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VITERBO / 06-12-2010
“IL SASSO NELLO STAGNO”/ Una nuova realtà politico-culturale a Viterbo
Presentato il 6 Dicembre, presso la libreria dei Salici, il circolo politico – culturale “Il sasso nello stagno”, nato dalla sinergia di studiosi e professionisti viterbesi, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sull’attuale situazione politica e sulla sua ricaduta nella vita sociale e culturale della città e del paese.
“Un’associazione – ha spiegato Alfio Cortonesi, preside dalla Facoltà di Beni Culturali dell’Università della Tuscia – che riunisce personalità provenienti da formazioni partitiche differenti, ma che ha come unico obiettivo, quello di richiamare l’attenzione e di favorire la riflessione dell’opinione pubblica sulla grave situazione di degrado politico e culturale del nostro paese. È necessario ripartire dal basso, dall’individuo stesso, offrendo ai cittadini l’esempio personale e professionale e tentando di creare una rete di contatti che contribuiscano a una rinascita della comunità. Ciò avverrà grazie all’organizzazione di dibattiti, confronti e tavole rotonde che focalizzeranno l’attenzione su questioni sia locali che nazionali. Il primo appuntamento, previsto per gennaio, risponderà alla domanda “Quale politica culturale per Viterbo?”, successivamente sarà affrontato anche il tema dell’Unità d’Italia, di cui si riconosce tutta l’attualità, alla luce delle recenti degenerazioni del federalismo nella scena politica attuale”.
“Non politica e cultura” – ha osservato Giuseppe Occhini, promotore del circolo “ma politiche della cultura, uno strumento poco conosciuto e utilizzato dalle amministrazioni tanto nazionali che locali, di cui si riconosce l’estrema urgenza, alla luce di una dilagante cultura dell’impresa che mortifica la ricerca scientifica e umanistica, costringe l’università in una situazione di generale precarietà e miseria e favorisce fenomeni come la fuga dei cervelli”.
“Il sasso nello stagno” vuole essere una reazione responsabile all’indifferenza e all’acquiescenza sempre più diffuse nel tessuto sociale e cittadino e vuole favorire il rilancio della cultura italiana, condizione preliminare di ogni progresso e requisito indispensabile per una dignitosa presenza nell’Europa e nel mondo, attraverso una testimonianza dissonante e una riflessione sulle funzioni originarie della politica, intesa come realizzazione del bene comune. Particolare attenzione è rivolta anche ai giovani, sempre più esposti al pericolo di un’omologazione e di una disattenzione che li rende ogni giorno più incapaci di ragionare criticamente sulla realtà che li circonda.
Aperta a chiunque si riconosca nelle sue prerogative, l’associazione che non ha nessuna preclusione a livello politico, sociale o professionale, si riunisce al momento presso la Facoltà di Beni Culturali dell’ateneo viterbese in attesa dell’individuazione di una sede propria. Maggiori informazioni possono essere richieste ai referenti: Alfio Cortonesi ([email protected]), Giuseppe Occhini ([email protected]), e Fulvio Ricci ([email protected]).
Simone Casavecchia
Foto: Gianni Uggeri
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