TUSCIA, NO AI VELENI NEL NOSTRO TERRITORIO. Scendono in campo anche cacciatori e pescatori. Ultime notizie - Il territorio della Tuscia è sotto l’attacco congiunto di una serie di progetti e mire speculative che stanno stravolgendo il territorio. E’ in gioco la qualità del vivere, la salute di noi tutti e le vocazioni tradizionali delle nostre comunità.
L’assalto urbanistico, le speculazioni delle ecomafie, le cattive pratiche ambientali stanno diventando qualcosa di più che non semplici minacce. Al contempo aumentano le ‘proposte indecenti’ relative ad impianti che, seppure in linea con le leggi esistenti, non fanno altro che contribuire pesantemente al degrado ambientale, mettono a rischio la salute, svalutano il valore dei terreni e delle proprietà.
L’assalto al territorio e il suo consumo rende vani tutti gli sforzi fatti dalle comunità, dagli enti locali e dalle imprese che puntano sulle nostre eccellenze, sui prodotti tipici e sulla qualità.
Non abbiamo intenzione di assistere in silenzio a tutto questo, a cominciare da una questione che sul momento assume, per noi cittadini e padri di famiglia, il carattere di una vera e propria emergenza.
Si tratta di nuovo del Quartaccio (comune di Fabrica di Roma), ormai da tempo oggetto di attenzioni tutt’altro che tranquillizzanti.
Ieri la centrale a olio di palma, scongiurata dalla mobilitazione dei cittadini e delle comunità interessate, oggi la proposta di un impianto per bruciare plastica, che produrrebbe come scarto soprattutto diossina e ceneri classificate come rifiuti tossici e nocivi.
Il volume d’ingresso ammonterebbe a 2400kg di plastica al giorno, che a ciclo continuo vuol dire circa 800 tonnellate l’anno, di materiale sottratto alla filiera della raccolta differenziata, per essere trasformato in una minaccia per le nostre comunità.
Nelle intenzioni dei proponenti, tale impianto dovrebbe sorgere a pochi centinaia di metri in linea d’aria dalle case di Cenciano (Civita C.), a solo un chilometro da Faleri e a due da Parco Falisco (frazioni di Fabrica di Roma), poco più distanti gli abitati di Corchiano, Civita e Fabrica.
Questo tipo di progetti non produce posti di lavoro, ma solo profitti per pochi, mentre danneggia tutta una serie di attività, che invece i posti li stanno creando… attività sane, compatibili col territorio, che producono e distribuiscono ricchezza e valore vero, per tutti noi.
Noi cacciatori, pescatori, come pure chi va a funghi o ad asparagi, siamo forse gli ultimi a vivere la nostra terra palmo a palmo … senz’altro i primi a volerla e a doverla difendere dall’irreversibile degrado che si profila. Siamo ad un bivio e non abbiamo nemmeno un dubbio su quale strada percorrere per noi e per i nostri figli. Noi Scegliamo il futuro.
Federcaccia- sez. Civita Castellana
Arcicaccia-sez. Civita Castellana
Liberacaccia- sez. Civita Castellana
Enalcaccia sez- Civita Castellana
Asd pellicano fishing club-Sez. Corchiano