LA FOLLIA DEGLI INCENERITORI / chi ci guadagna e chi ci perde. Video intervento dott. Stefano Montanari
LA FOLLIA DEGLI INCENERITORI, chi ci guadagna e chi ci perde. Video intervento dott. Stefano Montanari. Ultime notizie - Roma - Sempre attuali e concise le spiegazioni del dott. Stefano Montanari, segno che ben poco è cambiato nel corso degli anni.
Questa volta, in un video di 3 anni addietro, si analizzano i meccanismi tramite i quali la pratica di incenerire i rifiuti diventa economicamente vantaggiosa… per quei pochi costruttori e gestori degli impianti, naturalmente.
I soldi di questi arricchimenti indebiti li mettiamo noi cittadini, tanto per cambiare.
Grazie ad un’informazione inesistente e distorta, alla popolazione viene presentata solo una minima e presentabile parte dell’intero problema rifiuti. Tutto il resto, ben taciuto da chi lucra sulla salute di migliaia di persone, passa da interpretazioni bizzarre di normative comunitarie, truffaldini sistemi di scambio di “certificati verdi” con nazioni più virtuose di noi, spregiudicatezza nel farci comminare decine di multe dagli organi di controllo comunitari tramite omissioni di necessarie valutazioni d’impatto ambientale o mancate stime dei danni collaterali -il problema, anche qui, resta solo nostro, dei cittadini contribuenti spremuti all’osso, in quanto le multe sono a carico dello Stato e non delle industrie-, esose tasse per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.
Un mare di soldi, che fanno gola a tutti i poteri forti che ruotano attorno ad una questione di proporzioni gigantesche, quella delle crescenti quantità di rifiuti generati dall’attività umana, condizionata da un “pensiero unico” che fa della mercificazione dei beni la ragione di vita di società sempre più complesse.
E quando qualcuno, come il dott. Stefano Montanari, oltre a ficcare il naso dentro la materia che esce da una moltitudine di impianti destinati a toglierci dalla vista i rifiuti, ne da anche conto a tutti coloro che hanno la buona volontà di ascoltarlo, succede che in tanti, tra quei potenti che su questi affari lucrano copiosamente, iniziano a preoccuparsi e si danno da fare per ottenere due risultati:
- evitare che si continui la sua attività di ricerca delle conseguenze su salute e ambiente di determinate azioni, magari appoggiando o, peggio, macchinando dietro le quinte, il trasferimento dell’unico strumento in grado di smascherare tante porcherie, il microscopio ESEM che la campagna promossa da questo sito vuole contribuire a riacquistare;
- impedire che questo si sappia, facendo quindi in modo che tutti gli organi d’informazione, per una strana “magia”, evitino accuratamente di parlarne e di dargli voce.
Eppure, come è facile intuire anche da questo filmato, ce ne sarebbe un gran bisogno… per noi.