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MARTA / 18-04-2011
MARTA, L'ANTICA FESTA DE ''LE PASSATE'' / il 14 maggio processione fino al Santuario della Madonna del Monte
MARTA, L'ANTICA FESTA DE ''LE PASSATE'': il 14 maggio processione fino al Santuario della Madonna del Monte. Ultime notizie Tuscia - Le origini di questa festa si perdono nella notte dei tempi, ma è possibile rintracciare una mescolanza di elementi sacri e profani che ci riportano ai riti etruschi della fecondità e del ciclo delle stagioni e alle celebrazioni in onore delle dee Maia, Cerere, Feronia, divinità della primavera, delle primizie e dei raccolti.
La festa si configura come una corale processione offertoriale della comunità martana (circa 700 le persone che sfilano nel corteo) che dalle rive del lago sale fino al Santuario della Madonna del Monte, posto su una collina che domina il paese e il lago. L’alba del 14 maggio è salutata, alle 4,30, dal secolare rullo del tamburino che percorre le vie del paese, dal suono festoso delle campane, dai cori dei mietitori e dei pescatori che cantano antichi inni mariani.
Il corteo che inizia alle 9,30 è aperto dalla categoria dei Casenghi che sfilano a cavallo con tipico abbigliamento, preceduto dal signore della categoria che reca il palio azzurro con il monogramma mariano. Dopo i Casenghi sfilano i Bifolchi, cioè coloro che in passato aravano la terra con l’aratro trainato dai buoi. Portano con loro oltre ai buoi anche gli attrezzi del loro lavoro e gli asini con le bisacce. Sfilano anche i pastori con le pecore, gli agnelli e i capretti. Seguono i Villani, raggruppati in 5 sottocategorie: i Sementerelli, le Falci, le Vanghe, i Mietitori e le Fontane. Quest’ultima sottocategoria deve il suo nome al fatto che i suoi carri sono arricchiti con zampilli d’acqua, oltre che con i fiori e le primizie del lavoro (frutta, verdura, ortaggi) artisticamente disposte.
Ultima categoria del corteo sono i Pescatori che recano in offerta i pesci del lago disposti su carri e barche riprodotte in scala. Chiudono il corteo due Ceriferi, che sfilano con due grandi ceri che simboleggiano l’offerta della categoria e della comunità alla Madonna, la banda musicale, il clero e le autorità.
Dopo la messa hanno inizio le “passate”, cioè i tre giri che ogni categoria compie entrando dalla porta della chiesa e uscendo dalla porta del convento attraversando l’area sacra del presbiterio.
Ogni categoria porta con sé attrezzi da lavoro e prodotti diversi che vengono lasciati sull’altare in offerta e dopo il terzo giro riceve la tradizionale ciambella, un biscotto duro e croccante.
Laura Pagnini
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