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VITERBO / 17-04-2011
TUSCIA, PERICOLO CAMORRA ANCHE NELLA MAREMMA ETRUSCA / ex magistrato Imposimato mette in guardia
CAMORRA NELLA TUSCIA: l'ex magistrato Imposimato mette in guardia: ''presenza mafie reale. Va combattuta''. Ultime notizie - Viterbo - La penetrazione della Camorra nella Tuscia č una cosa seria e gravissima, con la quale č doveroso ed inevitabile confrontarsi. L'opposizione costante e quotidiana da parte delle istituzioni locali e nazionali č fondamentale per contrastare positivamente questo fenomeno mafioso. I sindaci per primi devono opporsi.
In sostanza č stato questo il contenuto dell'intervento dell'ex magistrato Ferdinando Imposimato, a Viterbo nei giorni scorsi.
Giunto nella Tuscia per incontrare il procuratore capo di Viterbo Alberto Pazienti, Imposimato ha lanciato il monito agli amministratori della Tuscia.
L'ex magistrato non usa mezzi termini nelle sue esternazioni: "Ci sono amministratori della Tuscia collegati al clan camorristico dei Casalesi".
Parole durissime. E se non fa i nomi č solamente perchč c'č in vigore l'obbligo del silenzio imposto dal segreto di indagine.
Corruzione, traffico dei rifiuti, speculazione edilizia, riciclaggio di denaro sporco. Sono questi i settori nei quali si muove e traffica la Camorra nel Lazio e nella provincia viterbese.
Come č ben noto da tempo ormai, č soprattutto sul litorale laziale, nella Maremma Etrusca, tra Tarquinia e Montalto di Castro, ma anche verso Civitavecchia, che si concentrano le attivitą e gli interessi di alcune potenti famiglie mafiose.
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