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VIENNA / 18-04-2011
OBIETTIVO ELIMINARE L'ENERGIA NUCLEARE / Vienna, simbolica iniziativa di Greenpeace contro il pericolo nucleare
OBIETTIVO ELIMINARE ENERGIA NUCLEARE. Vienna, simbolica iniziativa di Greenpeace contro l'incubo nucleare. Ultime notizie - Vienna - Attivisti di Greenpeace hanno creato una zona di evacuazione simbolica davanti alla sede dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) a Vienna. L'organizzazione ambientalista chiede ai rappresentanti dei paesi presenti alla riunione del Comitato di sicurezza di iniziare a muoversi verso una graduale eliminazione dell'energia nucleare a livello globale.
Durante la sessione finale della Convezione sulla Sicurezza Nucleare (CNS) dell'AIEA, a pochi giorni dall'annuncio del governo giapponese di classificare la crisi di Fukushima allo stesso livello di Cernobyl, gli attivisti hanno creato una zona di evacuazione intorno a una torre di raffreddamento fumante, simbolo delle centrali nucleari, con il messaggio "Eliminare l'energia nucleare dal nostro futuro".
"I disastri di Fukushima e Cernobyl provano che il nucleare non potrà mai costituire un metodo sicuro per la produzione di elettricità, nonostante gli sforzi dei governi e dell'industria nucleare di minimizzare i rischi - sostiene Alihan Tumer, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace International -. C'è un solo modo per garantire il nucleare sicuro: eliminarlo”
"I paesi rappresentati qui oggi a Vienna – continua Tumer - devono imparare la lezione di Fukushima e si devono impegnare ad abbandonare gradualmente l'energia nucleare e a investire sull'efficienza energetica e sulle fonti di energia sicure, pulite e rinnovabili”.
Greenpeace ha anche criticato l'AIEA, per aver fornito informazioni e raccomandazioni contraddittorie e non trasparenti durante la catastrofe nucleare in Giappone.
"In Italia, con il referendum del 12 e 13 giugno, saremo chiamati a decidere sul ritorno del nucleare nel nostro paese. La moratoria di un anno del Governo è solo una truffa per far credere ai cittadini che del referendum non ci sia più bisogno. Ma gli italiani non perderanno questa occasione storica per fermare di nuovo una tecnologia costosa, pericolosa e di cui l'Italia può fare benissimo a meno" conclude Salvatore Barbera, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace Italia.
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