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VITERBO / 15-04-2011
VITERBO, SAN PELLEGRINO IN FIORE 2011 / presentata la XXV edizione. Tutti i commenti dei protagonisti
VITERBO, SAN PELLEGRINO IN FIORE 2011, presentata la XXV edizione. Tutti i commenti dei protagonisti. Ultime notizie Tuscia - Si trasmettono le dichiarazioni delle personalità intervenute questa mattina a Palazzo dei Priori durante la presentazione di San Pellegrino in Fiore, la manifestazione giunta alla sua XXV edizione, organizzata dal Comune di Viterbo, sostenuta da Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Camera di Commercio, Fondazione Carivit e Carivit.
GIULIO MARINI, SINDACO DI VITERBO
San Pellegrino in Fiore rappresenta per Viterbo la seconda manifestazione in termini di importanza, presenze e visibilità. Il mio primo ringraziamento è rivolto all'assessore regionale all'agricoltura Angela Birindelli per aver permesso al Comune di Viterbo di poter beneficiare del contributo di 100 mila euro da destinare all'organizzazione della prossima edizione, una soluzione che ha determinato la certezza dello svolgimento di questo evento. Un ringraziamento che ovviamente mi sento di estendere anche alla presidente Polverini e al presidente della Commissione Agricoltura Battistoni. Saranno tre giorni intensi quelli che contraddistingueranno l'edizione 2011, molte le novità, sia per quanto riguarda l'accoglienza di viterbesi e turisti, ma anche l'allestimento e la gestione dell'evento, quest'anno curata interamente dal Comune di Viterbo. E proprio a questo proposito vorrei annunciare che, per la prima volta, gli addobbi floreali, una volta terminata la manifestazione, verranno collocati e reimpiantati nelle aree verdi della nostra città. Si tratta precisamente del 70% della somma stanziata. Un evento turistico a tutti gli effetti, ma anche un appuntamento in grado di contribuire all'abbellimento della nostra città, anche sotto il profilo ambientale.
ANGELA BIRINDELLI, ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA
Dopo le ultime edizioni di San Pellegrino in Fiore, durante le quali l’evento ha inevitabilmente risentito dell’assenza dell’istituzione regionale, oggi sono qui per dire che la Regione, e in particolare l’assessorato alle Politiche Agricole del Lazio, intende sostenere con forza questa manifestazione che rappresenta un’opportunità straordinaria per la valorizzazione del territorio, con ricadute in termini di immagine ed economici, davvero eccezionali. San Pellegrino in Fiore è il primo di una serie di eventi importanti che vogliamo lanciare per coniugare l’agricoltura, in questo caso il comparto florovivaistico, con la valorizzazione e la promozione dei territori rurali. L’intento è quello di mettere in moto un sistema di attività economiche legate al settore: dalla coltivazione, alla commercializzazione, alla formazione professionale, al turismo enogastronomico, culturale, storico, religioso, ecc. Dall’idea di mettere a sistema queste attività è nato un progetto in collaborazione con gli assessorati regionali alla Formazione e alla Cultura dal titolo 'Lazio in Fiore' che coinvolgerà e renderà protagoniste tutte le province del Lazio. Maggiori dettagli sull’evento li daremo a Viterbo il 30 aprile in occasione della visita della presidente Renata Polverini a San Pellegrino in Fiore.
FERINDO PALOMBELLA, PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO
Anche in questa edizione di San Pellegrino in Fiore, come Camera di Commercio daremo il nostro contributo con una presenza significativa in piazza San Carluccio. Come di consueto, d’intesa con la direzione artistica dell’evento, cureremo l’allestimento floreale della piazza quest’anno intitolata “L’orto delle delizie”. Inoltre nella ex-chiesa di San Salvatore per tre giorni sarà dato spazio alle aziende del Marchio di qualità Tuscia Viterbese con le degustazioni di prodotti tipici enogastronomici e l’esposizione di ceramiche artistiche. Infine non ci sfugge la rilevanza turistica di San Pellegrino in Fiore e per questo abbiamo sollecitato le strutture ricettive aderenti al progetto di turismo integrato “Welcome in Tuscia” a predisporre offerte dedicate. Ci sembra questo il modo migliore di accogliere i visitatori provenienti da ogni parte d’Italia mostrando loro le eccellenti peculiarità di questo territorio.
GIUSEPPE FRATICELLI, ASSESSORE PROVINCIALE ALLA CULTURA
Tutto il territorio è chiamato a svolgere un ruolo di rete – ha affermato l’assessore alla cultura di Palazzo Gentili, Giuseppe Fraticelli – per mettere così in comune tutte le potenzialità di cui gode. Occorre evitare di parcellizzare le risorse e dare vita ad un disegno comune che vede tutti gli enti e le organizzazioni di categoria fare fronte comune. Questa è stata la filosofia adottata dal Comune di Viterbo in questo nuovo corso di San Pellegrino in fiore: un cambiamento che condivido in pieno soprattutto per quel che riguarda l’aspetto organizzativo. Importante – ha proseguito Fraticelli – anche l’apporto della Regione, attraverso l’assessore alle politiche agricole Angela Birindelli che ha voluto dare, in questo modo, un grande sostegno alla manifestazione, ma soprattutto un importante segnale di speranza per il futuro di questo evento, autentico fiore all’occhiello della città di Viterbo e dell’intera Tuscia.
ENRICO MARIA CONTARDO, ASSESSORE COMUNALE ALLA CULTURA
San Pellegrino è uno degli eventi che maggiormente veicola e promuove l'immagine della città. Un appuntamento che senza la sinergia tra gli enti sarebbe impossibile. Quest'anno per la prima volta il Comune di Viterbo realizza in proprio l'intera iniziativa. Inizia ufficialmente una nuova fase, con la fusione del nuovo e del passato. L'Ente Autonomo San Pellegrino in Fiore, che ringraziamo, ci ha concesso gratuitamente per quest'anno l'utilizzo del nome. Pertanto la manifestazione continuerà a chiamarsi come le scorse edizioni. Allo stesso tempo il concorso di idee lanciato nei mesi scorsi ha portato proposte innovative. Novità anche per i servizi collaterali alla manifestazione, riguardanti in particolar modo l'accoglienza. Vorrei segnalare il trasporto pubblico Francigena gratuito nei giorni 29 e 30 aprile e il bus navetta il 1 maggio, che garantisce il collegamento tra il centro della città e i principali parcheggi a disposizione fuori dalle mura. Nello specifico, mi riferisco a quello di via Garbini, quello del Tribunale e grazie alla collaborazione dei gestori degli ipermercati, anche quello de Le Clerc e dell'Iper Coop.
GIOVANNI CESARINI, ARCHITETTO APPARTENENTE AL POOL VINCITORE CONCORSO DI IDEE
Insieme ai miei colleghi architetti Marco e Maria Elena Andreoli, Luca Cilli, Cristian Ciucciarelli e a Lusi Nesbitt e Ferdinando Sciarrini, abbiamo risposto all'input fornito dal Comune. La prossima edizione di San Pellegrino in Fiore avrà un nuovo logo e richiamerà l'atmosfera della festa rinascimentale. L'allestimento partirà da piazza del Plebiscito e dal giardino di Palazzo dei Priori con “tracce di campagna”, a piazza del Gesù si potrà ammirare il “giardino delle rose”, mentre lungo il ponte del Duomo si incontrerà la “galleria degli agrumi”. In piazza San Lorenzo verrà allestito il “labirinto papale”, preceduto da fiaccole lungo il percorso. Piazza della Morte si vestirà di bianco con il “white garden” e via Pietra del Pesce ospiterà la “pergola di verzura”. In piazza San Carluccio si incontrerà invece l'”orto delle delizie”, in piazza San Pellegrino il “filo di Galiana” con una serie di arazzi medievali. Verso via San Pietro infine si snoderà il Mercato dei Fiori a cura dell'Ente Autonomo San Pellegrino in Fiore.
Tra gli altri interventi quello di Luigi Pasqualetti, consigliere della Fondazione Carivit, che ha incentrato l'attenzione sull'esigenza di garantire un'adeguata accoglienza al turista-visitatore, che una volta sul posto, dovrà trovare le porte aperte delle varie strutture culturali della città, musei in primis.
A proposito di musei, la segretaria provinciale Cna Luigia Melaragni ha segnalato l'apertura del Museo della Ceramica che proprio nei giorni di San Pellegrino in Fiore ospita la Mostra di artigianato artistico Forme e Colori.
Su quest'aspetto si è riagganciato l'assessore Contardo per comunicare anche l'apertura di Palazzo degli Alessandri, la chiesa di San Tommaso, la Sala Regia di Palazzo dei Priori, il museo civico, il museo della zecca medievale con il cavalier Marco Guglielmi in via Ottusa.
Di “prodotto turistico” ha parlato invece Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti, che durante il suo intervento ha principalmente sottolineato come negli ultimi anni il turista si muova dietro una spinta motivazionale legata all'evento e non alla destinazione. La principale esigenza rimane comunque quella di programmare in anticipo gli eventi, condizione essenziale per garantire un'adeguata ricaduta turistica e di conseguenza economica.
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