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VITERBO / 31-03-2011
TUSCIA, ACQUA POTABILE CONTAMINATA / studi e risultati sulla contaminazione da metalli pesanti e ricadute sulla salute umana
TUSCIA, ACQUA POTABILE CONTAMINATA: 7 aprile, convegno promosso dall'Ordine dei Medici di Viterbo. Ultime notizie - Viterbo - Massiccia adesione di medici e ricercatori scientifici provenienti anche da altre regioni italiane al convegno e alla giornata di aggiornamento professionale promosso dall'Ordine dei Medici di Viterbo, con la collaborazione di Accademia Kronos e dell'ISDE sul tema acqua potabile contaminata da metalli pesanti e ricadute sulla salute umana. Quest'evento si terrà a Viterbo il 7 aprile prossimo presso l'ex rettorato dell'Università della Tuscia ora sede della fondazione OMNIA, in via S. Giovanni Decollato n. 1 a partire dalle ore 9.
Molti studiosi che parteciperanno all'incontro hanno dichiarato di offrire le loro esperienze in merito. Saranno illustrati i danni alla salute umana causati dal continuo ingerimento di sostanze tossiche, anche se in minima percentuale, presenti nelle acque potabili. Non mancheranno relazioni sugli ultimi sistemi di abbattimento metalli pesanti e altri elementi tossici presenti nelle acque. Oltre a ciò saranno resi noti i risultati di un'indagine sanitaria condotta a campione nel viterbese, attraverso l'esame dei capelli (mineralogramma), per riscontrare il livello di accumulo nell'organismo umano di arsenico, alluminio e uranio 238 nelle popolazioni viterbesi.
Lo scopo di questo convegno è l'aggiornamento professionalmente dei medici italiani sul problema dei contaminanti nelle acque ad uso potabile, ma nel contempo è anche lo scopo di responsabilizzare i politici del Lazio, soprattutto del viterbese, affinché tutelino seriamente la salute dei propri cittadini, nessuno escluso. Un invito, quindi, ad abbandonare i vari bizantinismi per prolungare la presenza di arsenico nelle acque potabili ad oltre i 20 micro grammi x litro, quando l'UE ha imposto di scendere sotto i 10 micro grammi x litro.
Oltre a questo Accademia Kronos informerà i convegnisti della denuncia per crimini ambientali e danni alla salute pubblica contro ignoti, relativamente alla valle del Lago di Vico che in questi giorni verrà presentata al tribunale di Viterbo. La decisione di affrontare per via legali il problema dell'inquinamento del lago di vico da sostanze chimiche irrorate in maniera massiccia in alcuni noccioleti della valle di Vico, avviene dopo anni ed anni di inutili tentativi di convincere gli agricoltori di Caprarola e di Ronciglione a modificare il loro atteggiamento distruttivo nei confronti del lago, usando metodologie biologiche. La decisione della denuncia è scaturita anche dopo la ricomparsa dell'alga rossa nelle acque del lago che, come si sa, si nutre dei componenti chimici che giungono nelle acque dai noccioleti e che attraverso le sue microcistine rappresenta una seria minaccia alla salute umana.
Nonostante raccomandazioni e inviti a non danneggiare l'ecosistema del lago di Vico alcuni noccioleti della valle sono stati in questi giorni infestati di diserbati, una azione inutile, fuori di ogni umana comprensione, visto che la raccolta delle nocciole avverrà a settembre prossimo. Una dimostrazione, secondo gli organizzatori del convegno del 7 aprile, di irresponsabilità e di palese sfida contro chi invece vuole tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente.
L'ingresso al convegno è libero e c'è la possibilità di partecipare al dibattito.
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