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ROMA / 25-11-2010
NUCLEARE NEL LAZIO / Regione Lazio contro il nucleare. Approvata in aula la mozione dell'opposizione
Ultime notizie nucleare: la Regione Lazio dice no. - Roma - “La Regione Lazio è contraria all’insediamento di impianti di produzione di energia nucleare sul proprio territorio. Lo dice chiaramente la mozione dell’opposizione approvata mercoledì 24 novembre in Aula”. Lo dichiarano Luigi Nieri e Filiberto Zaratti, Consiglieri di Sinistra ecologia e libertà con Vendola alla Regione Lazio.
“E’ la prima volta - spiegano Nieri e Zaratti - che la maggioranza di centrodestra si trova a votare un atto politico e viene battuta per ben due volte: la prima approvando la mozione dell’opposizione, la seconda bocciando quella proposta dal centrodestra. E’ emblematico che questo accada proprio sulla questione del nucleare”.
“Il voto - concludono Nieri e Zaratti - conferma che la scelta del governo Berlusconi di voler imboccare la pericolosa strada del ritorno all’atomo in questo paese è osteggiata da un ampio fronte politico e contrastata da un vasto movimento popolare. Alla presidente Polverini non resta che trasmettere la volontà del Consiglio regionale al Governo, confermando che il Lazio non è disponibile a ospitare impianti nucleari sul proprio territorio”.
Legambiente Lazio
Nucleare: voto importante, contro scelta vecchia e pericolosa Governo
“Il voto contro il nucleare del Consiglio regionale del Lazio è importante, impegna la Regione con una posizione netta contro la scelta vecchia e assurda del Governo. D'altronde era già chiaro, e oggi è dimostrato, che nessun amministratore locale, di centrosinistra o di centrodestra che sia, può far digerire pericolose centrali nucleari ai cittadini sul territorio –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Siamo arrivati al punto dolente, quando si arriva a dover scegliere dove collocare le pericolose e impattanti centrali nucleari è chiaro che nessuno le vuole.
Tra la contaminazione radioattiva costante che determinano le centrali, il rischio di incidente e il problema delle scorie, il nucleare non ha risolto nessuno dei suoi problemi di sempre. Nel Lazio, da Montalto di Castro a Borgo Sabotino e fino al Garigliano, oggi si rafforza la battaglia delle popolazioni locali. Il nucleare non è la soluzione né alla lotta ai cambiamenti climatici né all'esaurimento dei combustibili fossili. È quella delle rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico l’unica vera strada da praticare, lo dimostra proprio la Regione Lazio che in soli tre anni di lavoro ha autorizzato impianti rinnovabili per centinaia di megawatt.
Faremmo bene ad utilizzare i soldi dei cittadini in questa direzione, fermando subito lo spreco di soldi pubblici per progettare centrali che non saranno mai realizzate. Oggi salta l'idea balzana del Governo che avrebbe voluto realizzare il nucleare per Decreto, scavalcando le comunità e le istituzioni locali e si mette la parola fine all'avventura nucleare”.
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