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ROMA / 26-12-2010
FESTE DI NATALE 2010, CON PARSIMONIA / sondaggio Confesercenti, Natale, Italia: famiglie risentono di incertezza economia
E' NATALE, MA CON PARSIMONIA. Ultime notizie Italia, sondaggio Confesercenti: famiglie italiane risentono delle incertezze economiche - Roma - Sarà il Natale della prudenza. Le famiglie italiane, secondo il sondaggio Confesercenti-SWG, risentono delle incertezze economiche, non si fidano molto del futuro, temono per il lavoro anche se la maggioranza si aggrappa alla speranza di tempi migliori.
Regali sì ma guidati dalla concretezza ed indirizzati soprattutto a coniugi e figli, 6 doni in media, uno in meno del 2009. Cibo, vini, capi di abbigliamento e libri sono ancora i regali più gettonati. Si risparmia invece sui viaggi – vacanze molto “italiane” - che sono i più penalizzati con un secco –8%. Saranno quasi 11 milioni gli italiani vacanzieri e di questi 630 mila partiranno in cerca di “nuovi amori”.
Tredicesime: in arrivo oltre 40 miliardi di euro (lavoro dipendente e pensionati). Ma nelle case di 2,4 milioni di famiglie italiane non entrerà neppure una tredicesima. Sono tempi difficili ma nel clima natalizio gli italiani non dimenticano chi versa in condizioni di forte disagio: un intervistato su tre dedicherà tempo ad iniziative di solidarietà, uno su due farà donazioni ad organizzazioni benefiche. La crisi si fa sentire ma la maggioranza degli intervistati, come nel 2009, dimostra comunque di non volersi arrendere alle difficoltà economiche: il 64% continua a puntare su: speranza (52%), svolta (4%) rilancio (8%). Uno scenario sostanzialmente uguale a quello tratteggiato nel 2009 (63%), prospettando così un “Natale fotocopia”.
Con realismo molti italiani pensano allora che questo Natale sia uguale a quello passato (52% contro il 53% del 2009), anche se l’incertezza del momento si fa sentire visto che aumenta la percentuale dei pessimisti (“sarà peggiore”) dal 22% al 25% e si riduce di 2 punti quella degli ottimisti (“sarà migliore”). Pesano molto nelle considerazioni degli italiani le preoccupazioni economiche ed il problema dell’occupazione: mentre dal 2007 al 2010 il condizionamento dei prezzi sulle spese natalizie cala vistosamente (dal 41% al 33% di quest’anno), come pure quello di tariffe e tasse (dal 19 al 13%) è invece in netto aumento il timore per la condizione economica della famiglia (dal 16% al 30%) e per il lavoro (dall’8% al 14%).
Insomma quasi la metà degli italiani sente ancora sulle sue spalle il peso della crisi. In tal senso ci si prepara a gestire con molta prudenza i bilanci familiari: il 50% spenderà meno in acquisti (con un calo del 2% rispetto al 2009), il 45% (-4%) si comporterà come lo scorso anno, mentre sale leggermente dal 3 al 5% quella ridotta minoranza che si sente pronta a fare uno sforzo economico maggiore. Intanto stanno per riversarsi nelle tasche di lavoratori e pensionati oltre 40 miliardi di euro di tredicesime, 21 dei quali destinati agli acquisti.In regali ne andranno quasi 6, mentre le spese correnti per casa e famiglia “prosciugheranno” poco più di 15 miliardi, quasi 8 serviranno a saldare i conti in sospeso ed altri 8,6 prenderanno la via del risparmio.
Con qualche distinzione nella distribuzione percentuale delle risorse che arrivano dalle 13me: regali in lieve aumento (un punto in più sul 2009), come le spese per casa e la famiglia che salgono di 2 punti.Calano invece gli accantonamenti per il risparmio (-2%), e quelli per far fronte ai “sospesi”, tasse in testa (-3%). Sul fronte dei regali cresce la percentuale di chi intende spendere di più passando dal 12% al 19% degli intervistati. Ma la maggioranza relativa, il 45% (era il 46% l’anno scorso) ha deciso di risparmiare. Tutto questo si traduce per il quinto anno consecutivo in un segno negativo sia pure attenuato rispetto al passato: quest’anno siamo ad un –6% ma l’anno scorso eravamo ad un - 8% e nel 2008 al - 9%.
Tutto può succedere a Natale, ma non che si lascino i bambini senza giocattoli: un italiano su tre li donerà anche quest’anno a figli e nipoti. Crescono i consumi soprattutto fra i giovani dai 25 ai 34 anni gli acquisti di abbigliamento e prodotti alimentari di qualità.
Solo con la creazione di nuovi posti di lavoro , il recupero di quelli già perduti e la gestione efficace delle situazioni di crisi in atto soprattutto nelle aziende di piu grandi dimensioni, potranno tornare a farcrescere i tassi di fiducia determinando una ripresa dei consumi . Questa sembra essere l’unica ricetta per imboccare una nuova stagione ed un nuovo anno guardando al futuro in un ottica di sviluppo.
Creare nuove condizioni di sviluppo significa Tagli agli sprechi, meno burocrazia, risorse per gli investimenti, rilancio delle opere infrastrutturali, valorizzazione di risorse come il turismo che appare invece penalizzato da una visione centralistica e burocratica delle risorse e dei vettori di sviluppo del settore anche in un periodo come quello delle vacanze che dovrebbe invece rappresentare , per il settore , un momento positivo . Questa è l’agenda del Paese che vorremmo trovare come promessa tangibile di cambiamento sotto l’albero di Natale In questo quadro la speranza è comunque quella di trovare sotto l’albero di natale.
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