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MILANO / 10-04-2011

MAFIA RUSSA E 'NDRANGHETA COMANDANO IN LOMBARDIA / grandi investimenti mafia russa nel Nord Italia insieme alla 'ndrangheta







MAFIA RUSSA E 'NDRANGHETA, VERO POTERE DELLA LOMBARDIA, mafia russa investe enormi profitti in Italia collaborando con la 'ndrangheta. Ultime notizie - Milano - Cari amici di blog, come sapete ho dedicato il 6 aprile un post alla mafia russa (ripreso anche da alcuni media russi!!!!) e agli enormi capitali che ha a disposizione. Secondo una stima resa nota dal sostituto procuratore nazionale antimafia Diana de Martino, ogni anno i mercati finanziari internazionali sono drogati con una dose di capitali sporchi che oscilla tra 17 e 35 miliardi di euro.


Impossibile pensare che una parte dei soldi accumulati dalla mafia russa non giunga in Italia. Ed infatti così non è. Carlo Caponcello, sostituto procuratore nazionale antimafia, ricorda che come dimostra l’operazione “Octopus”, la criminalità di matrice russa sta investendo i suoi profitti anche nel nostro paese e finisce per intrecciarsi con la criminalità di matrice ‘ndranghetista, come evidenziato dai collegamenti attivati con la Procura di Reggio Calabria con riferimento all’inceneritore di Gioia Tauro.

Ma queste storie datate in realtà cedono presto il passo a qualcosa di più concreto, che spinge de Martino ad affermare che “l’Italia è uno dei territori in cui le organizzazioni criminali russe effettuano l’investimento di ingenti capitali in campo immobiliare, finanziario e imprenditoriale”.

E per essere convincente ricorda l’esito dell’operazione “Matrioska”, conclusa

nel maggio 2007 dalla Procura di Trento, che consentì il rinvio a giudizio di 13 soggetti (10 russi, 1 ucraino e 2 italiani) per riciclaggio internazionale di proventi derivanti dal pagamento di tangenti nella vendita di veicoli militari e nell’acquisizione di importanti commesse pubbliche. Il denaro veniva trasferito e sostituito attraverso società off-shore. Le indagini si svilupparono perciò tramite rogatorie internazionali in vari paesi del mondo. Venne accertato il pagamento di tangenti a funzionari russi per quasi 81 milioni di dollari, in parte riciclati in Italia da 2 soggetti russi e da un promotore finanziario italiano attraverso l’acquisto di immobili.

Un amico sulla via della redenzione, che la sa lunga e ha il dono di essere romanista, ieri mi ha scritto: “Ciao, Roberto. C’è da dire che la bratva e la santa sono in stretti affari da tempo, e che la piattaforma è il Piemonte. Cambi di assegni circolari in Svizzera. Joint ventures con società inglesi, per far guadagnare valore a bank guarantees emesse dalla …omissis…, transitanti per la …omissis…, appoggiati alla ….omissis… di Londra, e rispediti al mittente dopo una settimana. Ma, dato che provengono da una top 25, accettati in tutto il mondo....Nelle joint ventures, stipulate in svizzera, gli interfaccia tanto della società inglese, quanto di quella russa, sono italiani.....Documenti alla mano...” Gli omissis sono i miei.

Ma quel che più preoccipa è la cavalcata in Lombardia che – come tutti sanno – è totalmente immune dal fenomeno mafioso. “In Lombardia, è già stata segnalata l’esistenza di società operanti nel commercio all’ingrosso – scrive il sostituto procuratore antimafia de Martinoaventi quali amministratori soggetti di origine russa. La costituzione di tali società, la cui operatività effettiva risulta minima, appare finalizzata a far ottenere il rilascio del permesso di soggiorno in Italia per lavoro autonomo agli amministratori di tali aziende e a garantire loro un compenso allo scopo di ottenerne il rinnovo. Le operazioni fatturate da tali società, collegate a società russe, sono risultate in gran parte false”.

Come se all’ombra del Duomo non bastasse la ‘ndrangheta, ci mancavano solo i russi (senza dimenticare i cinesi, sia chiaro!)



FONT: blog di Roberto Galullo

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