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SPOLETO / 28-12-2010

LETTERA ALLA DONNA DELL'ERGASTOLANO / testo di Carmelo Musumeci, detenuto da oltre 20 anni







Lettera alla donna dell’ergastolano


Dopo tanti  anni sei ancora l’amore che avevo sempre atteso, mi ricordo ancora le tue prime parole, i tuoi primi sorrisi, i tuoi primi baci.
Da molti anni viviamo giorni smarriti, perduti, disperati.
Da tanti anni ami e ti fai amare da un uomo senza più speranza e futuro.
Da venti anni il tuo amore mi dà la vita di giorno e di notte.

Da molti anni  i tuoi sorrisi sanno di tristezza, delusione, malinconia.
Da tanti anni le mie mani non ti accarezzano.
Da venti anni penso a te in ogni battito del mio cuore.

Da molti anni mi stai dando tanto e io invece così poco perché sei il mare, il cielo, il sole, sei l’aria che respiro.
 Da tanti anni ci abbracciamo, ci baciamo e ci amiamo solo con i nostri pensieri.
Da venti anni sento le tue lacrime cadere in fondo al mio cuore.

Amore forse i nostri sogni  non si realizzeranno mai forse perché li stiamo già vivendo.
Eccoti anche quest’anno i miei versi per il tuo compleanno.

Amore
per sempre

Amore
amato
lontano
pensato
desiderato
sognato
doloroso
vissuto
unico
eterno
bello
amore
per sempre.

Dicembre 2010

Carmelo Musumeci



Carmelo Musumeci è anche autore del libro “Gli uomini ombra”, uomini come Carmelo Musumeci, scrittore detenuto, e tutti quelli che come lui scontano la pena dell’ergastolo ostativo, ovvero dell’ergastolo senza benefici, senza mai un giorno di permesso, senza alcuna speranza.
Carmelo Musumeci con questi racconti “social noir”, come ama definirli, ci parla della vita dietro le sbarre, protagonisti loro, i detenuti con le loro storie, il prima, il durante e spesso la fine, la morte, spirituale prima che fisica. Sono storie che finiscono anche peggio di quelle che finiscono male. Sono storie che non finiscono mai, perché la pena è “senza fine”.
Un “mai” che corrisponde a una “morte al rallentatore” e talvolta è solo una morte violenta ad affrettare i tempi. Il riferimento ai fatti giornalieri di cronaca sulle condizioni pessime delle carceri italiane è evidente, in particolare per quanto riguarda la piaga dei suicidi in costante aumento.
Sono racconti che si leggono d’un fiato, con grandissima partecipazione emotiva: di forte impatto, rendono evidente la lotta per l’esistenza di chi come l’autore non vuole arrendersi a perdere la speranza e a resistere per la libertà...
Il libro  è anche uno strumento per approfondire  la conoscenza della campagna per l’abolizione dell’ergastolo,  per il recupero e il reinserimento del condannato.

Per acquistarlo:
http://www.gabriellieditori.it/#/it/products/id=da2c8dd0-c51f-4e7a-b09d-9e3200785315

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