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VITERBO / 18-01-2011
IL RAPPORTO E IL DIALOGO/ Successo per la conferenza sul dialogo ebraico-cristiano
Tuscia, ultime news - A margine della settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani, una giornata di riflessione dal tema " La chiesa ha dialogo col popolo ebraico" ha avuto luogo presso l'Istituto Teologico-filosofico di Viterbo. Presenziata da mons. Lorenzo Chiarinelli, la conferenza ha goduto dell'intervento del professor David Jaeger ofm, docente della Pontificia Università "Antonianum" di Roma.
Una folta e attenta platea è intervuta numerosa all'incontro.
"La storia delle relazioni tra ebrei e cristiani è una storia tormentata", ha esordito Chiarinelli, prima di cedere la parola al relatore. "E questo è quanto ha riconosciuto lo stesso papa Giovanni Paolo II nei suoi ripetuti appelli ai cattolici. Questa giornata - ha infine concluso - è un proseguimento di quanto fatto da papa Wojtyla e papa Ratzinger nel corso degli ultimi anni: un vero e proprio cammino di speranza verso una riconciliazione tra le due religioni, nel riconoscimento del legame perenne con il popolo ebraico e nella consapevolezza delle radici ebraiche della nostra fede".
Nell'intento di illustrare con maggiore chiarezza il cammino di dialogo con il popolo ebraico, il professore Jaeger, forte della sua esperienza come delegato a Roma della Custodia di Terra Santa, nonché tra i maggiori esperti delle relazioni tra la Santa Sede e lo stato d’Israele, ha tracciato una parentesi storico-sociologica dell'integrazione ebraica nelle società, evidenziando l'indispensabilità di una ricontestualizzazione storica utile ad evitare rischiosi anacronismi che, a suo dire, possono rappresentare un deterrente per il dialogo.
"Il dialogo col popolo ebraico deve diventare dialogo di salvezza in una dimensione di salvezza", ha infine concluso Jaeger. "E il modo migliore per tenerlo vivo sarebbe dall'interno della stessa Israele".
Guardando al futuro delle relazioni tra ebrei e cristiani, questa giornata di riflessione ha rappresentato uno spunto fondamentale verso una visione di pace guidata da rispetto reciproco condiviso.
A.S.
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