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VITERBO / 23-02-2011
MOVIMENTI E COMITATI / quando le ''Associazioni Spontanee'' scendono nelle piazze la classe politica ha fallito
MOVIMENTI E COMITATI: quando le ''Associazioni Spontanee'' scendono nelle piazze la classe politica ha fallito. Ultime notizie Tuscia - Viterbo - I fermenti di un malcontento diffuso e generalizzato sono palpabili tra la gente ordinaria; la cappa plumbea legata alle cronache quotidiane comincia a rendere l’ aria irrespirabile a vaste masse di cittadini che non sembrano poi così distratti sui problemi relativi all’ambiente ed al caro vita come certe forze politiche credono. Siamo di fronte a problemi gravi legati a vicende locali, regionali e nazionali che affannano la nostra quotidianità e le persone più aperte e sensibili non accettano passivamente che si metta a grave rischio il bene prezioso della salute!
Le “acque all’arsenico” e con altre sostanze venefiche presenti nell’area del viterbese hanno messo in allerta le piazze. Nascono i “Comitati e Movimenti” e la gente sotto la spinta di preoccupanti informazioni s’aggrega spontaneamente per difendere i bambini, in primis, dai rischi tumorali. Le donne e le madri avvertono più realisticamente sia la pericolosità del problema quanto la mancanza dell’acqua per uso alimentare all’interno della casa, là dove essa non è norma di legge.
E le donne mostrano più concretezza, hanno costituito nel capoluogo di Viterbo un: “Comitato (Apartitico) a Difesa dell’Ambiente, della Salute e delle Acque”, hanno già protestato presso le Istituzioni competenti e continueranno a farlo con tutte le energie facendo avvertire la loro vigile presenza. Sullo stesso tema scuotono le menti il “Movimento a cinque stelle dei Grillini” ed il partito di Rifondazione comunista. Pure una frangia di giovani del PD sta facendo remissivamente i primi passi.
Ma il risveglio dei “Movimenti” sul fronte della contestazione è un segnale di allarme che nessuno deve sottovalutare. Lo stiamo vedendo nei paesi del Mediterraneo e gli effetti colpiscono la stessa Italia con sbarchi giornalieri ed altro.
Quando le “Associazioni Spontanee” si organizzano a scendere nelle piazze significa in primo luogo che la classe politica viene aspramente contestata in quanto ha manifestato “incapacità” nell’affrontare determinati problemi; è un atto di accusa contro certe istituzioni che non hanno saputo soddisfare le attese dei cittadini su questioni collettive di primaria importanza. Chi scende sulle piazze spesso lo fa con animo esasperato; ha ingoiato molto verosimilmente amarezze propinate dalla mala politica.
I “Movimenti” di piazza, suonano la sveglia alla politica, fanno sentire forte la propria voce per richiamare l’attenzione su problemi primari imprescindibili.
Suona verosimilmente come una forma di “Rigetto” verso “uomini” dei poteri istituzionali che non sono stati all’altezza della situazione. La voce della dissidenza non va mai sottovalutata, può produrre distacco dalle istituzioni, può ingenerare imprevisti di ogni sorta.
Mai, come in questa circostanza, alcune istituzioni hanno più che dormito; sono state in uno stato di letargia profondo. Alle Direttive Comunitarie i nostri “Amministratori” hanno replicato di rimuovere i parametri dell’arsenico alzandoli, per rendere potabile quell’acqua che la scienza medica ritiene fortemente cagionevole alla salute umana. Questo “Escamotage” all’italiana, Bruxelles non l’ha accolto per nostra fortuna! L’opinione pubblica seppure dopo dieci anni è stata, per forza di cose, tardivamente informata. Le amministrazioni regionali, provinciali e di quelle dei comuni, avvicendatesi nel decennio decorso hanno taciuto. Tutti gli uomini dei partiti al potere non hanno fatto trapelare nulla ai propri cittadini ed elettori.
I sudditi delle peggiori dittature, forse non ricevono, come nel nostro caso simili trattamenti. La democrazia è innanzi tutto trasparenza, informazione e partecipazione.
La democrazia ha subito un tradimento impensabile; è stata mutilata per un decennio della “Informazione” sui rischi incombenti sulla nostra salute! Questo è il senso della nascita dei “Movimenti di Contestazione”; è il ripudio di una classe politica ritenuta indegna di guidare la cosa pubblica! E la salute dei cittadini è stata considerata come poca cosa, res nullius! Ed i “Movimenti” hanno colto nel segno, hanno interpretato i fatti nella giusta portata.
Le madri di famiglia, con quella smisurata sensibilità, sono salite sulla barricata, come solo loro sanno fare, hanno dato vita al “Comitato per la Difesa dell’Ambiente e della Salute”. Queste “consapevoli” donne ampiamente inserite nel “Comitato”, non sono arrendevoli, portano la carica che la dottoressa Antonella Litta dei medici per l’ambiente ha dato con la ricetta dell’informazione; loro pungoleranno con tutti i mezzi le istituzioni a muoversi con celerità per fronteggiare la fase di emergenza del problema delle “acque all’arsenico” e pure quella della soluzione definitiva con l’installazione di adeguati depuratori. Sul “Comitato” e sulle precipue finalità c’è una affidabilità assoluta ed indiscutibile per la presenza del prof. Osvaldo Ercoli sulla cui notorietà non servono aggettivi.
Ma il significato più grande per una città sorniona come Viterbo è quello di constatare che anche qui c’è chi veglia e reagisce contro la “mala politica”. E questa è già una fortuna, ma da sola non basta se non si fa presa su tanta di quella gente che fin troppo spesso si chiude in se stessa e lascia correre. Occorre sempre vigilare specie in questi tempi ove la trasversalità “affaristica”, annidata nella politica, manovra le leve del potere secondo una visione a dir poco “privatistica” e quasi sempre a danno della collettività.
Qualche esempio di reazione alle “scelte politiche” ritenute pregiudizievoli in fatto di salute e d’ambiente per fortuna lo si è visto in un passato recente. Oltre al “Movimento contro l’aeroporto di Viterbo” anche in quel di Tarquinia e dintorni sono state fatte delle battaglie a difesa della qualità della vita dei cittadini. I recenti movimenti “No Coke”! contro le centrali a carbone di Tor Vandalica di Civitavecchia e quello della “Rete dei Cittadini” hanno avuto un seguito notevole di gente ed un successo in tutti casi. Grazie alla battagliera Marzia Marzoli quei movimenti hanno sollevato proteste contro i dirigenti dell’Enel e contro la trasversalità di alcuni sindaci che non adeguatamente tutelavano la salute dei cittadini dalla ricaduta dei fumi e scorie varie legati alle centrali di Civitavecchia e Montalto. E quello che va rimarcato di questi aspetti è il fatto di vedere in prima linea donne di coraggio; donne che hanno intuito come spesso le scelte di una politica “insana” comprometteva i beni primari: la Salute e l’ Ambiente. Donne siffatte sono i fari che aprono le menti della gente; loro portano bagliori di luce e da altruiste innate sono in prima linea a difesa dei “Diritti Umani” e dei “Deboli” dagli attacchi sconsiderati delle “Lobby” affaristiche. Teniamocele care tutte queste donne, sono i simboli di difesa in questo presente fortemente compromesso.
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