EVVIVA LA ''MUTOCRAZIA''. I furbetti del Comune: Pastena, tagli pubblici e maggiori indennità per gli amministratori. Ultime notizie Frosinone, Pastena: Qualcuno pensa che in politica si possono avere privilegi di varia natura, dalle raccomandazioni ai parenti ed amici, ai favori personali che vanno dagli acquisti scontati e ai regali di vario genere.
Qualcuno pensa che con la politica nessuno va in miseria, anzi più si è potenti e più c’è da guadagnare qualcosa.
Qualcuno pensa che tutto ciò accade ai livelli alti, all’interno dei palazzi romani o nelle grandi città dove si mettono i n movimento grandi capitali e si stuzzicano gli appetiti di numerose combriccole composte da affaristi , imprenditori , politici e non solo …..
Qualcuno pensa che nei piccoli centri tutto questo non può accadere e che la conoscenza diretta ed immediata dei sindaci ed assessori sia l’assoluta garanzia della purezza dei comportamenti e della trasparenza degli atti amministrativi.
Tuttavia non sempre è così e spesso si viene contaminati ed influenzati dai vizi della “grande politica”.
Per esempio a Pastena nelle variazioni del bilancio comunale c’è una perfida filosofia amministrativa che non si concilia propriamente con il particolare periodo storico che richiede ristrettezze e sacrifici alle famiglie per risanare il deficit pubblico e per il quale già lo Stato è intervenuto riducendo le somme trasferite alle casse degli Enti locali.
Si chiedono meno sprechi e una saggia distribuzione dei pochi soldi a disposizione e anche i nostri prodi amministratori ci hanno provato a ridurre le spese per far quadrare i conti.
Infatti a fine anno son riusciti a risparmiare qualcosa dalle somme destinate alla refezione e alla mensa scolastica e hanno ridotto anche le spese destinate all’assistenza dei bisognosi e degli anziani.
Sarebbero da elogiare se sfogliando le carte non ci si accorgesse che i tagli effettuati sulla mensa scolastica e sull’assistenza sono serviti a pagare le maggiori spese per le indennità degli stessi amministratori.
Piccole cifre rapportate ad un paese di dimensioni ridotte benché segnato da un debito imponente e da bilanci sempre più striminziti.
Ma è il meccanismo che non quadra, è il concetto di fondo che somiglia alla casta dei privilegiati, si taglia alla mensa, si risparmia sull’assistenza agli anziani e si rimboccano le indennità degli amministratori.
Inutile aggiungere che non tutti erano a conoscenza di questi particolari e che alla fine un simile ragionamento li ha lasciati nella più assoluta indifferenza. E’ Natale tempo di regali e hanno pensato bene di non rinunciare a nulla ! Per tutto il resto evviva la “mutocrazia”.
Arturo Gnesi