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CIVITAVECCHIA / 16-05-2012

PIATTAFORMA LOGISTICA ITALIA / Mega progetti senza scrupoli minano Civitavecchia e Tarquinia. Allarme delle associazioni antimafia

Nella foto il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini ed alla sua destra il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola


La Piattaforma Logistica Italia, (presentata nel novembre 2010 a Venezia, all'Urban Promo ) e giovedì 10 febbraio 2011 a Roma Eventi, ma non agli abitanti passivamente coinvolti di Civitavecchia, Tarquinia e Allumiere, viene esposta come sviluppo epocale del territorio.

Approvata il 5/10/2010 in Consiglio Comunale a Civitavecchia, nella forma riduttiva, come accade per tutte le votazioni "delicate", camuffata da Piau e votata con 21 si e 7 no, essa viene sottovalutata nelle ricadute negative su un bacino di 150.000 abitanti e a raggiera molte di più. Alcuni dei presentatori sono certamente fior di aziende, ottimi rating, ma nella sostanza è pura operazione finanziaria e commerciale, privata, spregiudicata e molte persone, con Moscherini primo nella sua visione macroeconomica della gestione pubblica ma poco da sindaco, tentano di far credere che  il megaprogetto di 4.200 ettari del colosso finanziario e produttivo cinese Hna Group sia risolutore dei problemi dell'Alto Lazio anziché esserne causa  da aggiungere a quelli già presenti. Tanti ripetono pappagallescamente le parole " sviluppo" e "occupazione" senza conoscere ciò che ne verrà a valle. Ci sono gigantesche ricadute sull'ambiente ed irreversibili, senza via di ritorno.

Un'area enorme con all'interno tutto ciò che è conseguente, dallo smisurato traffico di navi colossali portacontainer al sorvolo di jumbo  merci commerciali su aeroporto fra S.Agostino e le Saline di Tarquinia di 3,5 km di lunghezza, dalle migliaia di camion e  treni per lo smistamento dei milioni di container movimentati alla necessità di bretelle e collegamenti autostradali con la logistica retroporto, da chilometri di ulteriori banchine ad abbracciare il gigantesco terminal Cina, la darsena petroli, le due centrali Enel e Tirreno Power con 3.500 MW di potenza, ai quali occorre aggiungere Italpetroli con oltre 30 serbatoi su circa 20 ettari con capacità di stoccaggio di circa 250.000 mc di benzine, gasoli ed oli combustibili in piena città. 

Si pensi ciò che ne deriva a cascata come inquinamento in tutte le peggiori salse compreso quello acustico per sorvolo aerei merci e al rischio elevatissimo incidenti di massimo livello, con sacrificio delle zone de La Frasca e di quelle alle quali Moscherini fa una guardia da feroce pitbull (bosco Enel, Ater Torre d'Orlando, Patti Territoriali, ecc). Un vero incubo ambientale.

Pensiamo ad un dialogo immaginario.

Tutto questo per cosa? - "Sai, banche d'affari internazionali e finanze di investimento hanno visto dalle mappe che questa è la zona ideale per sviluppare la Piattaforma Logistica ideale, quella da manuale, da sogno, quella perfetta!" - Con quel principio si potrebbe mettere una base missilistica, una base aeronavale, una centrale nucleare, rilanciare la chimica nazionale, la siderurgia, tanto lo spazio c'è. Ma la salute, gli abitanti? - "Embè? Figurati che quelli hanno ancora gli scarichi a mare sulla riva, l'acqua spesso non è potabile, una raccolta differenziata ridicola, viaggiano verso un indebitamento di 2.500 euro a testa, nella zona hanno già di tutto, protestano ma poi accettano, dove li trovi  altri fessi che potrebbero accettare nuovi porti e aeroporti passivamente?" - E il lavoro, i benefici? - "Macché, cosa dici? Pensa che di tutto il crocerismo e la portualità  a Civitavecchia rimangono le briciole, tassisti e addetti ai servizi, vengono tutti da fuori" - Ma la politica, le opposizioni, la destra e la sinistra classiche  -" Non è un problema, c'è un caos incredibile, con frammentazione partitica e associazioni pseudo politiche ognuna delle quali tenta di condizionare la governabilità a proprio vantaggio. C'è un partito di sinistra-sinistra che ha conflitti di interesse e partecipazioni societarie con porto e produzioni di energia, e uno di destra legato ad un ex sindaco che sostiene i servizi pubblici pur indecenti. Pensa tu, gira tutto al contrario!. " -

E arriviamo al dunque. Cui prodest? A chi giova tutto questo?

Non occorre essere feroci ambientalisti per chiedersi se Moscherini, insieme ai 300.000 euro pubblici (in altri luoghi sono pagati dai proponenti investitori)  spesi per la inizialmente segreta prefattibilità  progettuale della PriceWater H.Coopers,  avrà commissionato anche una simulazione sulle ricadute occupazionali, terziario, ambiente? Vincolerà la Hna Group all'accettazione di clausole a beneficio di tutta la comunità o quelli vorranno importare personale e metodi cinesi dove diritti di persone, animali, ambiente e metodi sono ignorati? E' vero che godranno di una sorta di extraterritorialità proprio per evitare i sistemi italiani, quelli che ci stanno portando al crollo nazionale? 

E' vero che avranno la gestione diretta del moli e dell'aeroporto poiché il loro obiettivo unico è movimentare e vendere la superproduzione in tutti i campi della Hna Group, movimentabile via aerea sulle 24 ore e senza intoppi? Ma vi pare che questi vogliono impelagarsi con situazioni tipo  faccenda gruisti-banane, gestioni tipo Seport, sigle e siglette sindacali, ricorsi, giudici del lavoro?

La trattativa dell'anno passato di Hna Group con Augusta, l'interporto di Catania e l'aeroporto Fontanarossa dove si prevedevano sino a 300 voli giornalieri,  è fallita proprio per le richieste siciliane di cogestione, oltre alle infelici comunicazioni siciliane. Si sarà calcolato che di piattaforme logistiche, pur non perfette, in Italia ce ne sono a bizzeffe e tutte in crisi? Si potrà governare la situazione o ci si lascerà governare come capita col resto?

E' possibile far convivere  tale enormità  con altre alternative di economia sostenibile per tutta la  zona, oceanario, centro congressi internazionale, polo fieristico legato a nautica per Porto del Tirreno, Riva di Traiano, la cantieristica navale, il sospirato centro termale, città dello sport per avvenimenti nazionali ed internazionali, un moderno ospedale in sinergia pubblico/privato, un comprensorio agricolo, faunistico, piccolo allevamento, artigianale, didattica in accordo coi comuni limitrofi,  iniziative di micro-imprenditorialità per sfruttamento traffico croceristico e passeggeri, logistico, taxi, autopulman, traduzioni, accompagnatori, formazione guide, servizi di lavoro a bordo connessi all'alberghiero, artistico, artigianato, servizi alla persona, sfruttamento della Frasca per iniziative di pesca-turismo, escursioni, strutture per ricezione turistica, soggiorni di vacanza e di soggiorno residenziale, rimodulazione del progetto dei Patti Territoriali epoca Tidei, residenze terapeutiche, di benessere, mediche, di accoglimento turistico?

Inoltre è da considerare che una economia monocultura basata su passaggio di container ha un elevato rischio crisi di unico settore rispetto alla frammentazione di rischio data dalla diversificazione e poi, è possibile che uno stravolgimento epocale ed ambientale tale non meriti un'ampia consultazione per chiedere ai cittadini cosa ne pensano e questo dopo una informazione tecnica, corretta e non solo la réclame di clan semplicistica poco credibile che ripete il ritornello sviluppo-occupazione-sviluppo-occupazione sparato a vanvera senza contenuti.

Se la cittadinanza del comprensorio lo accetterà allora ci si metterà l'animo in pace ma il nostro sindaco non può e non deve disporre della zona come fosse proprietà personale, consegnando un enorme territorio come fosse casa sua, senza certezze e senza dare minima garanzia per il futuro.

Tutto questo ci porta alla  conclusione che Moscherini voglia dare la gestione diretta al 100% di terminal container, aeroporto, retroporto alla Hna Group (che non accetterebbe interferenze e cogestioni come non lo fa in nessuna parte del mondo e perché il sistema Italia allontana gli investitori esteri), perché lo ha già fatto con la concessione secolare del terminal croceristico, lo sta facendo con il Porto del Tirreno di Acqua Marcia e con l'affidamento ai privati dei servizi essenziali, senza benefici per la città tranne gli scarti, condizionandola e pregiudicando altre alternative.  

Antonio Manunta  

NB- tutte le cifre e i dati riportati sono reali e documentabili.

Nella foto: il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini, alla sua destra il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola

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commentiCommenti
Piattaforma logistica Italia, carbone ENEL, disastrosa autostrada, Terminal Cina....Guarda caso la CNA di Viterbo si sta fondendo con quella di Civitavecchia......A buon intenditor poche parole.....
commento inviato il 15/05/2012 alle 3:51 da Manuela  





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