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ANCONA / 03-06-2011

ANCONA: RIGASSIFICATORE, PETROLIERE E TRAFFICI PORTUALI / economia porto di Ancona veramente in crisi senza rigassificatore?





ANCONA: RIGASSIFICATORE, PETROLIERE E TRAFFICI PORTUALI, economia porto di Ancona veramente in crisi senza rigassificatore?
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Una delle argomentazioni utilizzate dai sostenitori della necessità del rigassificatore di API Nòva Energia è che i traffici della nave/i rigassificatrici e carrier di GNL compenseranno il calo dei traffici delle petroliere determinato dalla crisi della raffinazione.

Non è vero che la eventuale limitazione o totale rinuncia alla raffinazione da parte della Società API avrebbe ripercussioni sui traffici portuali.
Quella che segue è la spiegazione.

La dismissione totale o parziale della raffinazione del petrolio da parte di API non modificherà la necessità di distribuzione dei carburanti (gasolio, benzina, kerosene) e degli altri prodotti raffinati, posizione di settore che la Società API ha consolidato nel mercato italiano con l'acquisizione nel 2005 dell'IP (4.200 punti vendita a marchio IP per l'11% di quota di mercato).

        
        Pertanto le Regioni presso le quali, attualmente, la Società API distribuisce prodotti da lei raffinati (vedi immagine tratta da sito API), dovranno essere rifornite degli stessi prodotti non più raffinati a Falconara M.ma.
        
        Come?
        
        Con la progressiva trasformazione in HUB petrolifero della struttura di Falconara, cioè in deposito di prodotti petroliferi raffinati altrove ... da stoccare, ricaricare e spedire/distribuire verso lo stesso settore di mercato adriatico attualmente servito da API.
        
        L'HUB API si rifornirà di prodotti raffinati (piuttosto che di petrolio da raffinare) tramite petroliere di stazza non inferiore alle 50.000 tonnellate che attraccheranno all'isola artificiale e alla monoboa SPM (più prodotto raffinato porterà la petroliera e meno sarà il costo del trasporto!).
        
        Poi i prodotti raffinati saranno ridistribuiti con le stesse piccole petroliere (2.000/3.000 tonnellate) che oggi - dal pontile - partono e portano benzina e gasolio ai depositi costieri per essere successivamente distribuiti a terra con le autobotti.
        
        E che la distribuzione continuerà in questo modo è una condizione posta dalla logistica e caratteristica degli stessi depositi costieri che permettono l'accesso allo scarico soltanto alle piccole petroliere (le cosiddette bettoline).
        
        Allora di che cosa stanno parlando il Presidente Spacca e l'Autorità Portuale di Ancona?


        
        Coordinamento NO RIGASSIFICATORI

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