|
VITERBO / 06-05-2011
TUSCIA, VITA DA PENDOLARI / treni e rotaie verso Roma: serve il doppio binario?
TUSCIA, VITA DA PENDOLARI, treni e rotaie verso Roma: serve il doppio binario? Ultime notizie - Viterbo - Ormai siamo abituati a leggere in continuazione: ammodernamento della ferrovia si, ammodernamento della ferrovia no, non ci sono i soldi, si farà.
Intanto chi è costretto a viaggiare sulla Flaminia non ha alternative, se percorre la Statale in auto od in corriera COTRAL è costretto a partire con largo anticipo poiché gli ingorghi, gli incidenti sono quotidiani. Chi sceglie il treno, tra rallentamenti ed incidenti ai passaggi a livello, orari assurdi, carrozze sporche e male odoranti, è costretto a sopportare viaggi indescrivibili.
Se frequentate la ferrovia ed ascoltate i discorsi dei pendolari, tra i tanti che si sentono, eccone uno interessante.
In Val Pusteria, esiste dal 2008 un’orario cadenzato dei convogli ogni trenta minuti, benché il binario sia unico.
Treni nuovi e confortevoli, stazioni funzionali, marciapiedi coperti, rastrelliere per biciclette e nuovi parcheggi per i pendolari, ecco quanto si legge sul sito “vinschgauerbahn”.
Inoltre sottopassaggi con ascensori, tettoie moderne, nuove fermate delle autocorriere che garantiscono una perfetta sincronia tra trasporto su gomma e trasporto su rotaia. Insomma il trasporto pubblico si sta rivelando una valida alternativa all’auto. Per i pendolari della ferrovia Roma Nord sembra il racconto di una favola.
Come riporta il sito “skyscrapercity”, nella Val Pusteria sono stati investiti 112 milioni di euro e 40 milioni per lavori alle infrastrutture.
Da quanto si legge, sembra di capire che dell’importo citato, 60 milioni di euro sono stati destinati all’acquisto di nuovi treni e 12 milio sono stati utilizzati per il risanamento e l’ammodernamento delle stazioni. I treni acquistati sono stati 8. I nuovi convogli arrivano a trasportare tra 405 e 631 persone a sedere, inoltre esistono appositi spazi per le biciclette e gli sci, le vetture sono climatizzate e prive di barriere architettoniche. La società che gestisce le autolinee ha soppresso e/o sopprimerà i collegamenti che si sovrappongono con il treno.
Veniamo ai collegamenti con Roma. Per giungere da Castel Nuovo di Porto (escluso il sabato) a Saxa Rubra (Roma) in corriera, vi sono venticinque corse nella giornata (solo andata), poi il calvario del pendolare non è finito, deve attendere che passi il treno urbano per giungere a Piazzale Flaminio a Roma. I treni che provengono da Castel Nuovo di Porto a Roma effettuano soltanto 14 corse in giornata solo andata). E’ ovvio che questi dati sono soltanto indicativi.
Perche questa sovrapposizione di corse, questo sperpero di denaro, si domandano i pendolari. Non sarebbe più pratico incrementare i trasporto su rotaia?
Qualche viaggiatore suggeriva: “la Ferrovia Roma Nord ha un alto valore storico e paesaggistico, visto che non ci sono i soldi, lasciamo la linea come è, si intervenga soltanto per raddoppiare la tratta nei punti in cui le curve hanno un raggio inferiore ai trecento metri, si intervenga sui passaggi a livello, sulle stazione e si provveda all’acquisto di nuovi convogli aumentando la frequenza delle corse, si attui la politica della Val Pusteria e della Val Venosta”.
Alcuni pendolari arrabbiatissimi aggiungevano: “in un momento in cui chiudono gli ospedali, non ci sono i soldi per incrementare il trasporto su rotaia, si trovano 20 milioni di euro per finanziare il Superski al Terminillo dove la neve, con i cambiamenti climatici è presente circa un mese l’anno”.
Gianfranco Lelmi
|
|