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MILANO / 26-10-2010
MAREA NERA / la soluzione della green economy italiana
MILANO - Ultime notizie ambiente - I recenti disastri ambientali nel Golfo del Messico e nel porto di Dalian in Cina hanno evidenziato la gravità degli effetti di una fuoriuscita di petrolio greggio di incredibile vastità e le difficoltà che derivano nel fronteggiare un evento di questa portata. Con effetti sulla popolazione locale in termini di malattie respiratorie, patologie della pelle e di aumento statistico di tumori e aborti, le catastrofi in mare rappresentano un vero e proprio problema per le sorti dell’uomo e di numerosi animali.
Il petrolio, infatti, essendo più leggero dell’acqua, forma in superficie uno strato compatto che porta il soffocamento della vita nell’ecosistema acquatico oltre che la tendenza a formare depositi bituminosi su tutto ciò che incontra.
Attualmente la soluzione che viene utilizzata è quella di prodotti disperdenti che abbassano la tensione superficiale dello stato oleoso e disperdere le macchie in piccole particelle.
Queste miscele però contengono solventi e derivati di idrocarburi, come il butossietanolo, dannosissimo per l’uomo, per la riproduzione e per l’ambiente.
Un eminente esperto di biologia marina quale Richard Charter scrive: “I solventi hanno componenti chimiche tossiche che possono rivelarsi per certi versi peggiori del petrolio”.
Disperdere il petrolio è considerato uno dei modi migliori di proteggere gli uccelli ed evitare che l’olio si depositi, ma i solventi contengono tossine capaci di uccidere i pesci e di conseguenza tutto l’ecosistema dell’area. Può capitare però che nel mondo, in Italia, ci sia un ricercatore, un’azienda a vocazione ambientalista che sia riuscita dopo 40 anni di studio ad inventare una soluzione composta da 250 piante capaci di disperdere il petrolio solubilizzando il manto oleoso. In questo modo, grazie al moto delle onde e alla vastità dell’oceano, quella che era una chiazza circoscritta diventa un inquinante disperso in concentrazione minima, così riducendo al minimo l’impatto ambientale.
Questo prodotto si chiama Maggiordomo Ecoremover. Nato dall’esperienza dei prodotti de “Il Maggiordomo”, l’Ecoremover è un innovativo prodotto disinquinante presentato come rimedio ai danni provocati all’ecosistema dalla fuoriuscita del petrolio in mare perché emulsiona e disgrega senza essere infiammabile. Adatto per dissolvere petrolio, greggio, graffiti, gasolio, oli, catrame, solventi, vernici, inchiostri e colle, il prodotto si differenzia da quelli della stessa famiglia per l’aspetto della sicurezza per l’uomo e per l’ambiente, poiché la soluzione è biodegradabile e ipoallergenica così come certificata dalla Direttiva Europea 67/548/EEC e succ.
Questo significa che può essere utilizzato come detergente sicuro e rispettoso del ph della pelle degli uomini e degli animali, che attualmente a causa della mancanza di un prodotto sicuro ed efficace non vengono più ripuliti dal petrolio. Disponibile sugli scaffali dei supermercati italiani, il Maggiordomo Ecoremover non richiede particolare stoccaggio e l’utilizzo di guanti ed altri dispositivi. La miscela formata da estratti vegetali non è pericolosa ai sensi del Regolamento CE 1272/2008. L’azienda che lo produce dagli inizi di settembre ha aperto le sue porte a tutti coloro, associazioni ambientaliste e giornalisti in special modo, che vogliono provare il prodotto per testarne la veridicità e l’efficacia oltre a rendersi disponibili a fornire un campione del prodotto per eventuali prove.
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