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TUSCANIA / 24-02-2011
L’ATTESA DI DIO / La vita di Simone Weil in scena ai Magazzini della lupa di Tuscania
Nata poco più di un secolo fa, il 3 Febbraio 1909, Simone Weil è stata una cometa nel cielo del pensiero europeo, passata a grande velocità e allo stesso tempo ricordata per un’eredità intellettuale difficilmente eguagliabile. Nata in una famiglia della borghesia ebrea di Parigi, studiò filosofia all’Ecole Normale Superieure, per poi rivolgersi all’insegnamento e dedicarsi subito dopo all’attivismo nelle rivendicazioni operaie e sindacali. Questa scelta la portò anche, tra il 1934 e 1935, a sperimentare su se stessa la vita delle fabbriche, lavorando alla catena di montaggio della Renault. Nell’anno successivo è in Spagna a fianco dei repubblicani anti-franchisti che combattono la guerra civile spagnola, da cui presto si ritira per un incidente. In seguito si avvicina alle problematiche religiose e le esperienze mistiche che hanno inizio in Italia, e abbandona definitivamente la Francia, toccata dall’invasione nazista. Dopo essere stata negli Stati Uniti, Simone Weil terminerà la sua breve esistenza a soli 34 anni nei pressi di Londra dove si era recata per sostenere il Movimento France Livre che stava organizzando la resistenza francese.
Prendendo le mosse da una riflessione di carattere sociologico (Oppressione e Libertà, 1956) sulle condizioni della classe Operaia, Simone Weil sostenne la fondamentale oppressione del genere umano nella società capitalista, attribuibile alla separazione di lavoro e conoscenza, della sfera intellettuale da quella materiale, arrivando a leggere la storia umana come asservimento degli uomini alla forza e al potere del capitale. Critica delle posizioni marxiste che, attraverso l’idea di materia sociale, leggono l’uomo come oggetto e non come valore supremo, la Weil intese la libertà come ideale regolativo a cui tendere costantemente e indefinitamente, e individuò nella guerra la condizione più propria del genere umano. Le conseguenze dell’esercizio della forza che nella guerra è subita tanto dai vincitori che dai vinti è l’infelicità del genere umano e il suo progressivo abbrutimento, manifestato ad esempio dalla nascita dei campi di concentramento. Unico punto di svolta è la conversione al Cristianesimo e, soprattutto, il riavvicinamento dell’uomo a Dio. Il difficile cammino di unione tra umano e divino è un percorso che trova le proprie esemplificazioni precipue nella drammatica immagine della croce e nel tema del sacrificio umano – praticato e vissuto dalla Weil in tutta la sua vita e non solo nell’ultima fase – che apre la via alla ricongiunzione mistica con il divino.
Ilaria Drago, con la sua compagnia teatrale, propone per Sabato 26 Febbraio alle ore 21.30 ai Magazzini della Lupa di Tuscania, “Simone Weil. Concerto Poetico”, una rilettura in forma di concerto poetico dell’Attesa di Dio, dove viene messa in scena una lettera in concerto che la Weil/Drago indirizza, subito dopo la morte, all’amico e confidente Padre Perrin e in cui ripercorre le esperienze della fabbrica, della guerra, del rapporto con la Chiesa, tappe fondamentali della sua breve esistenza. La Drago ha voluto rappresentare la Weil nel momento in cui lascia la vita terrena e si appresta a raggiungere la sua Patria Celeste, davanti a uno scrittoio elettronico sul quale compone il racconto, accompagnandolo con sonorità, ritmi e visioni. Nato da un’idea di Ombretta De Biase, lo spettacolo vede Ilaria Drago come voce dal vivo, regista e autrice di testi e si avvale delle luci, delle sonorizzazioni e delle musiche di Marco Guidi.
Ingresso: biglietto 8.00 € con tessera soci. Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.ilariadrago.it, oppure contattare i Magazzini della Lupa ai seguenti recapiti: [email protected], tel. 0761/443239.
S. C.
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