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VITERBO / 14-04-2011
SCIOPERO VIGILI DEL FUOCO VITERBO / malcontento e demotivazione. Accusato dirigente dei Vigili del Fuoco
SCIOPERO VIGILI DEL FUOCO VITERBO, malcontento e demotivazione. Accusato dirigente dei Vigili del Fuoco. Ultime notizie Tuscia - Vigili del Fuoco in agitazione oggi a Viterbo, con uno sciopero proclamato fino alle 12 di oggi, per protestare contro il dirigente Massimo Ricci. Il personale dei pompieri, quasi al completo, si è ritrovato compatto questa mattina davanti al piazzale della caserma P. Garofolo di Viterbo per chiedere di essere ascoltato e uscire fuori da una situazione complessa e delicata, causa di demotivazione e malcontento. Tra le richieste riportiamo quanto ufficialmente dichiarato in una nota dai coordinatori sindacali.
La riorganizzazione del nucleo sommozzatori (SMZ) e del personale del soccorso acquatico di superficie (SA) sulla carta può apparire corretta nella pratica, invece, rischia o di ridurre il personale dedicato al servizio di soccorso ordinario vista la necessità di fornire al nucleo una o due guide da reperire tra il personale operativo o non consentire le previste manovre di addestramento del personale SMZ.
Il movimento del personale autista è stato del tutto arbitrario senza tener conto della graduatoria stilata rispetto all'anzianità di servizio degli stessi.
Parte del personale interessato dagli spostamenti subisce un danno economico quantizzabile in oltre 250 euro mensili, che in un momento critico come questo e con lo stipendio che percepiamo, tutt'altro che esoso, crea negli interessati, serie difficoltà nel bilancio famigliare. per contro i risparmi in gestione, laddove ve ne fossero, non sono poi così consistenti.
Nel caso di prolungamento del turno di servizio, causa il protrarsi intervento di soccorso, il Capo Squadra deve contattare il Funzionario di servizio, spiegare la situazione, chiedere di poter proseguire l'intervento, dopodiché il funzionario contatta il Comandante, ripete le ragioni della richiesta e se riceve il consenso richiama il Capo squadra e lo autorizza. Semplicemente allucinante vista anche l'esiguità degli eventi sopraddetti.
La riorganizzazione degli uffici ha prodotto difficoltà personali di ordine anche famigliari per alcuni dipendenti, senza per contro, migliorare i livelli di efficienza e di efficacia degli uffici stessi.
In conseguenza di quanto sinteticamente esposto, rappresentando il clima di tensione e demotivazione tra il personale tutto, fatto assolutamente nuovo per questo comando, nel ribadire che i provvedimenti presi non comportano alcun miglioramento sia in termini di efficienza ed efficacia del dispositivo di soccorso sia effettivamente risparmi di gestione, chiediamo:
che venga da subito revocato il trasferimento di quei dipendenti che, a causa di ciò, stanno subendo un danno economico importante;
rivedere l'organizzazione del nucleo sommozzatori del personale SA;
rivedere l'organizzazione dell'orario di servizio del personale amministrativo al fine di intercettare le necessità di alcuni dipendenti, in particolare di alcune lavoratrici madri.
La nota è firmata dal coordinatore provinciale VV.F CGIL Mauro Mastrangeli, dal segretario provinciale FNS VV.F. CISL Paolo Bonifazi, dal coordinatore provinciale VV.F. USB Emiliano Salcini e dal segretario provinciale VV.F CONSAL Massimiliano Fontana.
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