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ORTE / 24-05-2011

ANNO INTERNAZIONALE DELLA CHIMICA / Fabbriche Aperte: aprono le porte degli impianti industriali più rilevanti della Tuscia

IL GRUPPO SAPIO APRE AL PUBBLICO IL PROPRIO IMPIANTO DI ORTE - VITERBO, SABATO 28 MAGGIO 2011, A PARTIRE DALLE ORE 11.00 Sarà l’occasione per conoscere i progressi compiuti dall’industria chimica in termini di salute, sicurezza e ambiente, e per vedere da vicino l’attività di una azienda molto importante del nostro territorio.


L'ONU, nell’ambito del decennio dedicato all’educazione e allo sviluppo sostenibile (2005 -2014), ha proclamato il 2011 Anno Internazionale della Chimica.

Un’occasione preziosa per l’industria chimica, che attraverso una serie di iniziative e attività, vuole rafforzare il dialogo e il confronto con i cittadini e le istituzioni.

Tante cose sono cambiate rispetto al passato: oggi possiamo parlare di una nuova chimica, più responsabile, più attenta all’ambiente, molto più rispettosa del territorio. Oggi esistono le tecnologie ed esiste una maggiore consapevolezza rispetto al passato; la chimica ha investito moltissimo nella sostenibilità e nell’innovazione, e vuole – proprio in occasione dell’Anno Internazionale a lei dedicato – mostrarsi all’opinione pubblica per consolidare un rapporto di credibilità e fiducia con le diverse comunità nelle quali opera.

Una chimica – quindi – che opera con trasparenza, aperta al territorio, focalizzata sull’innovazione, su sicurezza, salute e ambiente e che contribuisce in modo attivo allo sviluppo sostenibile dell'industria e della società.

I dati, diffusi da Federchimica, parlano chiaro sul ruolo dell’industria chimica in Italia: con un valore della produzione stimato pari a 51 miliardi di euro nel 2010, l’Italia è il terzo produttore chimico europeo – dopo Francia e Germania - e l’ottavo nel mondo.

L’industria chimica in Italia occupa circa 117 mila addetti e vede attive quasi 3000 imprese. La chimica è tra i settori con il più elevato valore aggiunto per addetto, del 50% superiore alla media dell’industria, e l’attività di ricerca e innovazione è prioritaria (sono circa 1200 le imprese chimiche innovative, di cui 800 attive nella ricerca).

I giovani laureati in chimica hanno notevoli opportunità di impiego: un terzo delle nuove assunzioni nelle imprese chimiche riguarda laureati, mentre nella media dell’industria manifatturiera è uno su dieci.

Fabbriche Aperte – 2011: oltre 120 stabilimenti su tutto il territorio italiano aprono le loro porte per far conoscere prodotti, processi produttivi, scelte a tutela della salute e dell’ambiente.

Tra gli oltre 120 stabilimenti aperti c’è anche quello del Gruppo Sapio a Orte, Viterbo, che produce Ossigeno, Azoto, Argon allo stato liquido secondo il processo fisico della distillazione dell’aria, tramite separazione delle stesse sostanze già presenti nell’aria ambiente allo stato di miscela, senza trasformazione chimica.

E’ una opportunità importantissima per le imprese chimiche italiane, che grazie a Fabbriche Aperte possono parlare direttamente con i cittadini, le scuole, le istituzioni, mostrare il proprio modo di produrre, i progressi compiuti, la volontà di essere presenze attive, propositive, positive per la comunità.

“L’industria chimica – spiega Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio – è cambiata profondamente. Il Gruppo Sapio opera avendo come priorità, come pensiero dominante la sicurezza per i propri stabilimenti e per il territorio, per l’ambiente e per la comunità. L’azienda possiede la conoscenza, la competenza e i mezzi per individuare le problematiche insite nella natura stessa dell’attività per la salvaguardia dell’uomo e dell’ambiente; per questo ha ottenuto la certificazione Qualità ISO 9001 e la certificazione Ambientale ISO 14001. E continuiamo a destinare risorse in questo ambito, perché la sicurezza fa parte della nostra cultura aziendale”.

Il nostro impianto di Orte - continua il dott. Dossi - è stato realizzato con le migliori tecnologie presenti sul mercato, individuate attraverso una ricerca condotta sulla base delle Linee Guida ministeriali e dei BRef comunitari sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento. La nascita dell’impianto ha portato notevoli vantaggi logistici, riducendo in modo sostanziale l’incidenza del traffico su strada e conseguentemente riducendo notevolmente i costi del trasporto del gas dai siti produttivi del nord. E’ importante che i cittadini conoscano questi aspetti affinché si crei un rapporto di fiducia e la presenza dell’impresa sul territorio venga vissuta in maniera positiva, come una opportunità”.


Fabbriche aperte – che ha avuto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, delle Organizzazioni Sindacali Nazionali di Categoria e dell'INAIL - è una iniziativa che Federchimica sostiene ormai da molti anni nell’ambito del programma RESPONSIBLE CARE, in base al quale le aziende si impegnano a lavorare insieme per migliorare le prestazioni dei prodotti e dei processi nelle aree di sicurezza, salute e ambiente e contribuire allo sviluppo sostenibile dell'industria e della società.

Il Gruppo Sapio approfitta di questa importante occasione per aprire i cancelli dell’impianto di Orte a tutti coloro che vogliono vedere da vicino come funziona, quali misure di sicurezza vengono adottate, con quali soluzioni viene affrontato il problema dell’impatto ambientale.

Il Gruppo Sapio opera sul mercato italiano nel settore dei gas tecnici e medicinali da quasi 90 anni. Il nuovo impianto Idroenergia (società posseduta al 100% dal Gruppo Sapio) di Orte sorge in una posizione geografica strategica per la Società, già presente con i propri impianti produttivi a Caponago (MI), oltre che all’interno dei principali siti petrolchimici italiani di Marghera, Mantova, Ferrara, Brindisi.

L’impianto, nato per soddisfare le esigenze del mercato del centro Italia, ha portato notevoli vantaggi logistici e permette di risparmiare fino al 15% di energia elettrica per ogni m3 di gas prodotto rispetto agli impianti di frazionamento di vecchia generazione.

Il fabbisogno energetico dell’impianto è garantito da una sottostazione elettrica, di proprietà delle Ferrovie dello Stato (RFI) alimentata da due linee aeree principali, nella quale è presente il punto di consegna ad Idroenergia. Tramite un cavo interrato, ad una profondità di circa 1.80 m dal piano di calpestio, la sottostazione elettrica dedicata all’impianto (Utente) viene alimentata ad alta tensione a 132 kV.

L’impianto potrà inoltre beneficiare della vicinanza di 4 nuove centrali idroelettriche di prossima installazione per l’approvvigionamento dell’energia elettrica necessaria alla produzione.


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