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ROMA / 30-12-2010
CRISI, SPESA FAMIGLIE / Incubo spese impreviste: una famiglia italiana su tre in difficoltà
Istat: nel 2009 aumentano i nuclei in arretrato con i debiti. Riduzione del reddito familiare medio in termini reali pari al 2,1 per cento
Crisi, spese famiglie, ultime notizie Roma - Una famiglia su tre e' in difficolta' quando si tratta di far fronte a spese impreviste. Lo dice l'Istat, che rende noti i risultati di una indagine effettuata nell'ultimo trimestre del 2009 su un campione di circa 20.000 famiglie (oltre 51.000 individui), rappresentativo della popolazione residente in Italia. I quesiti hanno riguardato le condizioni di vita osservate alla fine del 2009 (occupazione, difficolta' economiche, spese per la casa) e i redditi percepiti nel 2008. Il reddito viene rilevato a livello sia individuale sia familiare, attraverso domande dettagliate che consentono di misurarne separatamente le diverse componenti.
Nel 2009, il 15,2% delle famiglie ha presentato tre o piu' sintomi di disagio economico tra quelli previsti dall'indicatore sintetico definito dall'Eurostat1. Questo valore non presenta variazioni statisticamente significative rispetto all'anno precedente e si conferma molto piu' elevato tra le famiglie con cinque componenti o piu' (25,8%), residenti nel Mezzogiorno (25,1%) e tra le famiglie con tre o piu' minori (27,1%). Il quadro offerto dagli indicatori di deprivazione e di difficolta' economica si presenta sostanzialmente immutato rispetto all'anno precedente, quando era significativamente peggiorato rispetto al 2007 (anno in cui a soffrire di tre o piu' sintomi di disagio era stato il 14,8% delle famiglie, contro il 15,8% del 2008), anche se crescono le famiglie che non potrebbero far fronte a spese impreviste di 750 euro (dal 32 al 33,3% in media), quelle che sono state in arretrato con debiti diversi dal mutuo (dal 10,5 al 14% di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (dal 14,8 al 16,5%).
La crisi economica, che ha pesantemente caratterizzato il 2009, ha colpito in larga maggioranza le famiglie che si trovavano in condizioni di deprivazione materiale gia' nel 2008. Inoltre, la caduta dell'occupazione ha riguardato soprattutto i figli, celibi e nubili, che vivono nella famiglia di origine, mentre i genitori hanno potuto contare su un ricorso massiccio alla cassa integrazione, evitando che l'impatto della crisi sulla situazione economica delle famiglie fosse ancora piu' dirompente e determinasse un aumento dell'indicatore di deprivazione. Nel 2008, le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito netto, esclusi i fitti figurativi, pari in media a 29.606 euro, circa 2.467 euro al mese, ma la meta' delle famiglie ha percepito meno di 24.309 euro (circa 2.026 euro al mese). Tra il 2007 e il 2008 il valore medio del reddito netto familiare (esclusi i fitti figurativi) e' aumentato, a prezzi correnti, dell'1,2% su scala nazionale, ma tenuto conto della dinamica inflazionistica (+3,3% nel 2008), tale variazione corrisponde a una riduzione del reddito familiare medio in termini reali pari al 2,1%.
Le famiglie residenti nel Sud e nelle Isole hanno percepito un reddito mediano pari a poco piu' di tre quarti di quello delle famiglie del Centro-nord e risultano maggiormente rappresentate nel gruppo di famiglie con i redditi piu' bassi (37,7% nel primo quinto, contro il 13,3% di quelle che vivono nel Centro e all'11 per cento delle famiglie del Nord). Piu' di un terzo del reddito totale percepito nel 2008 (37,5%) e' andato al 20% piu' ricco delle famiglie, mentre il 20 per cento delle famiglie con i redditi piu' bassi ha potuto contare solamente sull'8,3% del reddito totale.
Fonte: Agenzia Dire
www.dire.it
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