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MILANO / 29-11-2010

'NDRANGHETA, ROBERTO SAVIANO: QUANTO DICO TUTTO DOCUMENTATO/ intanto il Giornale di Berlusconi, dopo Mercegaglia, continua a colpire Saviano

Come ricorderete dopo le critiche del ministro Maroni, puntuale è partito il battage di Vittorio Feltri contro "il predicatore star", ovvero un uomo che vive sotto scorta ed è stato condannato a morte dalla camorra. NON LASCIAMOLO SOLO


"Quello che ho detto e' documentato. L'incontro tra il consigliere regionale della Lega e gli uomini delle cosche e' negli atti dei pm Ilda Boccassini e Giuseppe Pignatone. E ricordo al ministro Roberto Maroni che l'unico direttore di una Asl arrestato per 'ndrangheta e' quello di Pavia, dove comune, provincia e regione sono amministrati anche dal suo partito stiamo parlando di una Asl che gestisce strutture di eccellenza e fa girare 700 milioni di euro l'anno. E ricordo che l'ultimo sindaco arrestato in un procedimento per collusioni con le cosche calabresi e' quello di Borgarello un paese alle porte di Pavia, non una cittadina della Locride''. Lo sottolinea Roberto Saviano in un colloquio pubblicato sul settimanale L'Espresso alcunio giorni fa in riferimento a quanto affermato durante la trasmissione  di Rai Tre, 'Vieni via con me'.

Non si tratta di illazioni - afferma Roberto Saviano - ma di elementi concreti che emergono dalle indagini e che devono essere sottoposti all'attenzione dell'opinione pubblica: in Lombardia la Lega e' forza di governo e oggi gli uomini delle cosche calabresi, attivi nella regione da decenni, puntano a investire i loro capitali nei cantieri dell'Expo 2015.
E' un'analisi della Superprocura antimafia, lungamente discussa nella commissione parlamentare proprio perche' per entrare negli appalti loro hanno bisogno della politica e soprattutto della politica che controlla la spesa sul territorio.
Per questo tutta la criminalita' organizzata guarda con favore a una riforma federalista del Paese: vogliono centri di costo alla loro portata". Alle mafie "piace un certa idea di federalismo, quella che potrebbe consegnargli gran parte del Sud. Oggi la prospettiva e' semplice: la mentalita' delle mafie e' essenzialmente predatoria, puntano a divorare le risorse ed e' molto piu' facile farlo nelle capitali regionali che non a Roma: possono fare pesare il loro controllo del territorio, la loro violenza, i loro voti e i loro soldi. Per questo con il livello di infiltrazione che c'e' nelle regioni del meridione, il federalismo potrebbe finire con l'essere un regalo e far diventare Campania, Calabria e Sicilia davvero 'cose nostre'.
 
Perche' oggi la forza delle mafie non e' piu' nella capacita' di usare la violenza, ma nella disponibilita' quasi illimitata di capitali, affidati a facce pulite e capaci di condizionare la politica soprattutto a livello locale".

Per Roberto Saviano, "il federalismo, a partire da quello fiscale, potrebbe anche dimostrarsi un'occasione, un punto di partenza per una rinascita del Sud. Ma a due condizioni, e cito l'analisi del magistrato Raffaele Cantone: creare controlli rigorosi sulle uscite di denaro pubblico e fare una selezione sulla classe dirigente politica e burocratica.
Le istituzioni regionali dovrebbero rispondere in prima persona del denaro, che oggi invece alimenta consorterie, sprechi e arricchisce le nuove mafie, che stanno spostando il cuore del loro business dai cantieri alla sanita'.
Oggi pero' il quadro generale e' desolante: si amplificano le retate e i sequestri di beni, presentandoli come la panacea contro la criminalita' organizzata mentre non c'e' nessuna strategia per contrastare il dilagare di questa nuova imprenditoria mafiosa, che investe i suoi capitali soprattutto al nord.
Credo che questa dovrebbe essere la preoccupazione di Maroni, leader di un partito che fa del progetto federalista la sua ragione d'essere: creare un sistema di controlli che prevenga questa minaccia, emersa con chiarezza nelle inchieste dei magistrati e nelle analisi delle forze dell'ordine che rispondono al suo dicastero

Intanto il Giornale di Berlusconi ha fatto partire una campagna contro l'autore di Gomorra "che dà del mafioso al Nord".

Noi non ci stiamo, scrive invece l'Unità, difendiamo tutti insieme lo scrittore Roberto Saviano. 

Dopo le critiche del ministro Maroni, puntuale è partito il battage  di Vittorio Feltri contro "il predicatore star", ovvero un uomo che vive sotto scorta ed è stato condannato a morte dalla camorra.

Non lasciamolo solo.
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commentiCommenti
Basta con ´sto Saviano Sono 400 (quattrocento) i giornalisti italiani minacciati dalle mafie e tanti vivono sotto scorta... Non mi piacciono gli idoli mediatici e quelli che diventano miliardari con cose che agli altri sono costate la vita. Mi sa che chi ride di più è Berlusconi, con tutti i soldi che Saviano gli sta facendo guadagnare con Mondadori e con la Endemol, casa di produzione berlusconiana che produce Vieni via con me. Tutti i salmi finiscono in gloria.
commento inviato il 21/11/2010 alle 6:32 da gigi  
concordo con gigi, prima si firmi per tutti i giornalisti e scrittori che vivono situazioni molto più disagiate di quelle che vive il milionario Saviano. Ha scritto un romanzo, non ha mai fatto nomi se non dopo che gli stessi risultassero inquisiti (evitando di coinvolgere la sinistra che in queste terre ha stretto patti con le stesse cosche). Si straccia le vesti per Israele definendola una democrazia sotto attacco, dà il suo ok agli inceneritori. Alla pari di Veronesi non ha l´umiltà di limitarsi a fare il proprio mestiere. E mentre tutti comprano i suoi libri, vanno ai suoi spettacoli in teatro e vedono il suo programma, il conto in banca del Berluschino cresce... e cresce. La verità è che ormai la politica non esiste da tanto e la gente colma queste lacune coi primi imbonitori che passano.
commento inviato il 22/11/2010 alle 3:08 da antonio t.  
strano paese il nostro dove chi parla di mafia non fa buona pubblicità alla Italia ma chi si circonda di escort e minorenni ha grande successo meglio se non è gay, chi dice che ha avuto più voti ha diritto di governare ed è vero ma ditemi valgono anche quelli del voto di scambio Chi dice che i tagli alla scuola e al volontariato (vedi 5 x mille) sono giusti ma in compenso a settembre i parlamentari con 550 voti contro 22 si sono garantiti il vitalizio milionario anche se in parlamento ci vanno una volta al mese, e l 8 x mille che riceve santa madre chiesa dove va a finire A giudicare dai possedimenti vaticani e religiosi che non pagano nenache l ici ed hanno contributi di svariati milioni di euro dallo stato c´è poco spazio per i poveri derelitti. Io non guardo nè a destra nè a sinistra poichè con questo giochetto dell´ideologia politica continuiamo a farci prendere per il naso, per cui cari cittadini elettori mandiamo a casa questa vecchia classe politica prima che sia
commento inviato il 22/11/2010 alle 3:13 da ANDREA  
Io sto con SavianoGrande uomo coraggioso che dice verità come pochi;come si può mettere sulla bilancia un uomo come Saviano,serio come pochi, e un personaggio come Berlusconi che di serietà non ne ho visto traccia da quando sventuratamente lo conosco;per carità,la semplicità di Saviano contro la sbruffonaggine,prepotenza,poca moralità,ostentazione della ricchezza che non si sa bene da dove viene,ridicolaggine in tutti gli angoli del mondo non se ne può più; che esempio si da ai nostri giovani con un barzelettaio del genereUn esempio solo negativo enzo p.
commento inviato il 22/11/2010 alle 4:53 da enzo piva  
Caro roberto io sto con te .Purtroppo se nel sistema dici la verità ti condannano a morte.VERGOGNA a tutti coloro che stanno iniziando a muovere la macchina del fango .VERGOGNA A tutti coloro che coprono la verità.VERGOGNA A tutti coloro che sanno ma tacciono.VERGOGNA a tutti coloro che per una poltrona sarebbero capace di uccidere la propia madre.
commento inviato il 23/11/2010 alle 2:08 da adele  
Caro ANTONIO T. Concordo in parte il tuo commento; soprattutto la´ dove Saviano reputa Israele uno stato sotto attacco terroristico mentre non accenna minimamente agli ASSASINI PREMEDITATI che da decenni,il governo ISRAELIANO, opera nei confronti dei PALESTINESI. Questo pesa nella valutazione dello scrittore. Un GIUSTO che denuncia la Camorra non può e non deve essere superficiale o di parte in una questione cosi drammatica. Tuttavia credo che squalificarlo del tutto sia un grave errore. La denuncia che ha fatto contro il CLAN dei CASALESI è sicuramente un ATTO CORAGGIOSO da condividere senza se e senza ma. Ogni Uomo è carico di contraddizioni, LUCI ed OMBRE ma le prime sono da CONDIVIDERE ed ELOGIARE. La critica è doverosa la´ dove non ci riconosciamo nel MITO Con affetto
commento inviato il 25/11/2010 alle 4:16 da geronimo17  
se saviano era a conoscenza dei legami tra stato e mafia poteva benissimo denunciarli ad un magistrato invece di scrivere un libro, prendere i soldi,andare in tv e fare la vittima perchè viaggia con la scorta.non se ne può più.
commento inviato il 01/12/2010 alle 8:12 da charlie  





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