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MONTALTO - VITERBO / 21-03-2011
MONTALTO, PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE / Montalto non idoneo all’installazione di impianti ad energia nucleare
MONTALTO, PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Montalto non idoneo all’installazione di impianti ad energia nucleare. Ultime notizie Tuscia.
Premesso
Che il Governo ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese, con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo. Per arrivare a questo obiettivo l’Italia dovrebbe localizzare e costruire sul territorio nazionale otto reattori come quello attualmente in costruzione in Finlandia (il più grande del mondo) due dei quali forse nel territorio dell’Alto Lazio e più precisamente a Montalto di Castro;
Che se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare in maniera esclusiva, dirotterebbe sull’atomo risorse economiche destinate allo sviluppo delle rinnovabili e al miglioramento dell’efficienza energetica, rischiando di ritardare lo sviluppo delle soluzioni praticabili per ridurre in tempi brevi le emissioni climalteranti, innovare profondamente il sistema energetico nazionale e costruire quella struttura imprenditoriale diffusa che garantirebbe la creazione di molti posti di lavoro;
Che grazie al referendum del 1987, l’Italia è stato il primo paese tra i più industrializzati ad uscire dal Nucleare, seguita da altri paesi come Germania e Spagna;
Che la tecnologia su cui vuole puntare il Governo Italiano è quella di “terza generazione evoluta” che non pare abbia risolto molti dei problemi noti da anni. A maggior ragione se nel 2030 vedrà la luce il nucleare di “quarta generazione”, sempre che abbia risolto nel frattempo i problemi emersi durante le ricerche in corso a livello internazionale;
Che l’apparente basso costo del kwh nucleare è dovuto esclusivamente all’intervento dello Stato, direttamente o indirettamente, nell’intero ciclo di vita di una centrale, dalla costruzione allo smantellamento, sino allo smaltimento definitivo delle scorie;
Che rimangono anche tutti i problemi legati alla “contaminazione” ordinaria delle centrali nucleari in seguito al rilascio di piccole dosi di radioattività durante il normale funzionamento dell’impianto a cui sono esposti i lavoratori e la popolazione che vive nei pressi;
Che la massima attenzione deve essere posta al problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi derivanti dall’attività delle centrali o dal loro decomissioning. Le circa 250mila tonnellate di rifiuti altamente radioattivi prodotte fino ad oggi nel mondo sono tutte in attesa di essere conferite in siti di smaltimento definitivo, stoccati in depositi “temporanei” o lasciati negli stessi impianti dove sono stati generati. Lo stesso vale ovviamente anche per il nostro Paese che conta, secondo l’inventario curato da Apat, circa 25mila m3 di rifiuti, 250 tonnellate di combustibile irraggiato – pari al 99% della radioattività presente nel nostro Paese -, a cui vanno sommati i circa 1500 m3 di rifiuti prodotti annualmente da ricerca, medicina e industria e i circa 80-90mila m3 di rifiuti che deriveranno dallo smaltimento delle quattro ex centrali e degli impianti del ciclo del combustibile;
Che il territorio di Montalto di Castro è già gravato da servitù energetiche e che a pochi Km (Civitavecchia) c’è una ulteriore infrastruttura ad elevato impatto e rischio ambientale;
Che il D.L. 25/06/2008 n.112 convertito dalla L.133/2008 prevede, all’art.7 in tema di “Strategia energetica nazionale” che entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma il Consiglio dei Ministri, proposto dal Ministero dell Sviluppo Economico, definisce la “Strategia energetica nazionale”, che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, obiettivi di diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento; miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale nella prospettiva europea; promozione delle fonti rinnovabili di energia; realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare e promozione della sua ricerca con particolare incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo; sostenibilità ambientali; adeguati livelli di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori;
Che obiettivo primario per l’Italia è quello di profondere uno specifico impegno per l’incremento dell’efficienza energetica e la riduzione dei consumi di energia, con una strategia che dovrà portare al raggiungimento degli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni, con copertura del consumo totale di energia anche mediante fonti rinnovabili;
Che la L.99/2009 ha previsto un nuovo “Piano straordinario per l’efficienza ed il risparmio energetico”; che l’art.25 della stessa Legge ha disposto una delega al Governo per la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale dei relativi impianti, stabilendo altresì le procedure autorizzative ed i requisiti per la costruzione, l’esercizio e la disattivazione degli impianti stessi;
Che a tale delega il Governo ha recentemente dato attuazione con il D.Lgs. 31/2010 che pone in particolare evidenza la definizione di una strategia in materia nucleare propedeuitica all’avvio delle procedure localizzative ed autorizzative;
Che in tali procedure ruolo rilevante è svolto dalle Regioni interessate, chiamate ad esprimere un’intesa propedeutica a quella con la Conferenza unificata, nell’ambito delle procedure di individuazione per gli impianti nucleari e per il conseguente deposito nazionale dei rifiuti radioattivi;
Che la norma fissa i principi di sussidiarietà nel rispetto della leale collaborazione tra Governo ed Enti territoriali;
Che il medesimo decreto stabilisce, inoltre, l’istituzione di “Comitati di confronto e monitoraggio ed il confronto pubblico sull’attività concernente tutti i provvedimenti relativi ad impianti ad energia nucleare;
Che negli ultimi mesi il territorio di Montalto di Castro pare di nuovo al centro dei siti selezionati per l’eventuale ubicazione di un impianto ad energia nucleare;
Che l’Enel, alla luce dell’accordo con la Società francese EdF (Electricité de France) guida il gruppo di aziende comunque partecipanti alla gestione delle infrastrutture in materia energetica;
Che la Provincia di Viterbo con Deliberazione di Consiglio Provinciale n.40 del 15/07/2010 ha ritenuto il territorio della Provincia ed in particolare quello del Comune di Montalto di Castro, inidoneo all’installazione di impianti ad energia nucleare;
Che il Consiglio regionale della Regione Lazio con Mozione n.117 del 24/11/2010 ha impegnato il Presidente della Giunta a dichiarere l’indisponibilità del territorio della Regione per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica nucleare;
Che la forte vocazione turistica del territorio non può che portare alla decisa tutela dello stesso;
Che la Corte Costituzionale si è pronunciata recentemente sui giudizi di legittimità costituzionale del D.L. 01/07/2009, dichiarando in parte infondati ed in parte inammissibili i ricorsi sollevati da dieci regioni in merito alla Legge delega 99 del 2009;
Che l’Amministrazione Comunale ha l’obbligo di esprimere, anche in argomenti non espressamente di sua competenza, ma di grandissimo rilievo nel territorio, il proprio indirizzo;
Tutto ciò premesso delibera
Alla luce di quanto previsto dalla normativa in materia di “Piano energetico nazionale” e delle valutazioni di cui in premessa:
Di ritenere il territorio del Comune di Montalto di Castro non idoneo all’installazione di impianti ad energia nucleare;
Di sostenere, anche nel rispetto delle indicazioni previste dal Ministero dei Beni Culturali, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia ed una politica di rigoroso risparmio energetico per assicurare in breve tempo posti di lavoro e sviluppo economico sostenibile ed autonomia energetica del territorio;
Di garantire, alla luce dei provvedimenti vigenti in materia, la massima trasparenza e la partecipazione nel processo istituito nei “Comitati di confronto e trasparenza”, per l’individuazione di siti di stoccaggio per rifiuti radioattivi;
Di richiedere la partecipazione diretta del Comune di Montalto di Castro al “Comitato di confronto” costituito per la valutazione delle connesse problematiche.
Sergio Caci
Vincenzo Liberatore
Fabiola Talenti
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