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VITERBO / 03-02-2011
ACQUA POTABILE, ARSENICO / Le concentrazioni di arsenico nell'acqua nel territorio del comune di Viterbo
Un'ordinanza e un avviso pubblico per la cittadinanza
Arsenico e acqua potabile, ultime notizie Viterbo - Firmata questa mattina l'ordinanza n. 13 riguardante la questione arsenico. Nel documento vengono illustrati i dati inerenti la concentrazione di arsenico nell'acqua destinata al consumo umano nel territorio comunale e riportate le relative disposizioni in merito. Sempre in data odierna è stato redatto un avviso alla cittadinanza con tanto di tabella suddivisa in base alle varie concentrazioni di arsenico, con illustrati utilizzi e limitazioni dell'acqua in base alle indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità.
Nell'avviso si legge: “Nell'acqua erogata in tutto il territorio comunale l'arsenico ha una concentrazione compresa tra 10 e 20 microgrammi/litro, con la sola eccezione delle zone di Tobia, Carcarelle e della zona rurale compresa tra la strada Querciaiolo e la località Fornaci, che comunque hanno una concentrazione tra 20 e 50 microgrammi/litro”. Nella tabella, nella fascia compresa tra 0 e 10 microgrammi/litro non è prevista alcuna limitazione per il consumo umano, inclusi il bere e il cucinare, l'igiene della persona, degli indumenti e degli ambienti.
Qualche limitazione invece per la fascia compresa tra 11 e 20 microgrammi/litro. L'acqua non risulterebbe infatti utilizzabile per bambini di età inferiore a tre anni e per donne in stato di gravidanza, né come bevanda, né per cucinare, né tantomeno per reidratare cibi liofilizzati e per sciogliere latte in polvere o altre polveri alimentari come caffè solubile, orzo. Le imprese alimentari inoltre dovranno dotarsi di impianti di potabilizzazione. Particolare attenzione dovrà essere fatta qualora i valori fossero compresi nella fascia 21-50 microgrammi/litro.
In questo caso, oltre a quanto previsto per la fascia 11-20 microgrammi/litro, è sconsigliato bere quotidianamente utilizzare l'acqua per la preparazione di alimenti quali brodi, minestre e minestroni o salamoie, per la cottura della pasta, la lessatura delle verdure e per le preparazioni dove l'acqua sia elemento significativo. Nella parte conclusiva dell'avviso pubblico si legge: “il cittadino può utilizzare l'acqua fornita dal gestore del pubblico acquedotto seguendo le indicazioni contenute nella tabella […] ed inoltre approvvigionarsi autonomamente con acqua contenente arsenico in concentrazione fino a 10 microgrammi/litro, non appena saranno operative apposite fontanelle in corso di installazione, le cui ubicazioni saranno tempestivamente e pubblicamente rese note”.
“Da alcune settimane – ha spiegato il sindaco Giulio Marini – insieme all'assessore all'Ambiente Giovanni Arena stiamo lavorando in sinergia con la Ausl per dare alla cittadinanza risposte concrete e per eliminare in tempi brevi il problema riguardante l'arsenico. La salute dei miei concittadini ha priorità assoluta. Per questo abbiamo messo in campo tutti gli strumenti necessari per affrontare e gestire la questione senza creare eccessivi allarmismi e soprattutto per fornire soluzioni e strumenti per la tranquillità e la sicurezza della cittadinanza viterbese. Strumenti che vanno dall'istallazione di fontanelle pubbliche per l'erogazione di acqua con concentrazione di arsenico non superiore a 10 microgrammi per litro alle nuove tecniche di dearsenificazione attraverso appositi impianti. Confidiamo di risolvere definitivamente il problema nel più breve tempo possibile”. Sulle soluzioni definitive per debellare la presenza di arsenico nell'acqua si è soffermato anche l'assessore all'Ambiente Giovanni Arena, che ha aggiunto: “Da parte nostra c'è la massima attenzione. A questa problematica si sta interessando concretamente la Regione Lazio che, per gli impianti di dearsenificazione ha stanziato un finanziamento di circa 15 milioni di euro”.
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Fonte: ufficio stampa comune di Viterbo
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