guardi suscita indignazione, imbarazzo, vergogna e sentimento di impotenza unito a rabbia. Non resta che sperare nella veridicità della tesi del Giambattista Vico... Cordialità
commento inviato il 26/10/2010 alle 1:42 da Grazia  
Sono pienamente d´accordo con il Sig. GIANGRANDE - in modo particolare nel passo dove leggo che SARAH è stata uccisa in un giorno ma violentata per oltre 42 giorni - non è accettabile un bombardamento di notizie mediatiche trasmesse a raffica, facendo a gara chi da maggiori dettagli sulla faccenda e, poi smentiti ecc. ecc. - Non è giusto, perchè la sofferenza delle persone si moltiplica sempre più. Buon Lavoro.
commento inviato il 26/10/2010 alle 2:20 da teresa iudice  
ho letto con molta attenzione quanto da lei scritto ed ha tutta la mia ammirazione per aver saputo mettere nero su bianco ciò che in molti pensiamo,anche io come la maggior parte degli italiani seguo con interesse da due mesi la vicenda della piccola Sarah, forse per il desiderio di sapere che vhi ha colpa finalmente ha la giusta punizione, non si può uccidere una giovane ragazza in modo così mostruoso ed occultarne il cadavere per tanti giorni e farla franca,spero vivamente che ciò non succeda un saluto dalla calabria
commento inviato il 26/10/2010 alle 2:28 da antonella  
Purtroppo oggi giorno, a nessuno interessa una coincisa azione di contrasto in relazione agli assalti mediatici , perchè coloro che li dirigono hanno un incremento in denaro che sale con gli indici di ascolto , pertanto è un cancro difficile da estirpare. Ci vorrebbe veramente una sanzione ed una legge ferrea e tenace per sconfiggere questo sistema , poichè le sole critiche o parole non bastano. Il Dio denaro annulla la personalità della brava gente.
commento inviato il 26/10/2010 alle 2:48 da Giovanni  
FATE PARLARE CASTRIOTA .IO HO VISTO CHE LUI GIA PRIMA CHE SUCCEDESSERO CERTE COSE AVEVA GIA ANNUNCIATO TUTTO. LA SUA INTERVISTA A TELENORBA NON è DA METTERE NEL DIMENTICATOIO. FATELO PARLARE FATELO PARLARE FATELO PARLARE.
commento inviato il 26/10/2010 alle 3:03 da ANTONIO RUSSO  
signor giangrande Lei ha scritto santa parole. Sul fatto dell´ex portavoce l´avevo pensato pure io e per questo che sono incazzato. Che lo facessero parlare un po di piu. Quante tv hanno la coda di paglia
commento inviato il 26/10/2010 alle 3:11 da roscigno giancarlo  
Come avetranese ti appoggio pienamente, spero che tutto ciò venga capito dai giornalisti ( che a mio parere sembrano + belve in cerca di notizie da smontare e rimontare a loro piacere )... Avetrana ha tanto che molti nn hanno, ha molto di positivo ma viene guardato solo il negativo, ha qualcosa da insegnare a molti
commento inviato il 26/10/2010 alle 4:18 da Cosimo  
Ha pienamente ragione, ed ha espresso in maniera chiara ogni mio pensiero e questo mi conforta perche´ stavo incominciando a pensare di essere un asociale ...in questi ultimi mesi ho visto veramente IL MALE manifestarsi in tutte le forme possibili, e tutti hanno calpestato la povera SARAH SCAZZI senza ritegno, un vero e propio MARTIRIO. BASTA FERMATEVI BESTIE IMMONDE
commento inviato il 27/10/2010 alle 3:11 da stefano  
Ieri alla vita in diretta si è parlato di Mariangela definendola una persona che si è sganciata dall´omertà rivelando alcuni particolari su Sabrina che diversamente non avrebbero contribuito al suo arresto .Quindi la non omertà viene dalla stessa Avetrana che non si è resa complice di comportamenti omertosi .
commento inviato il 27/10/2010 alle 0:50 da maria  
Non sono di Avetrana, ma già prima di leggere l´articolo che condivido pienamente, mi stupivo del fatto che gli stessi giornalisti autori di titoli qualeil turismo dell´orrorepresenzino la casa dei Misseri 24h su 24. proprio loro sono quelli che credono di saper rappresentare la realtà e nel farlo rriescono purtropo a mostrare solo i propri pregiudizi nei confronti di gente semplice sì, poco scolarizzata può essere, ma non certo stupida ed immorale. e poi, sarà perchè vengo anch´io da un picc paese, le diverse anime hanno diverse storie e siamo tutti civilizzati anche se non laureatiho notato l´immag che si cerca di dare di Avetrana e so che non corris a verità, pur non conoscendo nè il paese nè chi lo abita. ma, e di ciò ne sn certa, so che il dipingerl come furi dal mondoè frutto di un´idea errata tutta italiana. l´italia è fatta di paesi come questi e non di mertropoli. e per fortuna l´italia è un paese agricolo e, anc, per fortun
commento inviato il 27/10/2010 alle 1:38 da non importa  
ho notato che per descrivere Cosima usano le seguenti parole cinquant´anni portati con poca cura. ma che vuol dire perchè non si trucca,è complicemah................
commento inviato il 27/10/2010 alle 1:40 da non importa  
Mi vergogno per tutte quelle persone che, come me, sono in attesa di conoscere l´esito della vicenda, che venga fatta luce sulla verità. E´ vero tutto ciò che dice. Le chiedo perdono per aver voluto seguire attraverso la stampa e la TV questa storia allucinante.
commento inviato il 27/10/2010 alle 1:49 da Adele  
Sono stato in vacanza vicino Avetrana la scorsa estate; a parte la bellezza naturale veramente straordinaria, ho trovato che le persone sono ospitali e civili, tutt´altro che rozze e arretrate. La vicenda dolorosa che è capitata puo´ capitare ovunque e difatti episodi di cronaca anche piu´raccapriccianti si sono verificati in ogni parte d´Italia.E´ triste che in queste occasioni vengano tirati fuori i soliti luoghi comuni contro il sud, luoghi comuni che non danno nessun contributo alla ricerca dela verità. Per quanto mi riguarda continuerò a venire in vacanza da quelle parti.
commento inviato il 27/10/2010 alle 0:40 da luigi  
x Claudia Saba. Forse Sarah voleva andare via da Avetrana perche`anche da noi (purtroppo) esistono persone come lei che criticano tutto e tutti, giustficandosi come un paese omertoso. Noi ad Avetrana abbiamo la Coscienza Pulita ed e`questo il motivo che rifiutiamo certe etichette che la stampa ci offre gratuitamente e senza conoscerci Orrore, Maledizione. Cordiali Saluti. BRAVO ANTONIO, hai esposto i fatti con garbo, sottolineando aspetti che molti tacciono. Io da lontano ho seguito sui giornali la triste storia di Sarah leggendo impotente lo scempio che molti professionisti della carta stampata hanno usato per vendere e fare soldi.Per non parlare della TV. esperti, luminari,che riempiono le giornate sfiorando a volte il patetico. Noi viviamo bene nella NOSTRA AVETRANA, tranquilla, solare, meravigliosa,abbiamo un turismo SANO e ci basta. Sarah restera`con noi, tra noi, il Suo nome restera`legato ad Avetrana,e alle persone di buona volonta`diciamo; BENVENUTI AD AVETRANA
commento inviato il 29/10/2010 alle 0:15 da maria  
Concordo su tutta la linea, sarebbe ora di far scendere un doveroso silenzio su tutta la vicenda e lasciare lavorare gli inquirenti. Tutto questo è solo umiliante per tutti e tutti insieme dobbiamo solo avere un pensiero per la povera Sarah.
commento inviato il 30/10/2010 alle 3:13 da Giovanni TURSI da Taranto  
SALVE SIG ANTONIO IO SONO DI NAPOLI, NON SO COME CONOSCE NAPOLI E SE CONOSCE I NOSTRI ABITANTI, LE VOGLIO SOLO DIRE CHE LA VOSTRA è UNA REALTà CHE GLI ALTRI CONDANNANO,ANCHE NOI ABBIAMO LA NOSTRA DI REALTà QUANDO DICO CHE SONO DI NAPOLI SEMBRA TANTO CHE HO FATTO QUALCOSA ANCHIO XCHE COME LEI GIA SA LA TV PARLA DI NAPOLI SOLO QUANDO CI SONO MORTI E FURTI E DELLA TANTA DISOCCUPAZIONE...PURTROPPO COME AVETRANA BASTA UN EPISODIO ORRENDO PER TRASFORMARE UN PAESE DA NON ACCOSTARTI E IO SONO SICURAMENTE SOLIDALE CON LEI E CON TUTTI I CITTADINI DI AVETRANA E SOPRATTUTTO LA FAMIGLIA DI SARAH SCAZZI......X QUESTO GRIDO CON LEI CONTRO AI MEDIA BASTA AVETE LAVORATO ABBASTANZA CORDIALI SALUTI DA UNA NAPOLETANA FIERA DI ESSERLO
commento inviato il 30/10/2010 alle 3:27 da ELISA  
E tutto vero quello che dice,lavorando io la stagione in Spagna vedo come l´Italia stia cadendo nel ridicolo nel politico e nel gestire qualsiasi notizia e non sappia uscire da queste immondizie sia di certe notizie spettacolizzate e sia da questa poverta politica.Mentre altre nazioni meno ricche di storia e ricchezza strutturali vanno avanti e noi sempre piu indietro a spolpare un´ITALIA CHE A POCO A POCO NON POSSEDERA PIU NIENTE. DICO AI POLITICI E AI GIORNALISTI CHE FANNO LA STORIA SVEGLIATEVI CHE FRA POCO NON RESTERA PIU NIENTE. D´AMICO MELCHIORRE
commento inviato il 31/10/2010 alle 1:22 da Melchiorre D´amico  
Comunque, Antonio, anche tu stai usando i media allo stesso modo di chi per settimane lo ha fatto giorno e notte. Ognuno vede sempre la pagliuzza nell´occhio dell´altro e non la trave nel proprio. Avetrana non sarà ricordata solo per il caso Sara, alla quale rivolgo una prece in suo onore, ma viene adesso conosciuta da tutti gli Italiani proprio grazie ai media. E non é cinismo o sciaccallaggio, perché anche io sono venuto a conoscenza di una realtà al di fuori di quella della mia terra. Quando questa storia sarà conclusa, quando sarà ripristinata la verità ed i colpevoli avranno avuto la giusta punizione, si rientrerà nei ranghi come per Cogne.
commento inviato il 31/10/2010 alle 9:41 da Victor  
Ho letto il suo commento e, innanzitutto, le esprimo tutta la mia solidarietà e le mie scuse di telespettatrice per come si è potuto sentire di fronte a certe affermazioni...... Ma, le assicuro, che spesso mi è capitato di ascoltare gente molto qualificata che, invece, poneva l´attenzione sulle cose da lei affermate. Certo il Bene di Avetrana non veniva approfondito e questo è stato molto brutto per voi avetranesi. E da provinciale Le voglio anche dire che la stragrande maggioranza degli italiani non vi ha certo accumunato a quell´orribile vicenda che poteva capitare in qualunque altro posto, metropoli o provincia che fosse. Purtroppo la cronaca ce lo ha ben insegnato. La esorto a contunuare a raccontarci il suo meraviglioso paese, perchè dalle sue parole traspare un amore che noi tutti dovremmo avere per il luogo ove viviamo. L´abbraccio con affetto. clorinda.
commento inviato il 01/11/2010 alle 7:28 da clorinda montorselli  











Mukko Pallino










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