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MODENA / 15-02-2011

LA NOSTRA PICCOLA TELETHON / un microscopio elettronico per fare prevenzione primaria, ovvero evitare di generare malati





LA NOSTRA PICCOLA TELETHON: un microscopio elettronico per fare prevenzione primaria, ovvero evitare di generare malati. Ultime notizie - Modena - 400.000€
. A tanto ammonta la somma necessaria a comperare un nuovo miscroscopio elettronico, vitale per ricerche nel campo della tossicità delle polveri sottili generate dalle attività umane.

Una cifra enorme. Equivalente, per tenerci bassi, alle spese di una sola ora di trasmissione dell’ormai familiare telethon.

Eppure parliamo in entrambi i casi di ricerca: l’una, quella proposta dal circo mediatico commerciale (affaristico?), si propone di ‘curare‘ le malattie, di cercare di porre rimedio a una roulette russa, in cui la pallottola in testa è una grave malattia o un tumore; l’altra, quella dei ricercatori modenesi Gatti e Montanari, ha come scopo quello di individuare ‘cosa eliminare’ per abbattere i fattori di rischio o, meglio, i ‘fattori di sopravvivenza‘, visto che nella pistola che ci siamo puntati alle tempie sono rimasti ormai pochissimi fori vuoti.

Questa differenza è tanto importante quanto vitale, non a caso rientra in quella che in campo medico è la differenza tra ‘prevenzione primaria‘ e ‘prevenzione secondaria‘: cercare cure per i malati dovrebbe essere l’estrema ratio per tutti quei casi che sfuggono alla prevenzione primaria, ovvero evitare di generare malati.

Non è necessario essere poi così svegli per rendersi autonomamente conto che viviamo immersi in ‘generatori di malattie‘ d’ogni genere, colore, dimensione e consistenza: tutti di produzione umana, che non sono esistiti per millenni di epopea dell’uomo e, per questo, tutti non necessari o di ben poca utilità.

I ‘generatori di malattie‘ peggiori, per quantità e qualità, possiamo ben vederli piantati in ogni dove: là dove sappiamo qualcosa stia bruciando a livello industriale possiamo star certi che per molti ci saranno malattie e per tanti altri lutti. Inutile arrampicarsi sugli specchi per dimostrare, mistificando e propagandando, che “da questo esce poca roba, come qualche auto“, “da quest’altro non vi sono rischi per la salute“, “gli studi sull’incidenza di questo e quest’altro non hanno rilevato incrementi di malattie“, ecc.; basta fare un piccolo esercizio ‘sociale’ per accorgersi di quanto false e criminali siano tali affermazioni e coloro che a queste s’ispirano per decidere di azioni che influenzano la vita di intere collettività: quanti malati, più o meno gravi, quante persone dipartite conoscete o avete conosciuto nella vostra esistenza? Ci avete pensato? Bene, fatevi due conti facendo scorrere nella mente tutte le tranquillizzanti parole di imbonitori televisivi, politici, industriali d’ogni genere (farmaci in testa), disinformati o semplici ignoranti. Qualcosa non torna.

Così come non tornano poi i conti, questa volta prettamente monetari, delle enormi spese sanitarie sostenute dagli stati, che passano dalle nostre tasche di cittadini direttamente sui conti di affaristi di medicine, di piazzisti di strumenti medicali, di ‘guaritori’ di stato e di medici poco medici e molto amanti di regalie; aggiungiamo pure tutta la schiera di funzionari e burocrati solerti che chiudono occhi e coscienza, aprendo a mantice il proprio portafoglio.
I politici? Quelli vanno e vengono, ma i funzionari e i burocrati sono sempre lì, immutabili e pronti a dar manforte a industriali, banchieri e speculatori d’ogni sorta.

Tutta questa cricca è consorziata nel detenere potentemente i mezzi di comunicazione e di farne l’uso che è più congeniale ai loro profitti, personali o societari che siano. Ed hanno la faccia tosta di organizzare (con i soldi sempre nostri, via canone) giornate intere di dirette televisive, evitando accuratamente anche solo di accennare a tutte quelle cause di tanta sofferenza, che non siano naturalmente i nostri “pessimi stili di vita“: le colpe sarebbero tutte e solo nostre, di che ci lamentiamo se muoriamo come mosche?

Se anche tu pensi che le cose non stiano così come ce le descrivono e che a spese nostre ci stiano portando via salute e serenità, con l’aggravante di sottrarle anche ai nostri figli, fai in modo che uno dei sempre più rari momenti di eccellenza scientifica e, questa volta, di bene comune, non smetta di esser tale per volere di quella cricca di cui sopra.

Fa una donazione per raggiungere quella cifra ed acquistare l’ennesimo miscroscopio vitale per quel tipo di studi. Ma soprattutto, racconta tutto questo alle persone che ignorano quanto sta succedendo, aiuta una ricerca importante, questa volta dalla parte dei cittadini e non dell’industria.

La nostra mini-telethon parte da qui. Non diamogliela vinta.

Unisciti anche tu: http://microscopioesem.wordpress.com

Gianluca Bracca

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La nostra piccola telethon. Senza luci e pajettes. Senza vip e veline. Ma solo il passaparola tra cittadini che non intendono starsene con le mani in mano mentre imbavagliano la ricerca scomoda Bastano anche pochi euro per poter dire domani ai nostri figli: io c´ero
commento inviato il 15/02/2011 alle 1:41 da enza  



































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