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VITERBO / 03-11-2010
FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE/ Ridolfi: ''Ben vengano le nuove offerte didattiche''
Il preside di Scienze politiche, Maurizio Ridolfi, dice la sua riguardo l'allargamento della facoltà di Scienze politiche con quella di Scienze Giuridiche - L’Università della Tuscia ha necessità di rafforzare la propria offerta didattica. Ben vengano allora tutti quei progetti capaci, con risorse e strutture aggiuntive, di permettere a Viterbo di avere sempre più studenti. Si parla di possibili nuovi corsi di studio, in particolare in ingegneria e giurisprudenza.
Chi conosce la storia delle facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche, sa che le seconde germinarono dalla prime, con l’idea che un universo più ampio di conoscenza (storico-filosofiche, politico-istituzionali, socio-economiche, oltre che giuridiche) fosse (e sia) necessario per la formazione di personale dirigenziale chiamato ad operare nelle amministrazione pubbliche e private. Che a Viterbo oggi si pensi di allargare l’offerta di corsi universitari con una più marcata caratterizzazione giuridica sarebbe un arricchimento per tutta l’Università della Tuscia. Con Scienze Politiche ci potrà e ci dovrà essere collaborazione, in una chiara distinzione di ruoli e di proposte didattiche.
E’ destituito di fondamento ogni ipotesi – e il Rettore Mancini ben lo sa – che tenda a restringere e non ad allargare le proposte di corsi universitari. Sarebbe una politica miope e controproducente, malvista dal territorio, che tanto ha investito e sostenuto la sesta facoltà viterbese; per non dire degli studenti, presenti e futuri, i cui progetti di vita meritano rispetto ed attenzione. Risorse (corsi e docenti) e strutture (logistiche e funzionali) andranno pensate in ragione di una politica di ampliamento e non di contrazione. Il Rettore Mancini non ha presentato alcun progetto in sedi ufficiali e di governo dell’Università. Quando lo farà, si potranno valutare gli orizzonti auspicabili e possibili: il problema delle risorse e delle strutture sarà cogente e ineludibile.
Tempi e modalità di ogni progetto di espansione sono comunque tutt’altro che “a breve”. Lo si farà in base a quanto previsto dalla annunciata riforma Gelmini e dai cogenti requisiti minimi imposti dalle recenti normative. I cittadini e gli studenti devono sapere che la sua messa a regime richiederà almeno 18 mesi dalla sua entrata in vigore. E’ ragionevole supporre quindi che ogni nuova proposta didattica possa divenire effettiva – presumibilmente - non prima dell’aa. 2012-13. Da qui ad allora, quando le facoltà verranno meno e le attività formative spetteranno ai dipartimenti, sarà necessario che ogni corso didattico oggi presente sia rimeditato ed aggiornato e che altri se ne aggiungano. Occorre per tempo pensare a scomposizioni e nuovi lanci.
La facoltà di Scienze Politiche ha costruito i suoi successi coniugando il mondo dell’amministrazione (la tradizione) con il mondo della comunicazione (l’innovazione dei tempi nostri). Nella misura in cui la gran parte del corpo docente dei giuristi presenti oggi a Viterbo si concentri sul nuovo corso, il progetto a cui si sta lavorando è quello di un corso di studi che leghi le sfere dell’amministrazione e della comunicazione alle discipline economiche. Con un valore aggiunto ulteriore: l’orizzonte europeo ed internazionale, allo stesso tempo politico-istituzionale e socio-economico. Il nuovo corso dovrà corrispondere ad una diffusa esigenza del territorio viterbese e della Tuscia: promuovere conoscenze, abilità e occasioni di stages necessarie a quanti, funzionari pubblici (in amministrazioni locali e regionali) e privati (professionisti, operatori in aziende e imprese), esercitano le loro attività in un contesto locale che deve rapportarsi sempre più alle istituzioni dell’Unione Europea. Ciò a partire dalla decisiva capacità di promuovere e gestire progetti con cui acquisire le risorse finanziarie europee.
Ben vengano quindi nuove offerte didattiche. Scienze Politiche, ultima arrivata, saprà guardare anche al prossimo futuro e continuare ad essere un fattore di crescita per l’Università e la vita culturale della Tuscia.
Prof. Maurizio Ridolfi, Preside facoltà di Scienze Politiche
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