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CIVITA CASTELLANA / 14-06-2011
INFEZIONI OSPEDALIERE KILLER/ Un brevetto made in Tuscia può contrastarle
Nel panorama dei potenziali rischi per la sicurezza del paziente attribuibili all’assistenza sanitaria, le complicanze infettive giocano un ruolo di primo piano, perché sono frequenti, perché hanno un elevato impatto clinico ed economico e perché sono in parte evitabili con l’adozione di misure di provata efficacia. (Fonte Ccm, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie)
Infezioni ospedaliere: in Ue 4 milioni di casi l'anno mietono 37 mila vittime. Finalmente due prodotti semplici e geniali possono contrastare le infezioni batteriche negli ospedali.
Sono anni che si legge sui giornali di tutto il mondo di infezioni ospedaliere killer e conseguenti casi di mortalità. I dati, purtroppo, sono in continua ascesa. Secondo quanto emerso da uno studio condotto a livello europeo, ogni anno in Europa oltre 4 milioni di persone contraggono un’infezione durante la degenza e 37 mila di loro muoiono. L’equivalente dei morti per incidenti stradali. In Italia il fenomeno delle infezioni ospedaliere interessa mediamente 600 mila casi l’anno (il 30% dei quali, secondo il C.c.m., prevenibili con un programma d'igiene completo), con picchi di mortalità pari a 7mila decessi.
Tutto ciò si traduce in costi, salatissimi, che la sanità pubblica è costretta a sostenere e che sfiorano i 4 miliardi di euro l’anno (dati pubblicati dall’Università Bocconi, studio 2000).
Secondo un autorevole studio dell’università di Boulder, sono numerosi i siti di contaminazione, soprattutto nei luoghi deputati alla cura e all’igiene personale, attraverso cui si può contrarre un’infezione. L'erogatore delle docce, ad esempio, rappresenta un luogo privilegiato, dove virus e batteri si annidano causando seri problemi d'igiene.
Due brevetti innovativi creati dall’azienda civitonica Varm srl possono finalmente contrastare il problema delle infezioni batteriche.
Il progetto pilota è frutto di studi, ricerche e investimenti finanziari consistenti, che la società sta promuovendo negli ospedali di tutto il mondo e che offre un sistema altamente funzionante di debatterizzazione negli ambienti clinici pubblici e privati. Questa “serie innovativa antibatterica”, attualmente in sperimentazione presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, ha ottenuto ben 20 certificazioni di conformità, tra cui quella dell’Arpa, la F.D.A., UNI EN ISO 9001:2008 e la registrazione dispositivi medicali del Ministero della salute. Il primo brevetto è costituito da un lavabo su carrello multiuso, che consente di eliminare le infezioni trasmissibili attraverso le mani; il secondo, ancora più innovativo, è stato studiato per la debatterizzazione UV di un bagno completo con una distruzione pari al 99% di virus e batteri che provengono dalle fognature, dai serbatoi e dalle condutture (in particolare dei temibili legionella pneumophila, salmonella, pneudomonas aeruginosa, staphylococcus aures e la temibile escherichia coli).
“L’attenzione delle istituzioni verso il problema delle infezioni è più che mai attuale” dichiara il presidente Gastone Vitali. “Qualora si adottassero i due brevetti come misura preventiva in tutte le strutture pubbliche e private i vantaggi sarebbero notevoli, e non solo in termini di vite salvate e risparmio economico (lo studio Cergas di Milano ha quantificato in 4 miliardi di euro l’anno la spesa Sanitaria pubblica nazionale per la cura delle infezioni batteriche), ma darebbero lustro alla Sanità Italiana, portandola a livelli di eccellenza a livello mondiale”. Senza considerare lo slancio economico di cui beneficerebbe tutta la Tuscia.
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